Ad una romantica vedova di 74 anni è sfuggito un matrimonio d'amore

Ad una romantica vedova di 74 anni è sfuggito un matrimonio d'amore Ad una romantica vedova di 74 anni è sfuggito un matrimonio d'amore Non perdona alla rivale di averle portato via il fidanzato ottuagenario • La falsa denuncia per minacce e diffamazione In uno stabile nel pressi di via Romani abitavano sino a sei mesi fa, in alloggetti attigui due amiche, entrambe vedove, l'una di eettantaquattro e l'altra di settantadue anni. L'anno scorso esse, passeggiando in un viale della collina, conoscevano un arzillo pensionato di 78 anni, tale Angelo Mesambi, umbro, venuto a Torino per trovare certi conoscenti. Il Mesambi, ex-ufficiale di cavalleria, con barba, baffi e torace ancora robusto ed eretto, faceva, come si suol dire, colpo sulle due vedove, che mai avevano deposto la speranza di riaccasarsi. Il Mesambi non restava insensibile alle attenzioni delle vegliarde forosette: e le corteggiava entrambe, rivolgendo in parti egua¬ j I ! 1111 ì 111111 [ M t ! ] 11 ! 11111 ! 1111111111 ! 11 ! 1111T111111S11111 li complimenti e inviando a ciascuna grossi mazzi di fiori. Alla fine si decideva. E chiedeva la mano della più graziosa e della più giovane, la settantaduenne. Le nozze venivano celebrate circa sei mesi fa in Umbria: un matrimonio che richiamava curiosi da ogni parte e che aveva l'onore della cronaca fotografica in alcuni settimanali, data la veneranda età degli sposini. I Mesambi si trattenevano in Umbria sino a quindici giorni or sono. Poi si trasferivano nella nostra città e si stabilivano, per un complesso di fortuite circostanze, proprio nello stesso quartiere dove abitava l'esclusa, colei ohe aveva subito l'affronto. La settantaquattrenne, che si 11111 ] 11 [ 1L i 111 [ ì 1 [ d 1111F1 ! MIM i f I ! 1 ! I ! ] I [ 1111111M ! f 111 ! era vista preferire l'amica, non aveva mai digerito l'offesa: e saputo che la coppia si era sistemata non lontana da lei, ribolliva di collera e di gelosia. E decideva di non mostrarsi imbelle e rassegnala. Perciò s'appostava, riuscendo ad avvicinare la ex amica e, in mezzo alla strada, la apostrofava vivacemente, accusandola d'intrigo e di mosse sleali. La scenetta si ripeteva tre o quattro volte. Poi, non contenta, la settantaquattrenne delusa si recava dal dr. Battistoni dell'ufllcio di P. S. Borgo Po e accusava la rivale di minacce e dif famazioni. Il funzionario Interveniva, svolgeva indagini e veniva a sapere che le cose andavano esat taniente capovolte. Per cui la convocava ne] suo ufficio e bonariamente la esortava a lasciare tranquilla l'ex-amica. — SI, dottore — singhiozzava la vecchia signora — lei ha ragione, obbedirò. Sono stata impulsiva, è vero: ma è l'amore che mi ha fatto perdere la testa, mi creda, signor commissario, soltanto l'amore!

Persone citate: Battistoni

Luoghi citati: Torino, Umbria