Esclusa la collusione fra osovani e fascisti

Esclusa la collusione fra osovani e fascisti II processo per la strage di Porzus Esclusa la collusione fra osovani e fascisti Incidente durante Is deposizione di Valerio Borghese - Maria Pasquinelli narra le sue disavventure prima dell'uccisione del generale inglese 1 i TI [ 111 ! 111111E111 ) 1111111 i r 11 ! I [ 11EI ì 1111111111 ; 11 r I ! ! 11 Lucca, 7 novembre. Citati dalla difesa per poter eventualmente provare la collusione fra osovani e fascisti repubblichini, Maria Pasquinelll e Valerio Borghese hanno deposto oggi In Corte d'Assise al processo per la strage di Porzus. Ma 1 risultati sperati sono stati pressoché negativi. L'ex-comandante della < X Mas > aveva pressoché finito di parlare, quando l'imputato Modesti lo ha interrogato gridando dalla gabbia: c Ci parli dei tredici martiri di Faletta! >. A lui si sono uniti altri tre imputati: Junk, Zocchi e Longo. E' stato il segnale della bufera, che si è andata sviluppando in maniera violenta, tanto che il presidente, dopo aver cercato di sedarla e dopo avere fatto allontanare dall'aula 1 quattro imputati, si è arreso e, insieme alla Corte, ha abbandonato l'aula. L'atmosfera era satura di elettricità. Sono volate invettive e parole grosse e si è visto ad un certo punto Valerio Borghese alzarsi dalla sedia dei testimoni e apostrofare ai- cuni avvocati della difesa che hanno risposto per le rime. Il pubblico, composto in gran parte da ex-fascisti, ha applaudito e si sono udite, all'indirizzo di Borghese, grida di < Bravo! Bene! >, ciò che ha provocato unanime sdegno L'udienza è stata ripresa dòpo una benevola ma severa rampogna del presidente. Valerio Borghese, al comando della « X Mas > operava nella zona del Natisone: ha dichiarato di non avere mai fatto distinzione alcuna fra partigiani, non interessandogli le loro varie Ideologie. Loro combattevano lui e lui, con 1 suol uomini, combatteva loro. Avendo però saputo che 'fra l partigiani ve ne erano alcuni che si erano opposti a passare alle dipendenze della Jugoslavia, pensò di potere avere qualche, contatto con loro, incaricando al riguardo un suo ufficiale, 11 capitano Italo Morelli, che infatti ebbe in merito un colloquio a Vittorio Veneto. Gli osovani però non accettarono per nulla 11 punto di vista della < X Mas > Maria Pasqulnelli (colei che a Pola il 10 febbraio 1946 uccise il generale inglese De Winton), che oggi ha 38 anni e sta scontando l'ergastolo nelle carceri di Santa Verdiana a Firenze, ha fatto la storia delle sue disavventure e segnatamente del fervore con 11 quale peregrinò per la Venezia Giulia svolgendo alacre attività fra quelle popolazioni come fra le altre del litorale Adriatico e dell'Istria, abban donate dagli alleati 1 quali si disinteressavano della questione slava. Fu cosi che essa rivolse i suoi appelli disperati a tutti: scrisse un memoriale che consegnò al comitato nazionale di liberazione di Udine, al comando alleato, alla « X Mas >, facendone arrivare una copia anche al governo Bonomi a mezzo di ufficiale paracadutato. Ma nessuno rispose. E allora, per richiamare l'attenzione del mondo sulla tremenda sciagura della Patria, avendo la netta percezione che gli slavi si sarebbero rovesciati sul Friuli, uccise 11 generale inglese. Venendo alla parte più sostanziale della sua deposizione, la PasquinellI ha dichiarato di non avere mal conosciuto il capitano De Gregori (Bolla) ma, per cercare di sai' vare la Patria, ebbe contatti con il dott. Gastone Valente e con 11 dott. Candido Grassi, comandanti della < Osoppo >. Però la proposta loro fatta di poter giungere a un accordo fra la «Oeoppo» e la «X Mas>, fu respinta sempre.

Luoghi citati: Firenze, Friuli, Istria, Jugoslavia, Lucca, Osoppo, Pola, Udine, Venezia Giulia, Vittorio Veneto