Ammutinamento a bordo di un veliero polacco

Ammutinamento a bordo di un veliero polacco FUGA VERSO LA LIBERTA* Ammutinamento a bordo di un veliero polacco Un gruppo di marinai si ribella e conduce lo scafo in un porto svedese - Anche gli ufficiali chiedono il diritto di asilo (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, 9 ottobre. Per nulla intimoriti dalle gravissime condanne pronunciate ieri l'altro dal Tribunale di guerra di Varsavia contro i marinai che due mesi or sono si ammutinarono e condussero 11 loro dragamine nel Forto svedese di Tstad, oggi marinai di un'altra unità da guerra della marina polacca si sono ribellati al loro ufficiali e, dopo averli rinchiusi sotto la minaccia delle armi In una cabina, hanno diretto la loro nave verso il porto svedese di Karlskrona. Si tratta stavolta di un piccolo veliero che lavorava per 11 servizio cartografico della marina da guerra polacca. Lo « Helena » stava incrociando ieri sera al largo del limite delle acque territoriali svedesi, quando alcuni marinai, guidati dal nostromo, hanno puntato le pistole sul capitano e gli altri due ufficiali e li hanno rinchiusi nella stiva. Essi hanno poi guidato la nave verso 11 più vicino porto svedese, dove hanno chiesto alle autorità il diritto d'asilo. - Essi hanno raccontato che ler l'altro la radio di Varsavia ha trasmesso sulle onde corte a tutte le unità della marina da guerra il resoconto del processo contro gli ammutinati dell' « H. 11 » i quali, come riferimmo ieri, sono stati condannati o a morte o all'ergastolo in seguito all'ammutinamento nel porto di Ystad. Com'è noto, non soltanto 1 dodici ammutinati sono stati condannati a morte in contumacia, ma anche gli ufficiali e gli altri marinai, colpevoli di non essersi opposti energicamente all'ammutinamento, sono stati condannati a pene che vanno dall'ergastolo a quindici anni di carcere duro. Alla luce di questa informazione merita credito la voce sparsasi stasera secondo la quale anche gli ufficiali dello « Helena » avrebbero chiesto a tarda ora diritto di asilo alle autorità svedesi. Intanto proprio oggi l'ambasciata polacca a Stoccolma ha presentato al Ministero degli Esteri svedese una energica nota di protesta contro l'abuso del diritto di asilo di cui si sarebbe reso colpevole il governo di Stoccolma, con' cedendo agli ammutinati dell'* H. 11 » e ad altri quindici polacchi il diritto di restare in Svezia dopo la loro «fuga verso la libertà ». e. a

Luoghi citati: Stoccolma, Svezia, Varsavia