Battaglia di carri armati

Battaglia di carri armati o u IN O O R E Battaglia di carri armati Tre divisioni alleate avanzano vincendo la fanatica resistenza dei rossi Duri combattimenti - Ridgway rinvia la risposta ai cino • comunisti (Nostro servizio speciale) Tokio, 21 settembre. Si apprende che il generale Ridgway ha deciso di rinviare ad un'altra epoca l'invio della sua risposta all'invito comunista di riprendere le trattative armistiziali. La risposta doveva essere data domattina e non si conoscono I motivi del rinvio. Mentre così si allontanano le speranze d'una pronta ripresa dei negoziati ai armistizio, una battaglia di carri armati tra le più grandi della guerra infuria su un fronte centrale di centotrenta chilometri circa. Carri armati e fanteria di tre .Divisioni delle Nazioni Unite si sono spinti venerdì innanzi infrangendo la fanatica resistenza comunista e giungendo sino a pochi chilometri da Kumsong e Pyonggang: vertice la prima, del « triangolo di ferro », grosso centro di rifornimento comunista la seconda. Almeno due delle colonne alleate sono andate a sbattere contro la linea di difesa principale comunista e diversi automezzi delle N. U. sono stati messi fuori combattimento dal fuoco avversario. Una colonna che puntava da Chorwon verso Nord ha quasi immediatamente incontrato violento fuoco di artiglieria e mortai, ma è riuscita infine ad infrangere le difese rosse ed a porre fuori combattimento diversi carri armati nemici. Le comunicazioni con quel settore non sono troppo buone e non siamo ancora riusciti ad accertare se i carri armati rossi siano stati distrutti da mezzi corazzati alleati o da fanti armati di « bazooka », come nella prima eroica fase della difesa. . L'operazione comunque ha il suo rilievo, perchè negli ultimi tempi non era troppo facile trovare carri armati comunisti. Non sono del resto gli unici mezzi corazzati perduti venerdì dai rossi: la v Forza Aerea ha. fatto anche essa la sua parte ed i suoi caccia a reazione hanno distrutto sette carri armati e ne hanno distrutti altri due in un'azione fra Hwangju e Pyongyang. Erano carri T.34 di modello russo. La colonna che avanza verso Kumsong ha occupato almeno tre importanti posizioni in collina, sfidando il forte fuoco di artiglieria e mortai ed i vasti campi m-inati comunisti. Particolare fastidio danno le mine anticarro con involucro di legno, che non possono venir scoperte dai « mine detectors », sensibili solo alla presenza di metano. Per localizzare questi maledetti aggeggi, ai rastrellatori non rimane altro che procedere a piedi dinanzi ai carri armati e frugare cautamente con le baionette nel polveroso fondo stradale per identificarle. I comunisti tengono duro in queste vallate boscose che i carri armati e la fanteria alleata risalgono lentamente. Bisogna snidarli gruppetto per gruppetto con armi leggere, bombe a ninno e se non batti anche alla baionetta. Resistenza altrettanto dura ha incontrato la colonna uscita da Kumhwa in direzione Nord-Est: appena messo il naso fuori delle posizioni alleate, sono arrivate granate d'artiglieria e di mortaio a non finire e per ogni metro di terreno si è dovuto pagare un prezzo di sangue. Più fortuna ha avuto invece la colonna uscita dalla stessa città in direzione Nord-Ovest, che ha incontrato solo scarsa resistenza da parte dei comunisti appollaiati sulle alture ai lati della strada e nel tardo pomeriggio aveva già raggiunto uno ' dei suoi obiettivi. Sul fronte orientale i nordisti hanno rispolverato il loro vecchio trucco della « bandiera bianca », ma l'hanno pagata cara. Soldati nordisti sono giunti alle linee alleate dicendo che un battaglione dei loro era pronto ad arrendersi. Poco dopo un centinaio di rossi, con bandiera bianca ma armati, apparivano lungo la strada principale, ma ad una curva si gettavano verso le colline, che offrivano loro una buona posizione per azioni offensive. Gli alleati facevano intervenire l'artiglieria che li polverizzava. Poco meglio se l'è cavata un altro gruppo di rossi che ha tentato io stesso trucco. Ormai lo strattagemma è antidiluviano. I fanti delle N. U., dopo oltre un anno di guerra, sono smaliziati e l'astuzia rossa non attacca. Peter Kalischer deiru. p.

Persone citate: Battaglia, Peter Kalischer, Ridgway

Luoghi citati: Tokio