Giovani sposi monregalesi vittime di uno scontro

Giovani sposi monregalesi vittime di uno scontro SULLA STATALE TORINO-SAVONA Giovani sposi monregalesi vittime di uno scontro ore 15, sulla statale Torino C . i , • n f *>n il C" n f , , n ., .-1 , Mondovl, 10 settembre. L'ultimo giorno della festa al Santuario di Mondovì è sta ta funestata da una grave sciagura stradale in cui han no perso la vita due giovani coniugi di Mondovì, che lascia no così solo al mondo un bim bo di due anni. Oggi, verso le o.e 15, sulla statale Torino Savona, fra il Santuario ed il nostro centro cittadino, una vettura Fiat 500 C, guidata da certo Vittorio Rabbia fu Giu seppe, di anni 38, nato a Cen tallo e residente a Roccadebaldi-Grava, avente a bordo due altri amici, mentre procedeva sulla destra della strada a forte andatura, in una curva cercava di scansare alcuni incauti ciclisti; sbandando però paurosamente sul ciglio sinistro. La macchina andava ad incastrarsi nei binari della tranvia Mondovl-Santuario mentre dal lato opposto della strada sopraggiungeva a velocità sostenuta uno scooter pilotato da Giuseppe Cellario fu 11111 ; 111111111T ( 111111111111M11 r 1111 f 1 [ 11T11111111 ri 111 f> Stefano, dì anni 31, nato a Clavesana e residente in Mondovì-Carassone, con sul sellino posteriore la moglie del Cellario, Elena Tassoni, di anni 31, nata a Treviso. Il cozzo fra i due mezzi era tremendo, mentre la Fiat si capovolgeva addirittura, lo scooter andava in frantumi ed i passeggeri venivano proiettati violentemente sul selciato. Mentre 11 traffico sulla strada subiva un ingorgo pauroso, anche per l'interruzione della tranvia, che aveva il trenino in continuo andirivieni, i feriti erano prontamente trasportati alla Clinica Bosio di Mondovì. Al Celiarlo veniva riscontrata la frattura di entrambi gli arti inferiori e della base cranica: un'ora dopo il poveretto decedeva. Per la Tassoni la prognosi era riservatissima: commozione ed emorragia cerebrale per sospetta frattura della base cranica: in serata la povera signora, in preda anche ad un pauroso choc, sì trovava oramai in agonia. Due passeggeri della macchina se la cavano con leggere graffiature, mentre il Rabbia riportava un'ampia ferita alla regione parietale temporale ed abrasioni in altre parti del corpo guaribili in trenta giorni salvo complicazioni.

Persone citate: Cellario, Elena Tassoni, Giuseppe Cellario, Tassoni, Vittorio Rabbia

Luoghi citati: Clavesana, Mondovì, Savona, Torino, Treviso