Dichiarazioni del ministro Campilli dopo i due colloqui col prof. Valletta

Dichiarazioni del ministro Campilli dopo i due colloqui col prof. Valletta Dichiarazioni del ministro Campilli dopo i due colloqui col prof. Valletta Probabile ripresa dell'orario completo alla Fiat col prossimo gennaio - In programma la costruzione di due aatomobili popolari - L'assegnazione di commesse Ci telefonano da Roma: H ministro dell'Industria e Commercio on. Campila ha dedicato gran parte anche delia giornata di ieri all'esame dei vari problemi che interessano l'economia della provincia di Torino. Ieri mattina, per tem po, ha nuovamente ricevuto :1 presidente della Fiat, prof. Vittorio Valletta. Il colloquio si è protratto per oltre una ora; poco prima di mezzogiorno è stato diffuso dal Ministero dell'Industria il seguente comunicato: « Il prof. Valletta ha esposto al ministro Campili! i motivi che hanno obbligato :a Fiat alla riduzione dell'orario di lavoro da 48 a 40 ore. Le prospettive in materia di esportazione e quelle di ordinativi interni ed esteri per la Difesa lasciano prevedere la possibilità di un progressivo ritorno all'orario di 48 ore a partire dal 1952. Per quanto si riferisce al piano di commesse militari e civili, il Ministro ha fatto presente che le esigenze della Fiat saranno considerate nel quadro delle necessità dell'industria metalmeccanica vista nel suo complesso, onde assicurarne una equa ripartizione che tenga conto della efficienza delle varie aziende e della loro distribuzione, regionale. L'Intervento del Governo — prosegue il comunicato — dovrà necessariame tener presenti gli interei del mercato d< consumo e a tale riguardo il prof Valletta ha informato il Min.stro che sono in avanzata preparazione nuovi tipi economicissimi tendenti ad attivare una maggiore domanda di automezzi. Il Ministro — conclude il comunicato — disporrà un esame degli elementi di costo delle materie prime ed accessori che maggiormente incidono sulla produzione meccanica ed automobilistica». Il ministro Campili! nell'illustrarci questo documento ci ha detto che quanto contenuto jn esso non potrà non destare soddisfazione tra la massa operaia torinese. « Valletta — ha soggiunto — m'ha parlato di un progressivo ritorno all'Orio normale a partire dal 1° gennaio del 1952: è evidente ch'io non posso che augurarmi che tutti gli operai che ora prestano la loro opera ad orario ridotto possano tornare a quello solito. Per quanto riguarda l'intervento del Governo, lo ho dovuto esporre al presidente della Fiat ch'esso non può non tener conto di tre fattori fondamentali: della situazione dei lavoratori, di quella dell'azienda, ma soprattutto di quella dei consumatori». A questo punto il Ministro ha detto che le nuove autovetture Fiat ultrautilitarie saranno immesse sul mercato interno a prezzi tali da consentire una rapida, vasta diffusione. « Quando crede — on. Ministro — che i nuovi tipi di autovetture potranno essere immessi sul mercato ? », abbiamo chiesto al Ministro. Egli ci ha così risposto: «Non so dirlo con precisione, ma credo nell'autunno dell'anno prossimo o nella primavera del 1953. Dal comunicato emerge poi che la questione delle commesse è stata ampiamente esaminata da Campilii ed un'aliquo ta di esse affluirà certamente alla maggiore industria torine¬ scpfnF ¬ se che vedrà incrementato il proprio ritmo produttivo anche in seguito agli ordinativi per rafforzare l'apparato difensivo del Paese. Com'era facile prevedere, le notizie odierne concernenti la Fiat e soprattutto quella che l'orario di lavoro di 48 ore sarà forse ripristinato nello spazio di qualche mese, hanno prodotto viva soddisfazione negli ambienti sindacali. I deputati sindacalisti di Torino, Rapelli e Sabatini e l'on. Chiarello, ci hanno dichiarato: « La notizia ci rallegra. Riteniamo di avere contribuito concretamente con i tempestivi interventi che abbiamo effettuato presso il Governo a rischiarare l'orizzonte produttivo della azienda e di aver facilitato il più realistico impegno comune della Direzione aziendale e del Governo stesso per predisporre le migliori condizioni di attività del complesso Fiat ». Dal canto loro Sabatini e Rapelli hanno aggiunto che la situazione come si prospetta, indica quanto sia stato < saggio l'atteggiamento dei Liberi sindacati i quali non si sono lasciati irretire dalle utopistiche proposte della FIOM che fa capo alla CGIL». Anche l'UIL ha, nelle ultime settimane, svolto una efficace azione per provocare provvedimenti atti a consentire il superamento della depressione che travaglia le industrie torinesi. Questa sera il senatore Carmagnola, Chiari e Raffo, in rappresentanza dell'UIL, hanno lungamente conferito con Campilii sulla « situazione Fiat ». Nel corso dell'incontro i delegati dell'TJ.I.L. hanno pure illustrato al ministro un documento approvato oggi dall'esecutivo dell' U.I.L. stessa concernente la situazione economica e salariale dell'industria. In tale documento, mentre si riconosce che nell'attuale congiuntura non sono opportuni generali ed indiscriminati aumenti salariali, si afferma come inderogabile l'a dozione di provvedimenti atti a difendere il potere di acquisto delle retribuzioni. L'esecutivo ha chiesto che 11 Governo sviluppi i piani produttivi per l'assorbimento della disoccupazione; incrementi in ogni modo l'emigrazione con dovute garanzie ai lavoratori; attui una azione decisa per la riduzione dei prezzi con la limitazione dei profitti; operi l'inserimento delle organizzazioni dei lavoratori negli organi della politica economica del Paese. L'esecutivo chiede inoltre l'aumento dei sussidi di disoccupazione; l'unificazione dei vari elementi della retribuzione attuale passando a paga base la contingenza e le aliquote accessorie. Va infine detto che l'incori tro tra Campilii ed i delegati dell'U.I.L. è avvenuto durante una interruzione delle odierne lunghe sedute del CIR che ha ampiamente discusso le soluzioni da dare a taluni problemi concernenti il commercio estero e, in particolare, le esportazioni: si tratta cioè di soluzioni che interessano vari settori industriali a cominciare da quello meccanico e automobilistico e, quindi, la Fiat. v. ». frontali dalla Direzione della Fiat: certo sarebbe illusorio attendersi la presentazione delle novità prima del tardo 1952 o del 195S. Quali si siano le caratteristiche del tipo o dei tipi prescelti, si tratterà in ogni caso di vetture rispondenti ai nuovi concetti costruttivi di grandissima serie, che impongono attrezzature colossali, non improvvisa bili in pochi mesi, e subordinate a loro volta ad una visione dinamica e non pessimista del mercato. Il solo fatto che il capo della grande impresa torinese si sia cosi sbottonato, è dunque sintomo rallegrante. al. far l1ltll(llltlllllllllllllllllllltll||tllllllllllllllllIllt

Luoghi citati: Carmagnola, Roma, Torino