Tutto il mondo in attesa dei "sensazionali" progetti di pace

Tutto il mondo in attesa dei "sensazionali" progetti di pace Sì APRE LA VI ASSEMBLEA BEIjLi'VNO Tutto il mondo in attesa dei "sensazionali" progetti di pace Tre capi di Stato - Aurini, Stalin e Trumori - faranno le loro proposte entro quarantotto ore - Chi parlerà per primo? - Un piano per il controllo e la riduzione degli armamenti (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 5 novembre. I piani t sensazionali » per la pace preannunciati sabato da Robert Schuman e la cui esistenza non è negata oggi da Àoheson e da Eden, saranno esposti presumibilmente giovedì all'assemblea dell'UNO dal ministro americano Ache- son. Ma da quanto si apprende, questi piani potrebbero essere preannunciati domani dal Presidente Auriol nel suo discorso d'apertura della sesta assemblea e dal Presidente Trumon nel suo discorso radio di mercoledì. E questa sera, negli ambienti orientali, si conferma che lo stesso Stalin pronuncerà domani un grande discorso per l'anniversario dell'esercito rosso. Trilogia presidenziale veramente sensazionale. 1 Compromesso possibile Crediamo di poter affermare che il discorso di Vincent Auriol sarà assai più importante delle solite prolusioni diplomatiche fatte di pura cortesia e protocollo. Con parola misurata il Capo della Repubblica francese potrà far capire che il compromesso non è impossibile fra uomini di buona volontà. Egli potrebbe far comprendere che solo le conversazioni dirette fra i «orando possono dare respiro ai popoli e avviare il mondo verso quella smobilitazione degli animi che sorpassa in importanza la tecnicità di un disarmo concordato. Dai primi contatti fra Occidentali sarebbe infatti scaturita la possibilità di un'intesa a tre per il disarmo o per lo meno per il controllo degli armamenti. E' però manifesta altresì una forte diversità di opinioni sull'utilità immediata di conversazioni con i russi. Negli ambienti diplomatici inglesi e francesi si possono udire critiche dirette all'intransigenza di Washington proprio in proposito all'eventuale scambio di vedute con i Sovieti. Tutta l'arte diplomatica sarebbe impiegata per far cedere gli statunitensi, € L'ideale sarebbe di fare in modo che Washington e Mosca si dicano tutto quanto hanno in mente dinnanzi a noi, Inghilterra e Francia, testimoni .più o meno muti », diceva una personalità britannica. Inutile dire che la sostanza dei piani occidentali occupa la ribalta della scena assai più dell'odierna seduta di chiusura della quinta assemblea dell'UNO, della possibilità di una crisi francese' in settimana e finanche delle, elezioni alla presidenza dell'UNO, che continuano a dilaniare senza risultato nè accordo gli ambienti latino-americani. E' la conseguenza dei troppi discorsi pronunciati, fatto cui accennava oggi Robert Bchuman durante una colazione offertagli dalla stampa diplomatica. La versione più accreditata dei piani occidentali è quella della proposta di un censimento, per dichiarazione nazionale non controllata dall'estero, di tutte le forze armate e di tutte le armi atomiche o moderne che esistono nel mondo. Seconda fase: dopo il^censimento, creazione di un controllo. Terza fase: esame dei metodi per arrestare i super-armamenti e mantenere il livello rivelato dal censimento e dal controllo. Secondo altre delegazioni, specialmente quella britannica, due sarebbero gli aspetti del piano che domani mattina tre dovrebbero approvare. Uno, più specialmente politico, del controllo atomico, che comanda la distensione da Berlino alla Corea passando lungo il Canale di Suez. L'altro, economico, net quale rientrano evidentemente il riarmo e la limitazione degli armamenti, come la ripresa attiva degli scambi tra Oriente e Occident Dalla Corea all'Egitto Evidentemente tutto questo non rimane senza stretti addentellati con il problema germanico e con il Patto atlantico e l'esercito europeo. Robert Schuman ha difatti dichiarato oggi alla stampa diplomatica che la prevista conferenza atlantica di Roma per U mese di novembre dovrà essere rinviata a gennaio, lo studio del progetto francese di un esercito europeo non essendo ancora terminato. E si apprende questa sera che i tre hanno formalmente chiesto all'UNO di porre all'ordine del giorno dell'assemblea l'organizzazione delle elezioni in Germania sotto l'egida delle N. U. La chiusura della quinta assemblea è stata più che altro il passaggio alla sesta assemblea di una successione quasi fallimentare. Nessuno dei problemi avviati — Corea, rappresentanza di Pechino, Formosa, ecc. — è risolto. Su uno scontro puramente procedurale il delegato sovietico Malik ha sollevato la questione della rappresentanza di Mao Tse tung all'UNO. E' stato battuto. Ma la questione rimane aperta e potrà venire riproposta già domani, in sede di primo rapporto della commissione di verifica dei poteri. Oggi la Francia e l'Inghilterra si sono astenute dal voto. L'Egitto non ha mancato l'occasione di sottolineare il proprio caso. Ha notificato alla segreteria dell'UNO la denuncia del trattato del '36 e ha dato un esempio alla stampa di quella che è la violenza del nazionalismo anti - britannico ncddmddddspssszcpcti(d111111M11 II 111111111 ■ Iti 1 11111111111111 ( 11E111111111 nell'Africa del Nord. In una conferenza stampa il ministro degli esteri, Salah Eddine, ha dichiarato che non farà per il momento appello. alla procedura dell'UNO, e alla domanda concernente le possibili mediazioni, tra le quali quella dell'Italia, egli ha risposto testualmente: « Nessuna offerta positiva dt mediazione ci è stata fatta benché certi desideri in questo senso ci siano stati espressi. Il Governo egiziano è pronto a prendere in considerazione ogni offerta purché essa stabilisca la necessità dell'evacuazione britannica e la libertà di tutto il bacino del Nilo >. Carlo A. Prato (Illlllil I tlIlllllIItlllMllllllllllllIlljlllllll L'incontro a Parigi fra 11 rappresentante Inglese Jebb (a destra) e quello americano Austin. (Telefoto)

Persone citate: Auriol, Carlo A. Prato, Mao, Robert Bchuman, Robert Schuman, Salah Eddine, Stalin, Vincent Auriol