Ucciso con una pugnalata e gettato in una cisterna

Ucciso con una pugnalata e gettato in una cisterna EFFERATO DELITTO IN VAL CERRINA Ucciso con una pugnalata e gettato in una cisterna Tornava di notte dalla casa della fidanzata che doveva sposare domenica Aggredito a tradimento - La scoperta del cadavere - Il fermo del cognato Casale, 3 gennaio. (e.d.a.) - Un delitto, d'una particolare efferatezza pel modo come venne premeditato e compiuto, ha profondamente impressionato la pacifica popolazione di Mombello, dove il fatto è avvenuto, e 1 paesi della Val Cerrina. La vittima è !'. trentunenne Ansaldi Arcisio: un giovane unanimemente stimato in pae se per serietà e laboriosità, alieno dalle competizioni politiche; fu biavo alpino nella recente guerra, durante la quale combattè nel Montenegro, in Jugoslavia ed in Francia, e fu infine catturato e internato dai tedeschi in questo ultimo paese. Per un fatale tragico destino 11 povero giovane è stato vilmente assassinato proprio alla vigilia delle sue noz¬ 111M1111111T111M111T1111C11:1 ] 1: 11 : M ! 1E11111111 ! 111F T111 a e a , e o o o ze. Egli si sarebbe infatti sposato domenica prossima con una brava ragazza del paese, Ines Barbero, con la quale amoreggiava da tempo, cioè da quando nel settembre del '45 rimpatriò dall'internamento. E proprio oggi doveva giungergli da Moncalvo il mobilio e quanto occorreva all'arredamento del suo alloggio nella casa paterna, in frazione Ilengo del Comune di Mombello M.. dove conviveva coi genitori. Ieri sera, come faceva solitamente da anni, si era recato dalla fidanzata, che abita nel capoluogo, e s'era poi congedato da lei esattamente alle 23,5. E, poiché il freddo ora ieri sera assai pungente, la fidanzata gli aveva legato intorno alla fronte, chiudendo la folta e corvina capigliatura, un faz- 11 i 11111 [ 1 h r 1111 r 111 r ! I [ 11L1 [ 11 i 11M M M i 11111LI zoletto, perchè '1 giovane non usava portare cappello. Dalla abitazione della Barbero a quella dcll'Ansaldi c'è un percorso di circa un chilometro e mezzo. Stamane 1 genitori alzatisi per il governo del bestiame, s'accorsero che il figlio non era rincasato e, allarmati, invocarono l'aiuto dei vicini di casa per le opportune ricerche La madre, colta da un triste presentimento ebbe a esclamare: «Me l'hanno ucciso» Questa doveva essere purtroppo una tragica realtà. Tutte le ricerche effettuate parevano dovessero riuscire in- . r , o fruttuose, quando tre amici dello scomparso: Pietro Barbero, suo futuro cognato, Chiesa Flaminio e Ansaldi Pietro, che già avevano inutilmente esplorato boschi e cespugli in - Ansaldi, ed è tutta fianchege\giata da palizzate e alberi di ,\aperta campagna, si avvidero i d'un fazzoletto serrato dal - ghiaccio di una cisterna. Que-|sta è situata nelle adiacenze n\della casa parrocchiale a circa -|200 metri dal paese di Mom-jbello, lungo la strada che per i coi reva abitualmente l'Arcisio i i o a a e, e so n si a alto fusto. Infranto 11 lieve spessore del ghiaccio, nel punto dove i contadini attingono acqua per l'abbeverata dei lo ro quadrupedi, affiorava subito un lembo del soprabito del ricercato. I tre giovani, con il cuore in tumulto, afferravano l'indumento e tiravano dolcemente e subito veniva alla superficie un corpo umano: era il cadavere dell'infelice Arcisio Ansaldi. La salma veniva tratta dalla cisterna, mentre si provvedeva ad avvertire il maresciallo comandante la stazione Carabinieri di Cerrina. sotto la cui giurisdizione è poòto quel territorio. Il medico condotto del paese, dottor Magrassi, esaminando la salma rilevò una ferita di minime dimensioni (un centimetro e mezzo circa) ma assai profonda inferta probabilmen- oj'e con V,?0 S!ile,t° dal!'a'to !" ! basso ali emitorace sinistro in a, o. I 21™*'°"° 1?' c,uore- S""a 8ìr* -,'da sono stati r'™enuti tre bot i i - i , ¬ toni del cappotto ed uno della r I camicìa. ma non vi si riscontrava segno di lotta: soltanto si rilevava l'impronta netta di un piede dietro una siepe. La località si prestava ad un agguato perchè la strada è in quel punto incassata nel terreno e fiancheggiata da siepi ed alberi di alto fusto, inoltre durante la n ; noue l'oscurità deve essere stai ita completa perchè due giorn e; prima, come è stato poi accer^tato, era stata infranta una I lampadina elettrica che ri¬ a! schiarava quel punto. Dalla e, i giacca del morto mancava il i ! portafoglio nel quale, ad afferi ! mazione dei genitori, avrebbe- -iro dovuto esserci 15 mila lire, -jPiu a'tI-c 1000 lire che il giova- ne aveva ricevuto ieri sera dali la fidanzata per rimborso di r-Ìcerte sPese fatte per conto di terze persone; dal polso mancava pure l'orologio. Il cadavere, dopo le prime constatazioni di legge, è stato trasferito all'obitorio del Cimitero dove domattina sarà sottoposto ad autopsia da parte del prof. Tovo dell'Istituto di a-l Medi?ina Legale di Torino, per no ao si o del Sostituto Proc 2r?!S0o '!.Tn' j ni, accorso subito sul posto per le indagini con il Tenente dei carabinieri Jallonghi. i Quale il movente del delitto? | L'apparenza dei fatti indurrebbe a pensare ad una rapina, ma vi sono circostanze sulle ! quali l'Autorità inquirente ■mantiene il più assoluto riserdi bo cne la farebbero escludere. di Intanto 1 carabinieri hanno a compiuto 11 fermo del cognato " dell ucciso tale Silvio Riva che o, e è stato trasferito alla Caserma aIdi Cerrina e sottoposto a luna 8° interrogatorio; a tale rio- guardo l'Arma rimane ermetia ca. Non sono improbabili colpi r-1 di scena. i- La vittima, Ansaldl Arcisio f

Luoghi citati: Casale, Comune Di Mombello M., Francia, Jugoslavia, Moncalvo, Montenegro, Torino