Riprende la discussione sulla collaborazione al Governo

Riprende la discussione sulla collaborazione al Governo DOPO IL DIBATTITO E IL VOTO POLITICO Riprende la discussione sulla collaborazione al Governo Roma, 11 ottobre. L'intensa giornata parlamentare di ieri ha lasciato molti echi e qualche strascico polemico. Tra i primi si possono indicare la ripresa delle discussioni per la formazione, più o meno prossima, di un largo governo di concentrazione democratica; la circolazione di alcune voci su un eventuale rilassamento dei legami che stringono Nenni ai comunisti; la soddisfazione per la chiara presa di posizione del Governo sulla questione del Territorio Libero di Trieste. Tra i secondi le proteste, i malumori e le precisazioni provocate dall'atteggiamento di quei quaranta deputati-democristiani, socialdemocratici ed anche qualche liberale probabilmente — che ieri sera hanno approvato l'ordine del giorno c pacifista» dell'on. Giavi. lllllllllllllllllltllllllllllllllllllllllltll1lllllllltlllll i o n i r l l . i e e Le dichiarazioni di De Ga-isperi, cosi nutrite anche nel particolari oltre che nella par- te generale (e che qualche em-'cacia l'abbiano avuta l'ammetteva quest'oggi anche il quotidiano comunista della sera, che riconosceva al Presidente del Consiglio il tentativo « di compiere* un maggiore sforzo di persuasione e di argomentazione»), sono assunte come il punto di partenza di tutte queste discussioni. Si è colto, per esempio, l'auspicio di un ritorno alla collaborazione tra le forze mazziniane, liberali, socialiste democratiche e democristiane come una autorevole conferma della attualità di questo problema nonostante la formazione del nuovo Governo sia, come si sa, di data assai recente. Le reazioni degli esponenti politici maggiormente interessati non lllllllllllllltllillllllltillllllltlllllllllltllltiillltllll--i isl sono fatte attendere. Simo nini, uno dei leaders della de stra socialdemocratica, ha fat 'to capire di essere pronto. Sa l i n à ¬ a e , . o a i l o o e o e o . i i o i . ragat ha interpretato le dimissioni di Dossetti come un'indiretta conferma della delusione di coloro che più si erano battuti per un Governo monocolore di fronte alle esperienze del nuovo Governo. « La presenza del socialismo democratico — ha concluso Saragat — è necessaria per l'equilibrio interno stesso della D. C. ». Romita si è rimesso al prossimo congresso, e soprattutto al potenziamento i del P.L.I., non escludendo che in seguito si possa affrontare il problema di un ritorno al Governo, « purché una esigenza in tal senso nasca da particolari motivi che possano giustificarla». Dichiarazioni tutte, come si vede, molto elastiche, come appunto assai elastica è la particolare situazione politica in cui cadono. Non vi è nessun elemento concreto che possa far pensare ad un immediato passaggio dal piano del colloquio indiretto a quello della realizzazione politica. Nello stesso tempo vi sono molte ragioni obiettive che consigliano di tenere aperto il discorso, sia da una parte che dall'altra. Da parte del Presidente del Consiglio, oltre i motivi di carattere generale sui quali ha più volte richiamato l'attenzione, v'è anche il desiderio, probabilmente, di ricreare un rapporto di forze che gli alleggerisca la pressione del suo partito. Liberali e socialdemocratici, da parte loro, nutrono in definitiva le stesse preoccupazioni e non vorrebbero in alcun modo che, sia per la ripresa delle destre sia per il gioco interno della D. C., si venisse a indebolire quella posizione di liberalismo cattolico rappresentata da De Gasperi. Il tempo maturerà tutti i prò e tutti i contro, ovviamente. Si tratterà di vedere se la « chiarificazione » avverrà prima o dopo il nuovo turno delle amministrative, che sembra si svolgerà senz'altro nella prossima primavera. Per il momento, a complemento del quadro, si può aggiungere che l'inattesa discussione di ieri sera sull'o.d.g. per Trieste ha contribuito a distinguere nettamente la posi dzione del partito di maggioran-za da |uella dell'estrema de- stra. E questa, che ieri pome- rlggio si rallegrava per una certa maggiore «moderazione» nei suoi confronti che le pareva avere scorto nel discorso presidenziale, oggi riprendeva con immutata foga la sua campagna contro il c rinuncia¬ tarismo» della politica est eragovernativa. Sono in molti a non dispiacersi di questa ri- confermata diversità di atteg-giamento. e f

Persone citate: De Gasperi, Dossetti, Nenni, Romita, Saragat

Luoghi citati: Roma, Trieste