Gli scavi di Pompei

Gli scavi di Pompei Conferenza del prof. Majuri Su- « Pompei nel terzo centenario degli scavi » ha parlato ieri alle 18 — per i Venerdì letterari dell'ACI al teatro Carignano — il prof. Amedeo Majuri. Egli non è soltanto un illustre archeologo, ma il vero appassionato della questione pompeiana, cui ha dedicato la sua attività migliore, non soltanto come studioso ma anche quale diretto rlesumatore della città sepolta. Contro di essa non si è soltanto accanito il Vesuvio con le sue storiche eruzioni, ma la recente guerra mondiale, infierendo non illustremente contro ruderi illustri. Il prezioso Museo pompeiano è andato distrutto, ma Majuri ne ha ricostruito un altro. SI può dire che, per illuminare la civiltà romana dell'epoca Imperiale, ha fatto più con 1 suol scavi 11 Majuri che parecchi storici e critici coi loro volumi messi insieme. L'oratore ha messo In luce l'opera compiuta a Pompei in due secoli, dall'inizio degli scavi: sono stati rimessi alla luce e ordinati in 200 anni circa due terzi della città sepolta, per una superficie di 41 ettari: 26 rimangono ancora da saggiare, e non si sa quali nuovi prodigi possano venire alla luce da questa zona vergine. Evocati dalla parola chiara e profonda dell'o. e illustrati dalle prolezioni, sono sfilati davanti al pubblico scorci ignoti e nuovi, affreschi e colonne, statue e vasi di metallo pregiato. Cosi è riapparsa in luce Pompei, città dedita a'I'arte ma anche al lavoro, centro portuario e industriale con irradiazioni verso il Mar Rosso e l'Oriente, come testimonia la statuetta ebùrnea di stile indiano scoperta nel '38. Fra tante cose mostruose addebitate a Nerone — accenna argutamente Majuri — questa politica di navigazione e di espansione verso il Sud e l'Oriente, fu invece un atto notevole. L'oratore ha parlato anche da uomo pratico e moderno, 'accennando ai lavori d'escavo che devono essere continuati. SI tratta tuttavia di smaltire 1 resti terrosi delle escavazioni e di utilizzarli nella prossima e vasta zona da bonificare. Non è vero — come s'è espresso Leopardi, più da poeta che da georgico — che la cenere del Vesuvio sia sterile: essa è invece fertilissima. Una lunga ovazione ha salutato l'illustre oratore, alla fine del suo dire, da parte d'un teatro ultraesaurito. iiiiiiiiiiiiiiiiiimmimiiiNiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiii Gli scavi di Pompei Ai venerdì letterari

Persone citate: Amedeo Majuri, Imperiale, Nerone

Luoghi citati: Pompei