Fredda una ragazza e poi si uccide accanto a iei

Fredda una ragazza e poi si uccide accanto a iei FULMINEA TRAGEDIA PASSIONALE A ROMA Fredda una ragazza e poi si uccide accanto a iei L'assassino era stato respinto dalla giovane che era fidanzata e doveva sposarsi a giorni llllllll imi imi illuminili iiRoma, 19 dicembre. Un'altra Annarella è stata assassinata a Roma. Era una ragazza ventenne, lavorante magliaia, e l'ha uccisa ua giovanotto di ventidue anni, di lei innamorato e non corrisposto. L'assassino si è fatto giustizia da se con un colpo di pistola alla tempia. La ragazza morta era una bella e brava figliola e abitava in una casetta del quartiere di Torpignattara insieme alla mamma, a due sorelle e ad un fratello. La mamma, Clorinda vedova Ippoliti, è sposata in seconde nozze ad un mutilato di guerra, Emilio Nicolai. E' il nipote di questi, Davide Taddei, di Velletri, che ha freddato Annarella con due miimiiiiimiiii imiiiimimmimiiiiiimi rivoltellate al capo, stamattina alle nove e mezzo. Annarella era fidanzata ad un giovanotto ventenne vicino di casa, Antonio Fedeli, che lavora presso lo zio1, che ha negozio di biciclette sulla via Casilina. I giovani dovevano sposarsi. Nonostante la durezza dei tempi erano riusciti a tro vare il denaro necessario, una casa e i mobili. Tanto vicine erano le nozze che la fanciulla, con l'aiuto delle amiche, si era già confezionata l'abito da sposa, quell'abito che ora indossa da morta. E' stata l'imminenza delle nozze che ha spinto il Taddei al delitto. Il giovanotto, giunto da un paio di mesi da Velletri, ave va preso alloggio al piano ter reno della casa dove abitavi Annarella, nella casa di une coinquilina che gli aveva met so a disposizione una brandi-1na. Lo scopo del trasferimento |a Roma del Taddei era palese-]mele quello di trovare lavo Iro. ma in segreto egli era inna-jmorato della ragazza, ■ che Ida anni conosceva. Fu poco do-ipo aver preso dimora nella ca- succia di via Arce che il gio- vane disoccupato fermò perjistrada Annarella dichiaran dole il suo amore. Ella rispose di essere promessa ad Antonio, che il Taddei ben conosceva, e non poteva quindi considerare la nuova proposta di matrimonio. Annarella rimase turbata del colloquio e ne parlò al fidanzato. Ben presto, nel vicinato, tutti conobbero la storia del violento amore di Davide Taddei e il fidanzato Antonio fu ancora più vicino ad Annarella. Una settimana fa l'innamorato-assassino fermò la ragazza e le disse di aver trovato lavoro a Civitavecchia. < Parto, faccio un po' di soldi e ti sposo. Dovrai dirmi di sì ». Infatti partì, ma per recarsi a Velletri a procurarsi una rivoltella e meditare l'assassinio. Tornato a Roma, ieri sera, fece in modo di vedere la donna e cercò di ottenere una promessa. Fu in un primo momento implorante, poi violento. Annarella gli rispose seccamente | di no. Gli disse di lasciarla in pace per sempre. Davide scese le due rampe di scale e rincasò. Nella notte non chiuse occhio e i suoi ospiti lo sentirono rigirarsi nel letto. Stamattina alle nove e mezzo, l'uomo è tornato al piano di sopra. Era vestito di tutto punto. Nella tasca del giaccone di pelle stringeva la rivoltella. Ha suonato, gli ha aperto Annunziata, una sorella di Annarella. La madre Clorinda era a letto malata. Annarella era in cucina a preparare il caffè. Davide si è avvicinato lentamente senza una parola: < Vuoi un caffè? » gli ha chiesto serenamente la fanciulla. In risposta Davide Taddei ha estratto la pistola e ha sparato due colpi alla testa della ragazza che è caduta in un gran grido. Ancora un colpo ha sparato l'assassino, ma senza più cogliere il bersaglio. Quinci i si è appoggiato la cannu ella empia e ha lasciato partire un litro proiettile. E' caduto a ricorpo della donila -1 dosso del o | amata, -] Dopo il dramma, la dispera Izione dei congiunti: la madre j che si alza dal letto e sviene e I alla vista della figlia irrigidita, -ile sorelle che urlano, il padri- gno che inveisce contro il nipo- te assassino. Poi la folla dei virjcini. i carabinieri, i giornalisti 1 giovane fidanzato e , e e a e infine che, annichilito, appoggiato alla porta della cucina non riusciva a staccare lo sguardo dalla promessa sposa. In cinquanta giorni è questa la settima tragedia registrata dalle cronache romane. d. rn.

Luoghi citati: Annarella, Civitavecchia, Roma, Velletri