Qualche aspetto dell'Amiotti nelle pagine del suo memoriale

Qualche aspetto dell'Amiotti nelle pagine del suo memoriale ML PROCESSO PKia LA TRAGEMA DI VARARLO Qualche aspetto dell'Amiotti nelle pagine del suo memoriale (Dal nostro inviato speciale) Varallo, 13 ottobre. E' probabile ebe nell'udienza di lunedi, uditi gli ultimi testi mancanti, se si presenteranno, abbia la' parola l'aw. Germano di Vercelli del Collegio di Parte Civile. Da lunedi dunque, dovrebbe iniziarsi la discussione verso l'epilogo di questa vicenda giudiziaria che si dibatte sul quesito: omicidio 0 suicidio. Questa è una di quelle cause difficili per un evento che non ha testimoni Due furono 1 protagonisti dei fatto di Varallo, ma uno ò morto e, natura-mente, non può parlare. La voce superstite no" fa fede, imi ha l'appoggio dolio stesso perito giudiziario la cui tesi però non è stata accolta dalla Procura Generale. Quale sarà la sentenza? U. pronostico non appare facile. La pena per un uxoricidio è dai 20 al 30 anni e, se con premeditazione, l'ergastolo. Anche affermato l'uxoricidio, difficilmente riconosceranno la premeditazione. Potrebbe essere assolta dalla grave imputazione, ma -incorrere in quella di mancato omicilio. Escluso il colpo suicidarlo, quattro ne furono sparati contro il Buscaglia, Uno gli ha trapassato la mano destra colla quale evidentemente s'era fatto schermo, un altro lo colpi alla regione ascellare destra con fuoruscita del proiettile dal dorso, e un terzo colpo trapassò il cristallo della vetrina presso la quale stava seduto il Buscaglia a scrivere a macchine. Cinque . bossoli dell' arma vennero rinvenuti nella immediata vicinanza dello scrittbio dove avvenne l'alterco fatale tra i due coniugi. La Amiotti, se ritenuta colpevole di mancato omicidio, la pena potrebbe andare dai 7 al 14 anni. C'è una terza ipotc-si. SI vor¬ rebbe da taluni configurare nell'atto disperato del Buscaglia un reato di istigazione ai suicidio. La moglie ne avrebbe favorito i mezzi, a cominciare dall'arma. Ma una tale conclusione non ha "apporto della Procedura. La donna non è stata rinviata a giudizio per tale reato. Quindi superfluo discorrerne. Le conclusioni del perito prof. Formaggio Bono affermative sul quesito del suìcdlo, ma convengono nel fatto che l'Amiotti abbia sparato volontariamente i Quattro colpi, cioè non siano sfuggiti nella colluttazione. Già ne*, primi interrogatori il perito era rimasto sconcertato dalla individualità della prevenuta, sicché aveva chiesto al giudice una perizia psichiatrica. Questa, com'è noto, ha dichiarato l'Amiotti sana di mente. Sana, ma sconcertante è stato il suo contegno in questa triste vicenda. Basterebbe leggere quel memoriale di 100 pagine dattilografate eh' essa scrisse in carcere dieci mesi dopo il suo arresto. Essa narra: «Ero quasi bambina quando conobbi la prima moglie del mio defunto marito. Essa veniva sempre da mia zia per farsi confezionare i vestiti. Diventarono amiche intime e la signora Bianca (cosi si chiamava la prima moglie) veniva tutti 1 giorni in casa nostra. Il bambino la seguiva sempre e si era molto affezionato a me ». Dopo la « signora Bianca > è la volta di altre, amanti o presunte amanti del marito anche prima ch'ella lo sposas se. Non si salvano neppure due cantanti della Radio, 7-8 anni fa in gran voga (omissis) solo perchè avendole 11 marito conosciute «andò con esse a prendere il gelato al Valentino ». Aveva incontrato una signora di Novara in villeggiatura (omissis). N'era gelosa anticipatamente. < Da lei stessa seppi che se le si presentava l'occasione avrebbe volentieri tradito il marito ». « Eppure in quel tempo — scrive — eravamo una coppia invidiabile. Mi ritenevo la donna più felice di Varallo». Della signora di Vigevano, il suo incubo, scrive: « Dai primi di agosto (il fatto è del 18) quando mio marito conobbe la signora Ines, che si trovava in casa di mia madre, egli diventò più allegro, però alla sera con una scusa o l'altra non si fermava più con noi a dormire. Ricordo che una o due sere me la portò a Saliceto in macchina. Il mio Aldo era quasi sempre ubbriaco ». La tesi del suicidio eccola svolta brevemente. « Dal 1° al 17 agosto Aldo sciupò tutto l'incasso che s'aggirava sulle 700 mila lire e quando fu sul punto di fare fallimento preferi ammazzarsi perchè io ebbi la disgraziata idea di riportare giù la rivoltella carica ed anche perchè purtroppo non entrò nessuno in quel momento in negozio perchè potesse vederlo e testimoniare». « Se ho scritto queste pagine è solo per poter essere d'aiuto alla Giustizia, affinchè la verità venga a galla». Ed ecco il semplice commento alla tragica scena: « Ma se penso che ebbe il coraggio di ammazzarsi davanti a me senza dirmi una sola parola, senza pensare che lasciava i suol due bimbi, allora dico: o non sapeva più ciò che faceva (e se è cosi è senz'altro da perdonare) o non ci ha voluto' bene ». e. m. La signora di Vigevano mentre fa la sua deposizione.

Persone citate: Buscaglia, Formaggio Bono

Luoghi citati: Novara, Saliceto, Varallo, Vercelli, Vigevano