Le ore dell'ansiosa attesa di Riccardo Aragno

Le ore dell'ansiosa attesa Le ore dell'ansiosa attesa I voti delle campagne hanno deciso la vittoria - Gli ultimi risultati: conservatori 319, laburisti 294, liberali 5, altri partiti 2 - Churchill piange e il canuto Lord Wooitoit balla gridando: "Abbiamo battuto i socialisti!,, - Il commento di Attlee "Siamo il partito pjù forte dei Paese,, a i (Dal nostro corrispondente) Londra, 26 ottobre. Stamane alle ^infatti, il lungo Derby elettorale britannico, è ripreso con in Sesta i laburiristi che avevano un vantaggio di 29 posti. Poi seguirono, per tre lentissime ore, sessanta risultati consecutivi perfettamente identici a quelli delle elezioni del 1950: cominciava ad essere chiaro che 'non si era verificato affatto, nel paese, quel grande trasferinnento verso i conservatori che -molti si erano atteso. \ Si> osservavo Hzi che il margine di differenza si andava sempre più restringendo, e ci si cominciava a convincere che la situazione del{1950, capovolta, ma non per questo meno difficile, stava per ripetersi. Fra mezzogiorno e le due i conservatori cominciarono a risalire, per raggiungere, verso l'una, la eguaglianza assoluta. I partiti restarono in pari.per pochi minuti. Poi — come previsto — col giungere dei risultati dei voti agricoli, i conservatori cominciarono ad acquistare vantaggio. Un'ora dopo avevano raggiunto una maggioranza di quaranta. E nei clubs, negli alberghi, nei ristoranti, si videro molti visi raggianti: era proprio intorno a quella maggioranza che la maggior parte dei sostenitori dei conservatori taveva scommesso. Effetti di un sistema E di scommesse ce ne sono state molte. Ve n'erano che davano ai conservatori una maggioranza di cento, o, addirittura, di 150. V'era ehi profetizzar va che Attlee avrebbe fatto un « Trumany, ossia avrebbe conquistato M sorp.'-.a 'a vittoria pitenstsuchchdddaldgCsddpmlipvcagamnedmvlmGdCtCisepppFall'ultimo momento, contro la\re ise r reo ae n elbin a uui aaii o un niuro Yei tiul il eans di n maggioranza delle previsioni. « Ricordatevi di quello che è capitato a Dewey» (che perse le elezioni quando la sua elezione pareva sicura) e c'erano infine i grandi romantici, che scrivevano che nel giorno anniversario della vittoria di Enrico V ad Agincourt e nel giorno di San Crispino, Churchill non avrebbe potuto essere sconfitto. Nel primo pomeriggio la vittoria conservatrice era più o meno un fatto acquisito, ma restava l'incognita della maggioranza. Questa è stata di par rocchio inferiore al minimo previsto. I conservatori hanno ottenuto circa un milione e 300 mila voti in più che nelle elezioni del 1950, ma i laburisti hanno aumentato di un milione i loro voti rispetto all'anno passato, e complessivamente hanno ottenuto 250 mila voti più dei conservatori. E' curioso osservare che, sebbene abbiano ottenuto questa maggioranza nella votazione totale, essi hanno perduto le elezioni. Questo è dovuto al sistema uninominale inglese. Se in Gran Bretagna vigesse il sistema proporzionale in atto in Italia, i laburisti avrebbero questa sera vinto le elezioni. Ciò che ha determinato la vittoria conservatrice, è stato il fatto che mentre nel 1950 i liberali avevano presentato 478 candidati, questa volta ne hanno presentato soltanto 108. Oltre due milioni di votanti si sono trovati cosi a dover scegliere il candidato di un partito che non era il loro. La maggior parte di questi votanti liberali ha scelto i conservatori — come li aveva consigliati la stampa liberale — e questo ha deciso l'esito delle elezioni. L'atmosfera del Paese era og gi tornata normale. Tutti al lavoro, pochi gruppetti per le strade. Una certa folla nei clubs e negli alberghi, ma niente di più. Soltanto un lieve aumento nella vendita dei giornali serali, che rovesciavano edizioni sempre nuove con cifre sempre più recenti. Nelle sedi dei partiti l'ansia saliva di ora in ora. Lord Woolton, canuto organizzatore conservatore, alle 1,40 si mise a ballare come un bambino, escla< Abbiamo battuto tccfizqsdsspmeprvFdcsnna\'m~an~a-o seLog^u^^^J^i^^Ys» ni' onei ra uza lle cialisti», quando vide comparire la cifra della maggioranza assoluta, 313, sul tabellone della sua stanza al quartier generale di Abbey House. Pochi minuti dopo giungeva alla sede del partito conservatore Winston Churchill che, con le lacrime agli occhi, diceva a una piccola folla: € Abbiamo di fronte a noi.'tempi difficili. Ma io non esito a dire che ne ho visto di peggiori. Non- dubito che supereremo tutte le difficoltà che ci troveremo dinanzi, perché faremo uso non soltanto della forza di partito, ma anche del desiderio sempre crescente di riportare la Gran Bretagna al posto che le spetta. Faremo del nostro meglio per servire gli interessi del Paese». Venti deputatesse Al momento della sconfitta Clement Attlee, prima di recarsi dal sovrano a presentare le dimissioni, ha ringraziato candidati e organizzatori del suo partito e ha aggiunto: € Abbiamo perduto, perchè gli elettori liberali, trovatisi senza un proprio candidato, hanno preferito votare per i conservatori anziché per i laburisti ». -Egli ha aggiunto però che il suo è il più grande partito del paese, e ha avuto i maggiori suffragi. Nella nuova Camera dei Comuni, si vedranno poche facce nuove. Tutte le figure di primo e di secondo piano dei due grandi partiti sono state riconfermate. Il partito liberale ha invece diminuito il suo già piccolo gruppo e ha avuto tre vittime illustri: Lady Migan Lloyd George che era al'Parlamento da 22 anni, lady Violet Bonham Carter e il segretario del partito, FóthergUl. I due generi di Churchill sono stati rieletti, ed il figlio Randolph ■ è stato respinto per la seconda volta. Gli elettori di Davenport gli hanno preferito un aderente del gruppo di Anettrin Bevan, il gran polemista laburista, Michael Foot. • L'estrema sinistra dei labu- ledsrrrplrgt«f\rHttX'b uscita intatta dalla bat- r i e ù a n taglia elettorale, anzi con qualche vantaggio. I dieci candidati comunisti sono stati tutti sconfitti, hanno ottenuto — proporzionalmente — soltanto un quarto dei voti della volta scorsa, e hanno perduto ciascuno il deposito regolamentare di 150 sterline. Hanno votato complessivamente circa 28 milioni di persone, ossia poco meno del'83 °fc: una percentuale leggermente inferiore a quella delle elezioni generali del 1950 (S't per cento). Fra i candidati che sono stati rieletti vi è, in campo conservatore, il brigadiere generale Fitzroy Maclean, celebre autore del volume « Eastem Approaches » che combattè durante la seconda guerra mondiale accanto a Tito e che gode ora dell'amicizia del maresciallo jugoslavo. Maclean è considerato uno dei pilastri dell'amicizia anglo-jugoslava. Nella nuova Camera dei Comuni vi saranno circa venti deputatesse: sebbene questa volta il numero delle candidate fosse LilllllllllllllllllllllllllllllllllUllllllllllllllllllllll leggermente inferiore a quello delle ultime elezioni, la rappresentanza femminile alla Camera dei Comuni resterà, numericamente, immutata. Il deputato laburista Dodds, rieletto la notte scorsa, non ha perduto tempo: egli ha iniziato la sua attività parlamentare recandosi nel pomeriggio di oggi a Westminster, per presentare undici interrogazioni a « qualsiasi governo venga ora formato ». Riccardo Aragno *ifc«-*:'88liir. vx£i r. isw «iA.it. Attlee rientra a Downing Street dopo le dimissioni (Telef.)

Luoghi citati: Agincourt, Gran Bretagna, Italia, Londra