URSS reazionaria e puritana

URSS reazionaria e puritana DUE A I AMBASCIATORE A MOSCA URSS reazionaria e puritana La controrivoluzione di Stalin - Sta ora sorgendo una' società in cui i motivi dominanti sono: patriottismo, disciplina e privilegio come premio allo sforzo compiuto Sir David Kelly è stato tino a pochi giorni or sono, ambasciatore britannico a Mosca. Pubblicheremo alcuni articoli sulle sue esperienze sovietiche. Lo scopo di quest'articolo non è l'attacco alle istituzioni sovietiche o di accusare i reggitori sovietici. Tenterò di presentare un quadro obbiettivo che permetta ai lettori di trarre le loro conclusioni. Durante due anni e tre mesi in Russia, nel quadro rigido del sistema, sono stato cortesemente trattato, ho viaggiato ampiamente in tutte le sane permesse ed ho trovato molto rispetto, sebbene per ragioni assai diverse da quelle abituali. Nazionalisti E' mia crescente impressione che la maggioranza del popolo britannico, sia che nutra simpatia per il sistema sovietico o sia che l'ammiri, abbia in mente un quadro che era vero, a grandi linee, dopo il 1920 ed anche dieci anni dopo, ma che ora non corrisponda più alla realtà. La Russia Sovietica, che sembrò allettante a Bernard, Shaw od ai Webbs, è perita nelle grandi epurazioni di venti lllllllllllMIIIIIIIIIIIIMMIIIIllllllllllllllllllllll) anni or sono ed è stata sepolta da Stalin e dalla nuova generazione di dirigenti che egli ha formato. I primi rivoluzionari ebbero tutte le idee tradizionalmente associate al Socialismo occidentale relativamente all'internazionalismo, patriottismo, matrimonio, famiglia, educazione, religione, supremazia del proletariato ed una vaga simpatia generica per un modernismo di propria marca nella letteratura e nelle arti. Il nuovo Stato sovietico viene attualmente costruito sulla negazione dell'atteggiamento socialista tradizionale. Ho spazio qui soltanto per fissare le linee maestre di quel che onestamente può esser chiamata la controrivoluzione, che sta diventando chiaramente visibile. L'ideale internazionale è ripudiato con veemenza come arma dei guerrafondai borghesi. L'unico vero internazionalista, in ogni paese, è colui che dà la precedenza del suo interesse all'Unione Sovietica. Pietro il Grande ed il maresciallo Suvarov sono eroi nazionali e la storia russa e del mondo è riscritta nell'interesse del nazionalismo russo (non ucraino, nè caucasico) e l'origine di una Usta impressionante di invenzioni moderne, dalle ferrovie ai carri armati ed agli aeroplani, è rivendicata per gli uomini di scienza russi. In tutte le materie riguardanti la morale e la famiglia, la Russia è diventata definitivamente reazionaria e di gran lunga il paese più puritano che io conosca. Nell'arte e nella letteratura le tendenze marcatamente moderne degli ultimi cinquantanni e più sono soppresse e sono permesse soltanto quelle forme tradizionali che non distraggono il cittadino dal suo lavoro. Non vi debbono essere pessimismi, nè pensieri perturbanti. Radicale trasformazione Circa la religione è conservato tuttora il vecchio atteggiamento ufficiale, come è inevitabile, essendo la interpretazione materialista del mondo e della storia la base del marxismo. Ma mentre è richiesto tuttora all'elite del Partito Comunista di essere atea, in pratica la Chiesa Ortodossa russa è tollerata a beneficio della massa del popolo e la persecuzione è svolta soltanto nei confronti delle chiese considerate straniere; così ne sono colpiti soltanto i luterani tedeschi ed i cattolici polacchi. L'intero complesso delle mmillili umilimi mimi il scienze è stato nazionalizzato. Nella storia, economia, linguistica, biologia, tutte le ricerche debbono essere subordinate alle necessità della società sovietica e dirette sul binari tracciati dal Partito e, quando sia necessario, corrette dal diretto intervento di Stalin stesso. Tutto questo avrebbe potuto esser accettato da un socialista occidentale della vecchia scuola, ma la trasformazione più radicale ed inattesa è stata il completo abbandono, In pratica, della società proletaria con l'Inseparabile Ideale della eguaglianza sociale. Penso che sarebbe esatto dire che, per l'Occidentale medio, socialismo significa precipuamente eguaglianza sociale e che ciò è più importante della nazionalizzazione della produzione e della distribuzione, che in effetti, tutti i partiti socialisti occidentali sembrano in concreto tranquillamente abbandonare. Nella Russia sovietica, al contrario, è la nazionalizzazione della produzione e della distribuzione, che resta in pieno vigore, pur allontanandosi dalla eguaglianza sociale con la rapidità con la quale l'Occidente tenta di raggiungerla. In Russia lo Stato, lungi dall'avvizzire, come la teorica comunista esige una volta che il socialismo sia stato tradotto In realtà, diventa sempre più potente; ma mentre tale potenza si smluppa, la burocrazia diventa più forte con esso e le differenze economiche e sociali tra i vari gradi della gerarchla si fanno sempre più pronunciate. Il pericolo fu previsto da Marx ed Engels e fin anche da Lenin, ed ora è una realtà. La disparità di stipendi è attualmente su scala che sta diventando rapidamente impensabile in Inghilterra. Ma ancor più importante è la disparità di privilegi. Lo stesso fatto che tutte le attività sono controllate dallo Stato ha permesso che l'uso dei privilegi come premio all'incentivo costituisca la base dell'intero sistema. Le indicazioni dello sviluppo di una nuova classe governante privilegiata colpiscono il cittadino ad ogni passo: basta mischiarsi tra le folle pazienti alle stazioni ferroviàrie per udire qualcuno lamentarsi di aspettare da sei o sette giorni a causa della bassa graduatoria di precedenza del suo permesso di viaggio. Come gruppo, la classe di governo va dalla dozzina di membri del Polltburo al sommo della gerarchia, giù giù, attraverso i ministri, i vice ministri, i dirigenti di fabbrica ed i capi di spacci commerciali, gli ufficiali superiori dell'Esercito, della Marino e dell'Aeronautica fino alle ballerine, agli attori, ai giornalisti ed ai tecnici. Mentre i lavoratori manuali nelle fabbriche e nelle aziende agricole sono esclusi come classe, i benefici del privilegio sono estesi a tutti quei lavoratori delle fabbriche e dei campi che, grazie alla loro efficienza supernormale, si -guadagnano il diritto non soltanto a salari di gran lunga superiori, ma a più grandi privilegi per sè e per le famiglie sotto forma di facilitazioni di viaggio, vacanze, divertimenti, automobili, possibilità educative e, forse più Importante di tutto, al privilegio di un alloggio. Carcere per i ritardatari Da questi lavoratori privilegiati sono reclutati t nuovi ammessi nelle classi dirigenti, specialmente grazie alle facilitazioni di Istruzione ed educazione. Nqn soltanto perchè solo essi — della loro generazione —' possono permettersi le spese ora necessarie per l'educazione superiore, ma perchè le migliori condizioni di alloggio danno ovvti vantaggi scolastici e permettono una miglior preparazione degli esami ai loro figlioli, il russo della storta, secon¬ bnLcvn—sbmmimimimuu iiiimmimmmmiimmm do la testimonianza di tutti gli antichi viaggiatori e residenti e per quanto è stato possibile a me di vedere direttamente durante due viaggi prima della rivoluzione, per quanto Intelligente e capace di spunti di grande attività, era essenzialmente pigro. Se la Russia fosse realmente una società proletaria dominata dal lavoratore dell'officina o del campi, l'immenso progresso industriale realizzato dal regime (si dice che vi siano attualmente trentanove milioni di operai industriali) sarebbe stato impossibile e non sarebbero stati tollerati i codici del lavoro del 1938 e del 191)0, stupefacentemente severi. Un lavoratore che ritarda più di venti minuti è punito con sei mesi di lavoro correzionale nel suo luogo di occupazione ed è multato di una settimana di salano al mese; se il ritardo di oltre venti minuti si ripete per la terza volta in un mese, egli è punito con la reclusione da due a quattro mesi ed anche più se lo stabilimento produce per la difesa. I Sindacati sono organi dello Stato ed II loro compito principale è di collaborare all'aumento della produttività ed alla diffusione, mediante la propaganda, della cognizione del nuovi metodi tecnici e della denuncia del difetti. Per quanto riguarda il contadino, vi- è stata una contro-rivoluzione staliniana, che è tuttora Incompleta. I suol obbiettivi principali sono l'aumento della produzione, per liberare un numero crescente di lavoratori da avviare alle offidne e — molto importante — /'inurbamento del contadino, spezzando il tuo tradizionale modo di vivere e creandone un altro, come se fosse proletariato urbano sulla terra, sottoposto allo stesso assoluto controllo centrale del lavoratori delle fabbriche. La terza fase Cominciò con la grande campagna di Stalin per il kolkoz (poderi collettivi) tra il 19S8 ed il 1933. A causa della resistenza dei contadini il numero dei cavalli diminuì da 33 a tS milioni, quello dei capi di bestiame da. 70 a 31, milioni, dei maiali da 26 a 9 milioni, ma il sistema dei kolkoz fu saldamente stabilito, pur lasciando il contadino con la sua casa e II suo pezzo di terra di uno o due acri. La seconda fase, doè l'amalgama di gruppi di kolkozes in altri di maggiori proporzioni, è tuttora in pieno svolgimento e alla fine del 1950 il numero dei kolkoz era stato già ridotto da 252.000 a 123.000. La terza fase, che sarà rappresentata dalla concentrazione dei contadini in « agrocittà » con soltanto un quarto di acro di terra privata alla loro porta e il resto a una certa distanza, è stata sospesa per l'opposizione suscitata localmente quando Kruschev del Politburo lan- dò una campagna preliminare al riguardo. Tutto II peso della macchina dello Stato e di quella del Partito sono ora dietro la campagna per meccanizzare l'intera agricoltura con i membri dei kolkoz trasformati in € brigate dei campi » operanti in collaborazione con le € brigate dei trattori» che formano stazioni di trattori del tutto indipendenti. Il quadro generale, che sta emergendo dalla contro-rivo? luzione è una società altamente mobilitata, disciplinata e alacremente al lavoro, diretta da un controllo centrale per la creazione di un grande stato-nazione ed impero basati su una gerarchla sodale, che diventa sempre più differenziata. Ed i motivi ai quali l'arte e la letteratura, e soprattutto il teatro ed il cinema, debbono rigorosamente uniformarsi sono patriottismo, disciplina e privilegio come premio per 10 sforzo compiuto. Sir David Kelly (Copyright « Sunday Times » e de « La Nuova Stampa »).