Falliti i tentativi socialista e gollista

Falliti i tentativi socialista e gollista iiiiniiiiiiiimiMiiiiimiiiiimiiiiiMiimiiiimnimiiiim iiiilllllllilliiiliillllllllllilllltliliiiii IL DIFFICILE LAVORO DI AUKIOL Falliti i tentativi socialista e gollista L'incarico è stato affidato a Bidault (Dal nostro corrispondente) Parigi, 9 gennaio. Il democristiano Giorgio Bidault ha accettato di fare un tentativo per formare il nuovo Governo e comincerà domattina le consultazioni d'uso per sapere su quali appoggi può contare o meno. Il socialista Cristiano Plneau, invitato ièri dal Presidente della Repubblica, aveva portato a mezzogiorno una risposta negativa, prevista da tutti. Egli aveva consultato i compagni e varie personalità e si era convinto della impossibilità di ottenere l'investitura della Camera sul programma politico di cui un comunicato diramato dal suo partito lo rendeva prigioniero. Tolta così l'ipoteca socialista, dimostrando ai principali responsabili della caduta di Pleven che non devono farsi illusioni sull'accettazione delle loro esigenze da parte degli altri gruppi parlamentari, rimaneva da togliere l'ipoteca gollista per dimostrare all'estrema destra che il Parlamento non è ancora disposto a correre il rischio di cadere nella dittatura. E' così che nelle primissime ore del pomeriggio Vincent Auriol rivolgeva a Jacques Soustelle lo stesso invito fatto ieri a Pineau. Il capo del gruppo parlamentare gollista ne riferiva subito a De Gaulle e il comitato direttivo del partito sì riuniva immediatamente per discutere la decisione da prendere. Le deliberazioni sono state brevi. Sapendo benissimo che l'invito al suo rappresentante in Parlamento era fatto soltanto colla speranza del suo insuccesso, il generale De Gaulle ha giudicato che era inopportuno correre il rischio dell'investitura, poiché il voto sarebbe certamente negativo. Verso le 15,30 l'on. Soustelle ritornava quindi dal Capo dello Stato per dare una risposta sfavorevole. Uscendo dal Palazzo dell'Eliseo, l'on. Soustelle precisava poi la posizione del suo partito: raggruppamento nazionale senza escludere nessuno, tranne i comunisti, per costituire un governo che abbia il seguente programma: riforma della Costituzione, stabilimento di un regime di giustizia sociale e di progresso economico nelle aziende, equilibrio finanziario mediante la diminuzione delle spese pubbliche e restaurazione del credito dello Stato, revisione della politica estera nel quadro atlantico, realizzazione della confederazione europea e, infine, protezione della solidarietà nazionale contro i partiti che obbediscono alle parole d'ordine provenienti dall'estero. L'on. Soustelle ha egualmente precisato però che non riteneva possibile, per ora, la realizzazione del c raggruppamento nazionale » e quindi rifiutava l'incarico offertogli dal Presidente della Repubblica. La sua dichiarazione è comunque un riconoscimento di impotenza e ciò indurrà proba bilmente gli indipendenti, ostili all'eventuale partecipazione del socialisti, a riconsiderare la loro posizione. Paul Reynaud, che è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica subito dopo il rifiuto di Soustelle, ha respinto anch'egli l'offerta, ben sapendo che fallirebbe contro la irriducibile ostilità dei socialisti. Questi tentativi, dei quali nessuno contesta la inutilità, hanno fatto perdere due giorni, ma era necessario procedere in quel modo per rispettare le tradizioni e anche per chiarire le posizioni e sbarazzare il terreno di tanti piccoli ostacoli. Alla chiarificazione e alla preparazione del terreno procedono i partiti in negoziati che si svolgono dietro le quinte, parallelamente alle consultazioni di Auriol. Alla fine del pomeriggio egli si è deciso a chiamare Georges Bidault, come si è detto, e si può dire che si entra ora in una fase più costruttiva. Il capo dei democristiani è considerato l'uomo capace di ottenere il sostegno dei gollisti se i socialisti rifiutassero il loro. E può darsi che la paura dello spostamento della maggioranza verso l'estrema destra induca 1 socialisti ad essere meno intransigenti. Ma per ora ogni Ipotesi è prematura- 1. m.

Luoghi citati: Bidault, Parigi