Beretta ha annunciato variazioni per Lugano

 Beretta ha annunciato variazioni per Lugano Interviste negli spogliatoi dopo la partita Beretta ha annunciato variazioni per Lugano Firenze, lunedi mattina. Scuri in viso, senza una parola, quasi rotti dalla fatica, gli undici azzurri sono rientrati negili spogliatoi salutati da alcune bordate di acutissimi fischi. Nessuno aveva voglia di discorrere e tanto meno di scherzare. Addolorati un po' tutti per il modo in cui erano andate le cose. Più degli altri, Boniperti, che Beretta strinse in un abbraccio, senza fare parola. Lorenzi, lo ecanzonato di turno, non era neppure lui di umore allegro. « Non ci meritavamo più di un pareggio — ha detto — Vero che non sempre si può vincere, vero che le previsioni non sempre risultano giuste. Ma io per mio conto avrei scommesso la testa che ce l'avremmo fatta. Anche una vittoria di misura magari. Ma al pareggio proprio non arrivavo a crederci. E invece le cose sono andate diversamente e per poco gli svedesi non ci hanno battuto >. Amadei ha dichiarato da parte sua che quando si è trattato di battere il calcio di rigore ha fatto ricorso a tutta la calma di cui disponeva: « Ho calciato la sfera col mezzo collo del piede e ce l'ho fatta. Circa il risultato della partita, che posso dire? Secondo la mia opinione è più che giusta, come sono andate le cose. E' notcrio che nel giuoco del calcio non basta saper adoperare soltanto i piedi. Bisogna far lavorare molto anche U cervello, specie quando ci si trova di fronte a un avversario che merita un certo rispetto, come la Svezia. Le cpse non sono andate come dovevano e recriminare su quello che è stato e dire che si poteva fare di più, non serve ormai ». Per Annovazzi, il pareggio è dovuto nient'altro che all'affrettata preparazione e al fatto che il valore della squadra svedese è stato sottovalutato un po' da tutti. Casari spiega a tutti quelli che glielo domandano, come il goal che lo ha battuto non fosse alla fin dei centi imparabile. Due giuocatori svedesi che erano davanti a lui, afferma, gli hanno però impedito una chiara visuale Beretta non vorrebbe dir nulla, anche se si vede che ha voglia di dire molto. Alla fine afferma che secondo la sua opinione le ragioni di quanto è avvenuto sono due: che gli azzurri hanno giuocato troppo con la palla appiccicata ai piedi e che hanno sottovalutato il valore e le possibilità degli avversari che avevano dinanzi. In ogni modo, ha soggiunto che alcuni gluocatori Italia ni si seno elevati al di sopra della mediocrità, e cioè Tognon, Annovazzi e anche Cervato. Degli svedesi gli sono piaciuti Karlsson, Holmberg, Nilsson. Richiesto se, in occasione del prossimo incontro di Lugano con la Svizzera egli rivedrà i ranghi della compagine, il presidente della C. T.-ha risposto ih senso affermativo. Ha terminato dichiarando che la squadra azzurra ha giuccato effettivamente al di sotto delle sue normali possibilità. Ma questo non significa che debba essere pèrduta la fiducia nel calcio italiano. Boniperti, dal canto suo, che più di tutti gli atleti è rimasto amareggiato, si è limitato a dire: € Nessuno mi passava 11 pallone. Ho avuto pochissimo da fare e anche il cambiamento di ruolo non è servito a niente. La Svezia è senz'altro una bella squadra ed ha una difesa in gamba attraverso la quale è molto difficile passare». Tra gli svedesi l'atmosfera era diversa. Non appena rientrati negli spogliatoi, è stato un abbraccio generale. Raynor, l'allenatore, si è cosi espresso: « Avevo pronosticato un incontro pari- e il risultato mi ha dato ragione. La squadra italiana non mi è apparsa nella sua forma miglio- re, ma credo che molti elementi di essa possano rendere più di quanto non abbiano fatto oggi su un terreno particolarmente pesante e quindi insidioso. I migliori mi sono apparsi Cervato, Cervellatl e Tognon. Formulo ad ogni modo alla squadra italiana i miei auguri perchè possa ripren dersi presto in vista delle com petizioni olimpiche ». - Nilsson, capitano della squadra: cSono rimasto am mirato della correttezza del pubblico italiano e della par tlcolare simpatia dimostrataci alla fine dell'incontro. E stata una manifestazione commovente ». L'arbitro Ling ha detto « Partita corretta che mi ha enormemente facilitato il compito. Trovo che la equadra italiana non ha raggiunto ancora il miglior assestamento desiderabile. La massima punizione decretata in favore degli italiani non è stata concessa per favorire la squadra azzurra II fallo era grave ed ho ritenuto opportuno concedere senza esitazione il penalty ». Silvano (segnalinee): «Penso che il terreno abbia favorito gli ospiti. Gli italiani tuttavia sono stati al di sotto delle loro possibilità. Tra gli svedesi mi ha particolarmente impressionato il centro mediano Gustaffsson >. Infine Lofgren, autore del la rete svedese, dice che ha tirato in porta improvvisa mente dalla posizione di mezzala sinistra. Non credeva per altro neppure lui di riuscire a far goal. Giampiero Cicci

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