Victor Hugo

Victor Hugo Victor Hugo Accademico di Francia XI. — Da quando sua moglie, Adele Foucher, lo tradisce \ con il critico Sainte-Beuve, Victor Hugo è l'amante della ì bella artista Juliette Drouet, che, per lui, ha rinunciato * alla vita Ubera e brillante. Gli amanti si adorano, l'estate in una rustica camera di Metz, l'inverno in un modesto alloggio al Marais, poi in via Saint-Anastase. Nel vasto appartamento della piazza Reale (oggi Museo Victor-Hugo della piazza dei Vosgi) ove abita da qualche anno, il poeta non gode di alcun conforto. «Le sue lampade fumavano — scrive 'uno degli storiografi, Louis Guimbaud — così pure i suoi camini quando, per caso, si accendeva il fuoco. Egli lavorava in una orribile piccola ghiacciaia, sotto una luce debole, davanti ad un calamaio quasi sempre asciutto ». « Quando penso a ciò che tu sei, a ciò che tu fai, e al poco benessere che ti circonda, io sono colta da una specie di pietà ammirativa... » dice Juliette a Victor. E, donna intelligente, si mette a poco a poco a viziare il suo amante. « Questa mattina — gli scrive — ho sistemato tutte le piccole faccende. In vostra assenza, io mi occupo della vostra biancheria, la curo e la pulisco con amore ». La sera, quando rientra da teatro, Hugo trova, in via Saint-Anastase, una succulenta cena che Juliette gli serve lei stessa. Se è ammalato, Juliette lo cura. Infine, nella sua camera, accanto al letto, Juliette ha disposto un cantuccio morbido, che Hugo chiamerà presto il suo t studio », ove egli trova una comoda poltrona, una tavola pratica, della carta nuova, penne tagliate di fresco. Coricata, Juliette guarda il suo poeta lavorare, mentre essa stessa scarabocchia all'indirizzo dell'amato dei biglietti di questo tenore: «Mentre tu scrivi accanto a me, mio adorato, io ti dono il mio pensiero, il mio cuore, la mia ammirazione e il mio amore. Tu troverai tutto questo in qualunque momento, quando leggerai questi scarabocchi. Troverai ancora meglio se verrai qui accanto a me: baci, carezze, adorazione! >. Ora Victor Hugo pensa che 11 trampolino che gli permetta di raggiungere la parìa è l'Accademia francese. Egli si presenta. Juliette l'accompagna, in calessino, in tutte le corse attraverso Parigi, quando egli si reca per le visite di rito. Nel febbraio 1836, Hugo è battuto dal librettista Dupaty, che se ne scusa con una quartina: « Prima di voi sono salito all'altare — Solo la mia età poteva pretendere — Voi siete già immortale — E avete il tempo di attendere... ». Nel novembre 1836, Hugo è battuto da Mignet; nel febbraic 1840 da Flourens. Il 7 gennaio 1841, infine, per 17 voti contro 15 all'oscuro Ancelot, Hugo è eletto al seggio di Népomucène Lemercier. Seduta memorabile. Il duca e la duchessa d'Orléans sono presenti con gli uomini più illustri del regno e le più graziose, le più spirituali donne di Parigi. Al piede del pulpito da cui parla Victor Hugo vi è Juliette, raggiante. Segue: II libro d'amore

Persone citate: Adele Foucher, Juliette Drouet, Lemercier, Louis Guimbaud, Marais, Metz, Victor Hugo

Luoghi citati: Francia, Parigi