La lotta al banditismo siciliano nel discorso di Scelna alla Camera

La lotta al banditismo siciliano nel discorso di Scelna alla Camera La lotta al banditismo siciliano nel discorso di Scelna alla Camera "Quando il processo di Viterbo sarà finito, discuteremo in Parlamento sugli elementi definitivamente emersi, - Risposta polemica alle accuse dei deputati comunisti Montalbano e Li Causi - Le due versioni sulla fine di Giuliano - L'estrema sinistra rinuncia all'indagine parlamentare giunga che la campagna contro il banditismo non è stata un semplice fatto di polizia; è stato uno degli impegni della politica interna del Governo. Come tale, essa può interessare il tribunale della opinione pubblica, e dinanzi a questa è il ministro degli Interni che deve rispondere. E' comprensibile che non avendo l'on. Sceiba voluto o per motivi umanitari o per ragion politica adottare i metodi spicciativi con cui il brigantaggio fu debellato dai francesi nel 1808 e dai piemontesi nel '61-'66, ed avendo scelto il metodo dell'astuzia e delle trappole, egli non potesse poi nè misurare nè controllare esattamente gli strumenti chiamati a tal bisogna. E' comprensibile che, di trappola in trappola, sia venuto fuori un imbroglio poco edificante. E' però meno comprensibile ed apprezzabile che si metta in penombra, di modo che nessuno possa leggerci chiaramente, tutto ciò che in questi anni è andato accadendo tra Pàrtinico, Montelepre e Castelvetrano tra carabinieri, polizia e banditi; ed il peggio per il Governo non è che ciò sia potuto avvenire, ma che, essendo avvenuto, si esponga al sospetto di volerlo occultare. Panfilo Gentile a a n i i d n A e i — Onorevoli colleghi, ohe direste mal se a un vostro compagno di gruppo non gli venisse consentito di esporre il proprio pensiero? SCELBA — Ci trtwlanao 41 fronte ad una confessione di delitto da parte di un bandito. Essa non può essere in alcun modo sottratta al giudizio del magistrato, al quale unicamente spetta di giudicare. Ciò costituisce una garanzia per il Governo e per il Paese. Nessuno può ergersi a?vindice al di fuori del magistrato, neppure invocando ipocritamente gii interessi del Paese. Abbiamo il diritto e il dovere di. tutelare il prestigio delle Forze armate. Chi fosse veramente compreso dell'onore e dell'interesse del Paese avrebbe atteso il giudizio del magistrato. Invece l'on. Gullo, sotto la veste del patriota, ha svolto il compito affidatogli dal suo partito, che è quello di disintegrare le forze dello Stato (clamori). Ogni senso di misura è stato perduto. Mentre 11 partito comunista prepara agitazioni nel Paese per rompere» lo sforzo del Governo di mantenere sai da la moneta e creare nuove possibilità di lavoro, tenta nello stesso momento di distogliere l'attenzione del .Paese da questi seri problemi'e mette il Governo sul banco degli accu sati. L'on. Targetti ricordò una frase di Gramsci dinanzi al Tribunale speciale: < Voi portate l'Italia all'abisso, ma noi la trarremo fuori». Ebbene, quella profezia si è avverata: noi abbiamo tratto l'Italia dall'abisso in cui il fascismo l'aveva gettata. Ora voi'cercate di ricacciarla ancora una volta. Ma noi siamo qui per salvare il Paese. L'on. Targetti disse ancora che bisogna cambiare politica. Egli ha ragione. Bisogna cam biare una politica che indulge al sabotaggio, all'ingiuria al tradimento! Sappiamo che la battaglia per salvare la democrazia è dura e le insidie ogni giorno più si infittiscono. Ma usciamo dall'esperienza della libertà perduta per- aver subì to l'azione delle fot:?? dissolvi tricl e non permétteremo mai che ciò si ripeta (applausi prò lungati al centro). ptsLmrtndtHailtnnsdmnddttcL'o. d". %. di Targetti Una breve sospensione della seduta ha placato gli applausi ed i clamori. Tornato in aula, Sceiba ha esaminato gli o.d.g. ed ha espresso il suo parere Ha respinto quello dell'on.le Sansone (p.s.i.) che reclamava il secondo turno delle amministrative entro l'anno. Il Ministro ha varie ragioni contrarie, tra cui l'imminente censimento, la stagione invernale, le conseguenze dell'alluvione nel Sud. Messo ai voti per divisione, l'o.d.g. Sansone è stato respinto. E' stato poi votato un o.d.g. dì Targetti (p.s.i.) che chiede va un mutamento di politica interna del Governo. L'o.d.g. suona così: «La Camera impegna il Governo ad una politica interna per la quale gli organi della amministrazione siano chiamati a cooperare al consolidamento ed alla difesa delle istituzioni repubblicane e democratiche, contemperando l'osservanza della legge con il rispetto dei diritti di autonomia e di libertà assicurati dalla Costituzione ad enti, organizzazioni e cittadini ». L'o.d.g. è stato votato a scrutinio segreto ed ha dato il seguente risultato :„206 voti favorevoli, 240 contrari, il che significa che l'urna ha visto, insieme alle palline dei comunisti, anche quelle dei socialdemocratici, dei liberali e di qualche d. c. Sopraggiunte le dichiarazioni di voto, i due principali avversari di Sceiba nel corso del dibattito Basso (p.s.i.) e Cullo (p.c.i.) hanno con veemenza ribadito le loro tesi. Hanno poi preannunciato voto contrario Paolucci (indip. di sinistra) e Viota (gruppo misto) Lopardi (ps-siis), Covelli a nome dei monarchici ha dichiaralo di astenersi ed ha respinto l'insinuazione di Montalbano secondo la quale il mandante della strage della Portella sarebbe un monarchico. Ha chiesto anzi di associarsi ad una eventuale proposta di inchiesta parlamentare. Quella proposta però non è venuta, nonostante fosse stata annunciata da Basso e da Gullo nel corso del dibattito. In questa lacuna risiede il mistero della mancata battaglia dei comunisti. Essa è andata a mano a mano perdendo di mordente, quasi fossero giunti ordini sul campo. Il voto sul bilancio degli Interni ha dato i seguenti risultati: voti favorevoli 245, voti contrari 190. pSvsnnrranlllllllllIlllllllllllllilItltllUlllllllllllìlMII lillllllll

Luoghi citati: Castelvetrano, Italia, Montalbano, Montelepre, Viterbo