Scontro tra Scelba e Basso alla Camera per il processo Giuliano

Scontro tra Scelba e Basso alla Camera per il processo Giuliano Scontro tra Scelba e Basso alla Camera per il processo Giuliano Accuse del deputato nenniano al governo ed ai funzionari - "Presenteremo una proposta d'inchiesta parlamentare,, - La risposta del Ministro degli Interni - Interruzioni e proteste Roma, 18 ottobre. Trenta deputati sono iscritti a parlare sul bilancio dell'Interno, in maggioranza comunisti e socialisti. Sceiba è un bersaglio ricercato dall'estrema sinistra che ha sempre in serbo argomenti critici e polemici. Questa volta uno degli argomenti è il processo di Viterbo con tutto il suo tristo corollario dì banditismo, di mafia e di connivenze. L'«anagrafe della miseria» Il dibattito alla Camera è Incominciato stamane e proseguirà fino a sabato; e nel frattempo avremo modo di sentirne. Oggi 11 più violento nelle accuse e nella critica è stato l'on. Basso (p.s.l.). Ha aperto la serie dei discorsi l'on. Merloni (p.s.i.) che ha rimproverato al Governo di non avere attuato 11 disposto costituzionale che prevede la lllflllllllllllllllllliililiiiiiiiiililiiiiliilillllillil« iiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii autonomia amministrativa e finanziaria degli enti locali. L'on. Turchi (p.c.l.) ha tra le molte critiche ricordato la chiusura delle colonie estive organizzate dai partiti di estrema sinistra. L'on. Cornia (p.s.s.i.i.s.) ha detto che in Italia, tra privati e Stato, si spende una cifra annua di centinaia di miliardi: perciò sarebbe utile creare un Ministero dell'Assistenza che, attraverso una < anagrafe della miseria », elimini gli abusi e attui una migliore giustizia distributiva. L'on. Larussa (d.c.) si è battuto per l'accoglimento delle richieste economiche e di carattere giuridico dei segretari comunali. Nel pomeriggio, dopo una breve- interruzione, la discussione è continuata con il discorso del monarchico Cuttltta, che ha protestato per la decisione presa dal Consiglio comunale di Acqui di far togliere il monumento a Vittorio Emanuele II e per altre manifestazioni antimonarchiche in varie parti d'Italia. Poi ha parlato l'on. Basso. Il deputato del P.S.I. ha Incominciato con l'accusare Sceiba di aver voluto ritardare la discussione del bilancio dell'Interno per far discutere prima la legge sulla difesa civile. Quindi è entrato nell'argomento che gli stava a cuore, e cioè — egli ha detto — il gravissimo problema dei rapporti tra polizia e banditi come appare dal processo di Viterbo e che va inserito nel quadro generale dello scadimento della vita pubblica. L'oratore ha rincarato la dose affermando che in Sicilia 1 rapporti tra polizia, banditismo e mafia sono tradizionali. < Si potrebbe dire — ha detto — che banditi, mafia e polizia costituiscano una trinità al servizio dei ceti dominanti >. Li denunci al magistrato! Basandosi sul processo di Viterbo l'on. Basso ha ricordato la dimestichezza fra l'ispettore di polizia Verdiani ed il bandito Giuliano, il pranzo consumato insieme dai due all'indomani della strage di Bellolampo; ha ricordato che il bandito PiBciotta viveva addirittura in casa del capitano dei carabinieri Perenze, che il sanguinario brigante Ferreri aveva un regolare salvacondotto ed era a contatto con l'ispettore Messina. Basso, che è andato suscitando via via interruzioni e proteste, ha affermato che l'unica preoccupazione del Governo, nella faccenda del banditismo siciliano; è quella di coprire 1 mandanti della strage di Portella della Ginestra. Per questo si sono paralizzate le indagini, per questo è stato ucciso Giuliano. BASSO (con forza) — Anche l'uccisione di un bandito è delitto. I banditi si arrestano, ma non si uccidono. SCELBA (scattando) — Non è lecito approfittare della tribuna parlamentare per emet tere giudizi che sono condanne e lanciare accuse che rap presentano reati. Se l'on. Basso ritiene che quei funzionari abbiano commesso dei reati, si denuncino al magistrato. (Al centro si applaude, a sinistra si Insorge e si grida). BASSO — La mia parte si farà promotrice di una propo sta di inchiesta parlamentare perchè sia fatta luce completo sul fatti da me denunciati.. Bisogna che l'opinione pubblica conosca la verità anche per onorare la memoria del carabinieri e degli agenti caduti in Sicilia. I fatti da me denunciati sono stati ammessi da funzionari di polizia e da ufficiali del carabinieri a Viterbo. L'oratore ha concluso scoccando altri strali al Governo e accusando il «regime democristiano di aver precipitato lo Stato in una generale corruzione ». E' un susseguirsi — ha detto l'on. Basso — di assalti al pubblico erario, alle lauto prebende, al posti ben retribuiti. E' ora che il Parlamento sia posto in grado di controllare l'amministrazione dell'intero patrimonio dello Stato Bisogna che al più presto 'sia discussa anche la legge sulle incompatibilità parlamentari (prolungati applausi a sinistra, congratulazioni). Il dibattito ha poi raggiunto acque più calme col discorso della deputata democristiana Federici, che ha trattato problemi assistenziali. L'on. Audisio (P.C.I.) ha chiesto che siano esaudite le richieste degli ex-agenti di P. S. in merito alla liquidazione in denaro di quanto ebbero in mano per .razione viveri in confronto del carabinieri e l'on. Arata (P.S.-SXI.S.) ha domandato la sollecita approvazione delle leggi per la completa attuazione della ' Costituzione. Verso le ventuna la discussione è stata rinviata a domani. Ma prima il ministro Scel ba ha risposto ad alcune interrogazioni sul nubifragio in Sicilia e le gravi conseguenze per le popolazioni. « La situazione in alcune regioni italiane — egli ha detto — è veramente seria. Abbiamo dato disposizioni alle autorità di intervenire senza limitazione di mezzi. E' fino a questo momento impossibile accertare coni plesslvamente i danni e deter minare l'intervento governati vo. Appena possibile saranno presentati al Parlamento prov vedimenti di carattere eccezionale ». GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSÀBILE