La Stampa - Consultazione Archivio

Nola del governo di Bonn Nola del governo di Bonn sui pericoli della situazione "Se l'esercito europeo rà necessario trovare (Dal nostro corrispondente) Bonn, 1 dicembre. Vi è in medicina un metodo di cura, quello del dott. Coue, che consiste nel fare mettere il paziente davanti ad uno specchio e nel fargli ripetere molte volte: <Io sto bene... Io mi sento meglio... Io sono guarito >. Il cancelliere Adenauer è stato finora un entusiastico assertore dell'efficacia di questo metodo anche in politica; e con il suo ostinato ottimismo ha cercato di convincere nelle ultime settimane il pubblico tedesco (e forse anche se stesso) che la Germania aveva vinto la sua battaglia e ripreso il suo posto fra le grandi Nazioni. Ma le docce fredde degli ultimi giorni sembrano avere spento il fuoco del suo entusiasmo. Avendo constatato quali difficoltà di riuscita incontrino 1 piani per l'esercito europeo, dalla cui approvazione dipende l'entrata in vigore degli accordi di Parigi che devono ridare alla Germania la sua sovranità, il cancelliere Ade¬ nauer s'è deciso ad usare unllinguaggio più realistico. Egli isi è reso conto dei pericoli jche porta con sè un eccessi-|vo ottimismo nelle previsioni politiche quando queste non vengono a realizzarsi; ed hacompreso che l'opinione tede sca è oggi smarrita, disorientata, impaurita. « Ci troviamo in un momento molto critico — dice stasera una nota ufficiosa del Bollettino d'informazioni governativo — perchè, nonostante il linguaggio molto chiaro usato da Eisenhower a Roma, ci sono delle forze rallentatrici che tentano di ostacolare la rinascita dell'esercito europeo. Si ha l'impressione che i calcoli politici siano più forti delle necessità militari. E' quindi opportuno indicare con molta chiarezza i pericoli a cui si va incontro. Se l'esercito europeo non potrà farsi, sarà necessario trovare un'altra soluzione. E questa soluzione — pericolosissima — potrà essere trovata soltanto sul piano nazionale >. Ciò significa, in altre parole, « se non potremo difenderci ed aiutare a difendere l'Europa attraverso l'esercito europeo, dovremo cercare di fare da soli, e cioè di creare un esercito nazionale con lo aiuto degli americani >. Ecco perchè Adenauer si ripromette di parlare molto o non potrà farsi, sa un'altra soluzione,, chiaramente tanto a Londra, dove si recherà al principio della settimana ventura per incontrare Churchill (egli aa rà ricevuto anche da re Gior gio), quante a Strasburgo, do ve il 10 dicembre dovrà incontrarsi con De Gasperi e con Schuman. Egli farà presente che il fallimento, o un eccessivo ritardo dei piani per l'immissione delle dodici divisioni tedesche nell'esercito europeo, non soltanto potrebbe indurre gli americani ad au torizzare i tedeschi a formare un proprio esercito, il che acui rebbe i dissensi fra Bonn j Parigi, ma metterebbe Ade nauer in una posizione interna estremamente difficile. Il governo di Bonn potrebbe trovarsi in crisi ed essere costretto ad indire nuove elezioni sul cui esito non vi sarebbe alcun dubbio: Adenauer sarebbe sconfitto con largo margine ed al governo andrebbe il socialdemocratico Schumacher, neutralista e nazionalista ad oltranza, che farebbe indirettamente con la sua politica lil gioco dei sovietici. E' que i sto che vogliono i francesi? j a Londra e a Strasburgo Ade|nauer potrà ricordare ciò che disse all'ambasciatore francese I a Berlino il ministro degli jesteri tedesco Rathenau, nel 1921, dopo la prima conferenza internazionale del dopoguerra: « Se voi ci aveste fatta una sola concessione, io avrei potuto portare la Germania verso l'Occidente. Ma siete stati senza pietà: il futuro vi farà comprendere il vostro errore >. e. a. **4 Il bancario rapinato I cinque milioni di assegni ritrovati da un operaio Desio, 1 dicembre. I cinque milioni di assegni, rapinati al cassiere della Banca Popolare di Milano, Aliale di Muggiò e di cui è stata data notizia stamane, sono stati rinvenuti in Viale Lombardia, a Monza, da un operaio che stava recandosi al lavoro. Gli assegni si trovavano in una borsa che i malviventi hanno abbandonata per via. Continuano intanto le ricerche dai due rapinatori, e sembra ch« le indagini, condotte dal tenente Felici comandante la Tenenza dei Carabinieri di Desio, si indirizzino su Monza e Milano.