Prossima una legge perla riduzione della R.M.

Prossima una legge perla riduzione della R.M. Prossima una legge perla riduzione della R.M. L'annuncio del Sottosegretario Castelli a Montecitorio - Il provvedimento interesserà la 0 e la 0 - Approvato il decreto-legge sui fitti Roma, 12 febbraio. H Sottosegretario alle Finanze, on. Castelli, ha risposto questa sera nella seduta notturna della Camera ad una interrogazione dell'on. Pretti (p.s.d.i.) sull'opportunità di ridurre le aliquote di ricchezza mobile C-l. in considerazione che i contribuenti sono ora tenuti a denunciare il reddito reale. Il Sottosegretario ha confermato che è in preparazione un provvedimento che prevede appunto una diminuzione delle aliquote non solo per la categoria C-l ma anche per la C-2. La legge sarà presentata al Parlamento fra poche settimane. Precedentemente, in una seduta durata dalle 10 del mattino fino alle ore 17,25, la Camera aveva discusso ed ap provato la conversione in legge del decreto sulla nuova disci plina delle locazioni, entrato in vigore con procedura straordi naria il 1° gennaio scorso. Ora il progetto passerà al Senato. Aprendo la seduta, l'on. Capalozza (p.c.i.), relatore di minoranza, ha rinnovato le argomentazioni dell'estrema sinistra che intendeva respingere senz'altro la legge per un'altra più organica e completa. L'on. Rocchetti (d, e), relatore di maggioranza, sintetizzata la divergenza con l'opposizione sull'apporto dell'iniziativa privata, ha rilevato che alla fine della guerra si aveva un « deficit » di sette milioni di vani. Ne sono stati ricostruiti 4 milioni. Settecentomila sono stati costruiti «exnovo », 200 mila sono stati costruiti dall'I.N.A.-Case. L'apporto dell'iniziativa privata alle nuove costruzioni è stato del 50 per cento. Zoli, ministro di Grazia e Giustizia, ha infine riassunto la discussione: «Ove non fos se intervenuto 11 decreto-legge — ha detto, — senza alcun dubbio si sarebbe verificata al 31 dicembre la cessazione del la proroga del blocco dei con tratti di locazione. Perciò 11 Governo ha provveduto come era suo dovere. Non era d'altra parte possibile prescindere, nel rinnovare la proroga, dall'aumento dei canoni d'affitto, secondo anche la prassi costante. Inoltre il Senato si era già dichiarato per la concessione della proroga senza aumenti. Analoga indicazione era stata fornita dalla Commissione della Camera. « L'aumento — ha concluso il Guardasigilli — è perfettamente sopportabile. Esso incide su ogni unità della popolazione per 80 centesimi giornalieri. Infine l'incidenza media dell'affitto delle pigioni bloccate sulle retribuzioni è appena del tre per cento ». E' seguito il lungo dibattitosugli ordini del giorno e sugli emendamenti. Due sole e lievi modifiche sono state apportateal decreto governativo: 1) si è deciso che l'aumento è ridotto al 10 per cento (invece che 25o 50 per cento) quando si trat- ti di Immobili locati per la prima volta posteriormente al 31 ottobre 1945 (il decreto go-vernativo diceva: posterior- mente al 31 dicembre 1945); 2) per quanto riguarda aìber-ghi, pensioni o locande sono compresi nei vincoli di prò- roga *i contratti poliennali di locazione alberghiera stipulati anteriormente al 1° febbraio 1947 e con scadenza anteriore al 1» gennaio 1956 ». (Questa disposizione mancava nel decreto governativo).

Persone citate: Capalozza, Castelli, Pretti, Rocchetti, Zoli

Luoghi citati: Roma