Gli altoparlanti a Nizza Monferrato invitano ad abbandonare la città

Gli altoparlanti a Nizza Monferrato invitano ad abbandonare la città Gli altoparlanti a Nizza Monferrato invitano ad abbandonare la città Il drammatico annuncio nella notte: il Belbo minaccia di straripare - Due moni a Santo Stelano - Camelli allagata - Paesi isolati, ferrovie e strade interrotte - Incisa raggiunta in elicottero ■ Centinaia di famiglie rimaste senza tetto nel Monferrato e nell'Astigiano Asti, lunedi mattina. H disastroso nubifragio, che da quattro giorni flagella l'intero Piemonte, ha assunto, nel pomeriggio di ieri e nella notte più vaste e drammatiche proporzioni. A sud del Po l'alluvione ha colpito le zone del Monferrato e dell'Astigiano sviluppandosi con particolare violenza lungo il corso del Tanaro.e del suoi affluenti: il Belbo e il torrente Versa. Asti, Nizza, Acqui, Canelli e S. Stefano Belbo sono stati i punti più bersagliati dalla furia delle acque Il fatto più grave è avvenuto a S. STEFANO BELBO dove purtroppo due persona sono morte nella notte fra il sabato e la domenica. Sono: la suora Maria degli .Angeli, al secolo Cecilia Blenzinò, d'anni 64, da Novello, e la infermiera Luisa Bosco ved. Colla, di anni-- 9;'.dà Como. Le poverette si ' u-ovavano riunite in preghiera nella cappella dell'ospedale Ravone, quando una frana slittando sul fianco della collina, si abbatteva sulla costruzione demolendola. Le vittime sono rimaste sepolte sotto il fango. Altre due religiose che erano nella chiesa sono' scampate per caso perchè ai primi paurosi BcricohioUi riparavano per istinto «otto l'arco di una porta. Per fortuna le mura dell'ospedale hanno resistito all'urto: altrimenti la disgrazia avrebbe assunto proporzioni ben più vaste. L'edificio sorge tra un gruppo .di case quasi sulla sommità della collina.' Il terriccio staccatosi dalla cima è ' scivolato inesorabilmente verso la frazione investendo in pieno la chiesa ohe costituiva un'ala dell'ospedale. La fiancata sinistra della cappella è stata sradicata: subito dopo crollava il tetto. Il fan¬ go si & ammucchiato contro il muro maestro dell'ospedale ed è salito sino all'altezza del primo plano, sfondando finestre e aprendo grosse falle. Anche parte del rustico e un deposito di attrezzi annesso all'ospedale è stato distrutto. Le squadre di soccorso si sono alternate ore ed ore con badili e picconi nei lavori di sterro e di rimozione delle macerie, alla ricerca dei corpi delle due sventurate. Solo venti ore dopo la sciagura è stato possibile ricuperare le salme. Polche l'edificio presenta screpolature in diverse parti la direzione sanitaria ha provveduto per 11 trasferir-c-^o degli ammalati nei locali dell'asilo Infantile. Altre tre case della zona sono in pericolo. Le comunicazioni stradali e ferrovarie con gli altri centri della provincia risultano totalmente Interrotte. Altre quattro frane si sono' verificate nella notte. NIZZA A mezzanotte l'alluvione ha assunto aspetti tragici: la voce degli altoparlanti installati su alcuni automezzi è risuonata per le vie della città sollecitando la popolazione ad abbandonare le abitazioni e, a cercare rifugio sulle colline. Sotto una pioggia scrosciante si è Iniziato l'esodo: gli abitanti hanno dimostrato una forza d'animo e una serenità non comuni, che hanno permesso uno sfollamento ordinato' e senza incidenti. La situazione è precipitata nelle ultime ore della sera. Verso le 23 nuove masse d'acqua provenienti, dal Belbo avevano Invaso la città, quando già sembrava che il fiume stesse per rientrare nel suo alveo e sui campi era cominciata ad affiorare la tipica melma giallastra che lasciano le acque In deflusso. Sin dal pomeriggio però Nizza Monferrato presentava lo squallido aspetto delle località sommerse. Beco il quadro di ieri: alcuni quartieri del centro Invasi dal fango, l'ospedale S. Spirito allagato; la chiesa di S. Giovanni con mezzo' metro d'acqua sur pavimento dell'interno. Il fango ha invaso il presidia della Guardia di Finanza, ed ha ricoperto di uno spesso strato la piazza del mercato; molte strade sono Impraticabili. Negozi e magazzini hanno avuto le porte sfondate e la merce si trova sparsa in ogni angolo In una indescrivibile confusione. Autopompe dei vigili con forti getti d'acqua cercano di liberare le vie dal fango. Il ricupero del materiali che la corrente ha' trascinato dalle case è pressoché Impossibile. Sembra che l'acqua potabile sia rimasta inquinata: l'alluvione avrebbe anche provocato la rottura di alcune condutture delle fogne. .Manifesti afflasi dal Municipio invitano la popolazione ad attenersi alle di sposizionl Impartite dall'Ufficiale sanitario. Alla periferia di Nizza il Belbo ha provocato il crollo di cinque grossi tra licci della ferrovia Asti-Acqui; i binari sono stati divelti per una cinquantina di metri. In complesso si calcolano a cinquanta le famiglie che hanno perso l'alloggio. ' CANELLI — Il maltempo si è aggravato Ieri pomeriggio Alle 17 ha ricominciato a piovere a dirotto. Gli abitanti delle zone basse hanno prowedu to a sgombrare le case con ogni mezzo di trasporto. All'o¬ pera di soccorso ha partecipato un reparto della Pubblica Sicurezza di Asti che si trovava sul luogo per esercitazioni. Valido contributo hanno pure portato nuclei della la Compagnia del reparto mobile P. S. di Torino al comando del capitano Ferrerò; inoltre, squadre di carabinieri, vigili del fuoco e reparti del 21" Reggimento Fanteria Divisione Cremona. Il Belbo ha rotto gli argini nelle prime ore del mattino. Per una breccia larga, venti metri, le acque rese più impetuose dai vortici del torrente Rochea sono straripate invadendo la campagna. Una massa d'acqua Impressionante è scesa 'verso le prime case della città. Nelle zone basse 11 livelo dell'allagamento ha raggiunto l'altezza di un metro. Cinquanta famiglie sono rimaste senza tetto e hanno dovuto cercare un rifugio provvisorio nel quartiere INA (Continua in 2.a pagina) Una cascina di Asti circondato dalle acque del Tanaro straripato. . (Foto Maialo)

Persone citate: Camelli, Canelli, Incisa, Luisa Bosco