La condanna di un ex-preside per il rilascio di diplomi falsi

La condanna di un ex-preside per il rilascio di diplomi falsi LO SCANDALO DEL LIGEO DI ACQUI IN CORTE D'APPELLO La condanna di un ex-preside per il rilascio di diplomi falsi La sentenza colpisce anche sette studenti diplomati nel 1944 Dopo quattro ore di permanenza In Camera di consiglio la Corte d'appello penale ha emesso ieri una sentenza di condanna a carico del prof. Augusto Bottino ex-Preside de!-Liceo Ramorino di Acqui e di altre sette persone. Il professore aveva consegnato personalmente a questi pseudo studenti, falsi diplomi di maturità classica. Il dibattito, iniziatosi alle ore 9 alla Quarta sezione della Corte, si è aperto con l'interrogatorio dei due soli imputati presenti Luigi Lombardi e Mario Cecchini Quindi è stato sentito un unico teste che non aveva ancora reso la sua deposizione durante il primo processo celebratosi davanti al Tribunale di Acqui. Il fatto che ha dato origine al procedimento penale accadde nell'anno scolastico 1944-1945. Il prof. Gustavo Bottino viveva allora, da gran signore, all'Hotel Terme di Acqui ed era in grande dimestichezza con il dott. Ombres, segretario politico della città. Fu appunto a questa amicizia che l'ex-Preside attribuì la sua disgrazia. Egli infatti, già in istruttoria, aveva dichiarato di essere stato costretto, dal gerarca fascista, a rilasciare 1 falsi attestati di maturità. Tale circostanza, pur non apparendo veritiera, non è stato possibile sottoporre a controllo perchè il dott. Ombres venne ucciso nei giorni delia insurrezione. E' certo, comunque, che il prof. Gustavo Bottino non distribuì i falsi diplomi di maturità a gio¬ lllIIIMIIIIIIIMIlllllllIIIIIIIIItlllllllIIIIIIIIllllIlllllll vani più o meno ben visti dal segretario del fascio repubblichino di Acqui. Fra le favorite vi fu infatti anche una signorina genovese di vent'anni, che aveva molta inclinazione per 1 balli e i divertimenti, ma ignorava assolutamente la grammatica latina e in parte anche quella italiana. Quando, a Liberazione avvenuta, la giovane fu Interrogata da un ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione, dichiarò che il prof. Bottino l'aveva Invitata un pomeriggio nella sua camera, In albergo, col pretesto di sottoporla, privatamente, all'esame di maturità. Richiesta dall'ispettore su quali argomenti fosse stata interrogata, la giovane disse che le domande riguardavano la vita di Cristoforo Colombo e le guerre del Risorgimento. Alcuni giorni dopo, effettuata una seconda visita al galante Preside, la ragazza ricevette l'attestato di licenza liceale. Alcuni giovanotti ottennero anch'essi gli attestati apocrifi attraverso raccomandazioni o versamenti di denaro. Poterono conseguire i falsi diplomi con la preghiera che li usassero solo per impieghi e non per iscriversi all'Università dove il trucco sarebbe stato facilmente scoperto. Non tutti però ubbidirono e infatti l'imbroglio non tardò a venire In luce. La Corte (Pres. Triolo, P. G. Cassina, cane. Cugnasco), sentita la difesa degli avvocati Quinto, Dompè, Piola, Macchiavello e Pastorino, ha pronunciato la sentenza con cui ha condannato il prof. Bottino a 3 anni e 8 mesi llllIIIIIIIIIllllllIflIllllllllllllIllllllllllllIIIItlllllI di reclusione, 11 Lombardi a 3 anni e 4 mesi della stessa pena, gli altri sei imputati minori a 2 anni.. Tutte le pene sono state condonate.

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