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Musica-Cinema Musica-Cinema Massimo Amfitheatrof all'Unione studentesca Se il primo pezzo del programma lnduceva gli uditori più desiderosi di Bach a imbronciarsi per la troppo parsimoniosa concessione d'un Adagio, gli ultimi non erano proprio di quelli con 1 quali la maggior parte del concertisti suole terminare... per cominciare la filza delle banalità. Bastava Infatti l'autorevole nome di Bloch. Al centro della sorata stavano, dopo un poco noto Concerto, arloio ed elegante, dell'Asloll, una Sonata di KachmanlnofC e una, solistica, di Kodaly, artisti che assai di rado vengono ricordati dai violoncellisti. Si sperava di conoscere belle musiche. Ahimè. Quella del Russo, dove non si scapriccia, anzi, non si dimena, è molle e piatta, piena di facili reminiscenze. Quella dell'Ungherese, in due tempi soltanto, per fortuna dell'esecutore, che a durare più a- lungo sarebbe svenuto, e per fortuna nostra, che avremmo perduta la pazienza, è in parte una mediocre melopea, in parte una diavoleria tanto forsennata quanto insistente ed inconcludente, tale da essere ascritta fra le peggiori cose virtuoslstiche. Vogliamo sperare che con le scattanti acclamazioni 11 lllllllllltllltlllllllllllllllltllllllllllllllllllllllllll giovanile pubblico, che deve pur sentire le bruttezze per più ammirare le bellezze, abbia inteso di ricompensare 11 valentissimo concertista dello strenuo zelo, dell'estenuante fatica. Son note del resto la versatilità dell' Amfitheatref, la bella sonorità, la cordiale espressione, la correttezza e l'agilità. Accompagnava accortamente il pianista Michele Marvulll. a. d. e.

Persone citate: Amfitheatrof, Bach, Bloch, Kodaly, Michele Marvulll, Russo