Churchill e Eden partono per gli Stati Uniti

Churchill e Eden partono per gli Stati Uniti Churchill e Eden partono per gli Stati Uniti ocPatto atlantico - Viva attesa per il viaggio; il Premier ha però ammonito: "Non aspettatevi troppo,,: li| Due riunioni del Gabinetto ieri per discutere gli ultimi particolari • Un piano di riorganizzazione del p (Dal nostro corrispondente) Londra, 29 dicembre. Il Primo ministro britannico Winston Churchill ha lasciato questa sera Londra col suo largo seguito a bordo del treno speciale diretto a Southampton. Staasera egli si imbarcherà, con Eden, sul Queen Mary, arrivato soltanto oggi da una traversata tempestosissima. La partenza è prevista per domani verso mezzogiorno. Colui che nella lunga corrispondenza confidenziale con Franklin Delano Roosevelt amò sempre firmarsi « persona navale » (quando era Primo Lord dell'Ammiragliato, ossia ministro della Marina) e poi « ex-marinaio > (da Primo Ministro, durante la guerra) riprenderà il mare. Venerdì egli dovrebbe c.rrivare nella città natale di sua madre, New York, e di qui proseguire per Washington. Quali saranno gli argomenti dei colloqui che Churchill avrà con Truman nel corso di undici giorni, non è dato sapere. Varie som questa sera le supposizioni e mancando notizie ufficiose le fantasie corrono. Quello che doveva essere un incontro di cortesia, uno scambio di vedute in un largo giro d'orizzonte, s'è mutato nel volgere delle ultime settimane in un avvenimento d'importanza eccezionale dal quale attendono soluzione i più grossi problemi dell'ora. E lo stesso Churchill ha indirettamente avallato questa convinzione preparando il suo viaggio con un imponente apparato diplor. tico. Ancora stamane e nel pomeriggio egli ha riunito il Gabinetto al numero 10 di Downing Street in due lunghe sedute per meTcere a punto l'agenda; durante la riunione del mattino, il Primo Ministro si è assentato per dare udienza all'ambasciatore dogli Stati Uniti, Walter Gifford, che pure si troverà a Washington durante il soggiorno di Churchill, e poco dopo ha ricevuto un rappresentante dell'Alto Commissario canadese. Un comunicato diramato questa sera reca che tanto il Premier quanto il ministro degli Esteri, Eden, si manterranno, durante la loro assenza, in costante contatto con Londra e che di conseguenza « solo poche funzioni dei loro rispettivi uffici dovranno essere delegate ». E' convinzione corrente che Churchill porti nella valigia un piano di riorganizzazione generale del Patto Atlantico. Qualcosa che assicuri all'Occi¬ dvmLsa3?rm^rKatdllSccvzqvcltIstsacdgsrinpMrmpnnTtmtncslgcrcgaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii gg;p i : dente una maggiore tempestività nelle decisioni ed una aumentata efficienza militare. cndLe nuove proposte dello stati- Lsta inglese sono forse! ispirate. cai colloqui da lui avuti col gè- : g3«nS»!taki««i =5J'!n?e In qùes?? P°asf migUore" araccÒmaSfone * m Neli intensa attività diplo i nmatica degli ultimi giorni tra ; n^f^»rgt°"„i!;™°ndJa f nelIaidEsrecente decisione di inviare Kennan come ambasciatore americano a Mosca c'è chi intravede una svolta decisiva della poliiica occidentale verso la Russia. Con la nomina del loro nuovo rappresentante, gli Stati Uniti hanno rivelato chiaramente la loro linea di1 condotta: nessuna azione preventiva, ma ferma determinazione a « contenere > qualunque tentativo di espansione sovietica. Le nuove proposte di Churchill dovrebbero rassicurare l'America — e perciò fare intendere alla Russia — che la Inghilterra non è solo sullo stesso piano ma si fa promotrice di una' politica di più stretta intesa con .le. Potenze atlantiche. Solo i risultati dei colloqui diranno 1 mezzi scelti dal vecchio Premier per giungere a nuove soluzioni. Da una simile posizione dovrebbe essere più facile trovare una via di intesa con l'Unione Sovietica non solo per quanto riguarda i problemi europei ma anche del Medio Oriente. Riuscirà Churchill a suggerire soluzioni valide? I problemi sul tappeto 'non sono semplici ed il Premier ha ammonito per radio gli inglesi di non aspettarsi troppo. Con Truman egli dovrà pure trattare questioni d'ordine economico, batter cassa per rimettere in sesto le finanze britanniche e non si esclude che chieda il ripristino della legge « affitti e prestiti >. E' la parte meno bella della sua missione questa, ma non la meno importante per l'Inghilterra. Churchill conosce le corde più sensibili degli americani: le ha toccate con successo in condizioni ben peggiori. r. a. hlnfcnSdnhceocsrhrmcpbpcmiaqi