I premi pel teatro assegnati a Saint Vincent

I premi pel teatro assegnati a Saint Vincent I premi pel teatro assegnati a Saint Vincent Si invoca un efficace protezionismo per la produzione italiana (Dal nostro inviato speciale,) Saint Vincent, 17 ottobre. Poco prima della mezzanotte, la giuria dei «Premi Saint Vincent » ha annunciato il suo verdetto. Il premio di un milione (destinato al lavoro italiano che nell'anno teatrale 1950-51 ha ottenuto i maggiori consensi di pubblico e di critica) è stato diviso in parti uguali fra « Gli ultimi cinque minuti » di Aldo De Benedetti e « La paura numero uno » di Eduardo De Filippo. Il premio di mezzo milione per la miglior regia di una novità italiana è stato assegnato a Giorgio Strehler regista di < Oro Matto » di Giovaninetti. La giuria ha inoltre ritenuto degna di particolare merito la regia di Vittorio Gassman per < Il giocatore » di Betti, premiandolo con 300 mila lire. Assente Eduardo De Filippo, tutti gli applausi sono andati ad Aldo De Benedetti e a Gassman. E ad applaudire, era questa volta un pubblico del tutto inconsueto: la Gramaiicu, la Pavlova, la Zareschl e Ba^e^gio. tra gli attori; Guglielmo Giannini, Bonelli, Cenzato, Giovaninetti, Zorzi, Mazzolottl, Berrini, e tanti altri, tra gli autori; Grassi, Costa, Ettore Giannini, tra i registi;! molti i critici teatrali, gli impresari, gli scenografi. Tutti cioè i 110 congressisti che per due giorni qui a St. Vincent, hanno discusso ed esaminato, sotto ogni aspetto, il < problema del teatro italiano ». Riassumendo oggi, alla fine del convegno, le diecine di di- scorsi, l'on. Ariosto, presidente dell'Istituto Dramma Italiano e autore della relazione principale, ha potuto constatare che la maggioranzasi era tro-vata d'accordo su alcuni punti essenziali. In particolare, sulla necessità di destinare al teatro drammatico una maggiore aliquota dei fondi stanziati dallo Stato per gli spettacoli in genere, e di ottenere che circa un terzo delle rappresentazioni sia dalle nostre compagnie riservato ad opere italiane, Il commediografo Turi Vasile, che di tale ordine di idee è stato in questi due giorni il principale propugnatore, ha sostenuto che l'Italia non può non essere protezionista nei confronti del suo teatro, quan-oh Uj£italirt 10 so?0' Prod^zione^mlti'la aE&sufficiente a coprire un terzo del totale delle rappresenta-zioni italiane. Non sono man- cati i discorsi, anche convin-centi, in senso contrario, ma l'ordine del giorno Vasile ha ottenuto alla fine la maggioranza su quelli presentati da Grassi e da Silvio d'Amico. Il sottosegretario alla Presidenza, on. Martino, che rappresentava il Governo, ha dato assicurazione nel chiudere 1 lavori che dell'esito di questo convegno si terrà il dovuto conto nell'elaborazione del prò gettato testo unico di legge per il teatro. g, g.

Luoghi citati: Italia, Saint Vincent