L'on. Rubimcci conclude alla Camera la discussione del bilancio del Lavoro

L'on. Rubimcci conclude alla Camera la discussione del bilancio del Lavoro L'on. Rubimcci conclude alla Camera la discussione del bilancio del Lavoro Lieve contrazione nel numero dei disoccupati -1500 miliardi spesi nel 1950 in nuovi investimenti • Imminente presentazione della legge sindacale • 11 progetto per la Previdenza Sociale Roma, 2 ottobre.. Un vasto panorama del campo del lavoro, dei problemi risolti e di quelli allo studio è stato tracciato dal ministro Rubinacci, che ha concluso alla Camera l'esame del bilancio del suo dicastero. Il Ministro — ribattendo le accuse di Insensibilità rivolte al Governo verso le miserie che purtroppo ancora esistono nel Paese — ha voluto mettere In chiaro che il bilancio del Ministero del Lavoro non comporta come spesa diretta quei 97 miliardi indicati dai capitoli, ma un complesso di ben 600 miliardi di lire annui ricavati da stanziamenti di altri Ministeri per l'assistenza, la beneficenza, le pensioni di guerra, la sanità pubblica; e per le spese pubbliche destinate a investimenti privati, per l'apporto di private istituzioni, ecc. Indubbiamente ulteriori sforzi sono necessari. Il Ministro ha riconosciuto che per un male cronico come quello della disoccupazione da noi occorre una lunga e paziente cura II Governo, ben conscio della situazione, si è appunto accinto a questa cura attraverso la politica degli investimenti, la quale, è bene rilevarlo, ha dato rifluitati concreti anche in questa fase iniziale. Infatti nel 1950 ben 1.500 minarli sono affluiti verso nuovi investimenti: si tratta di una massa di danaro pari al 20 per cento del reddito nazionale. Ma qual'è realmente la disoccupazione attuale ? Nel marzo 1951 gli iscritti nelle liste di collocamento erano 1.775.000, dei quali 1.117.600 veri lavoratori disoccupati e 457.000 giovani in attesa di prima occupazione. Questi dati confermano, a dire del Ministro, una contrazione sia pur lieve del grave fenomeno: 175 ir ila disoccupati in meno circa nel confronti del '50. Dopo aver accennato agli sforzi che il Governo ha compiuto e sta compiendo sul terreno - internazionale per aprire più larghe porte alla nostra emigrazione, il Ministro ha abbandonato l'esposizione dei dati per addentrarsi nella discussione circa i rapporti fra lo Stato e le organizzazioni sindacali. Ha ragione Rapelli — hr. detto n Ministro — quando sostiene la necessità della collaborazione dei Sindacati con lo Stato. Ma ciò non pud essere realizzato se non gradualmente ed a patto che i Sindacati si mantengano nell'ambito dell-, loro funziono di tutela del lavoratori senza sconfinare nella politica. Infine 11 Ministro ha parlato della scottante questione della mancanza di una legge sindacale' organica. Questa carenza — egli ha detto — è causa di grave pregiudizio aia per gli interessi dei lavoratori che per l'Intera economia del Paese. Il fenomeno della inosservanza dei contratti collettivi contribuisce al basso livello di vita ed allo sfruttamento di larghi strati di' lavoratori e costruisce uno dei motivi dell'instabilità economica e sociale. D'altra parte è nello stesso interesse dei lavoratori che lo sciopero il quale si svolge nell'ambito della legge abbia dalla legge stessa la necessaria tutela. Per ciò il Governo presenterà fra non molto al Parlamento una leg- fe che è frutto di lunga irritazione: la discussione che ne seguirà consentirà di valutarla nella sua esatta portata di strumento per 11 progresso sociale dei lavoratori. Circa la riforma della Previdenza Sociale 11 Ministro ha detto che nessuno si sogna di voler insabbiare il progetto. Esso è in preparazione e sarà realizzato « con decisione e tenacia ». Inoltre un progetto di estensione delle assicurazioni sociali ai coltivatori diretti è all'esame della competente Commissione della Camera. Ver quanto riguarda l'assicurazione Invalidità e vecchiaia 11 riordinamento può considerarsi compiuto. E' allo studio ?uello dell'assicurazione confo le malattie Sono in progetto l'unificazione dei contributi previdenziali e 11 riordi¬ namento del contributi in agricoltura. Il ministro Rubinacci ha concluso, rivolgendo a tutti un appello di collaborazione e di comprensione. Finito il suo discorso, il Ministro ha preso in esame 1 vari ordini del giorno accogliendone alcuni come raccomandazione. Poi, dopo la votazione del bilancio che è stato approvato, la seduta è stata tolta. Nel pomeriggio si è iniziato il dibattito sul bilancio della Pubblica Istruzione. Hanno parlato gli on.li Donatini (d. e), Silipo (com.), Mondolfo (p.s.-s.i.l.s.), e l'on. Pierantozzt (d.c). Alle 20,30 la seduta è stata sospesa e si è ripreso il dibattito un'ora dopo.

Persone citate: Donatini, Rapelli, Rubinacci, Silipo

Luoghi citati: Roma