Il calore radiante

Il calore radiante IGIENISTI A CONGRESSO IN VAL D'AOSTA Il calore radiante La cataratta dei lavoratori del fuoco e il colpo di sole - Dai crampi alle forme arteriosclerotiche St. Vincent, 10 settembre. Il calore radiante Insidia non soltanto nelle industrie i lavoratori degli alti forni, i fonditori, i fuochisti, i laminatori, i macchinisti, o stagionalmente saetta dal cielo sui mietitori, falciatori; agricoltori in genere e su chiunque s'indugi sotto i raggi calorici del sole, tormenta pure i cuochi ed operatori del cinema ed è talvolta in agguato sul capo e sul dorso del chirurgo, che in prolungate sedute opera e suda sotto le radiazioni infrarosse delle lampade, concentrate sul campo operatorio. Le « termopatie » E' questione di gradi e di Intensità. Delle situazioni più gravi si è occupato il Congresso nazionale d'igiene, adunatosi nel Kursaal di St. Vincent. Ad inaugurare, a nome del Governo, l'imponente convegno cui partecipano 400 medici, è stato l'alto commissario per l'Igiene e la Sanità on. Migliori, che ha tra l'altro lumeggiata l'importanza attuale e sociale dei temi di relazione all'ordine del giorno. Ha pure parlato il rappresentante della Valle, colonnello Gastaldi, ed il prof. Piras, presidente dell'Associazione nazionale di igiene. Fra le alte personalità intervenute era anche l'on. Cotellessa e il prof. Cramarossa, direttore generale della Sanità pubblica. Dopo la cerimonia inaugurale sono saliti alla tribuna dei relatori ufficiali il prof. Daniele Parvls, dell'Istituto d'Igiene di Milauo, ed il prof. Angelo Viziano, dell'Università di Torino, presidente dell'Associazione di medicina ed igiene del lavoro, nostro collaboratore medico. Il prof. Parvis ha chiaramente analizzato i processi industriali per cui in certi ambienti di lavoro l'atmosfera si surriscalda di un calore secco, ed ha detto come l'organismo normalmente rerjlsca ai raggi infrarossi, tendendo a ristabilire il suo equilibrio termico. Ha infine dimostrato, con profonda dottrina, come l'igienista sia il più prezioso consigliere dell'industriale nell'adc'dtare miglioramenti di impianti, sostituzione di macchinari, isolamento di fonti di calore, adozione di schermi protettivi, nonché- di indumenti ed occhiali, per salvaguardare la salute delle maestranze e rendere il lavoro più produttivo. Il prof. Viziano ha d'altra parte fatto una minuta analisi della patologia e della clinica delle « termopatie » o malattie da calore..radiante sulla scorta di inchieste europee, americane e fln'anco russe, nonché di osservazioni personali. ' Quali stimmate professio nau, per andar dal lieve al grave, ecco certe striature in volto per l'accostarsi al forni, se non addirittura marezzata metà della faccia, come accade nei fonditori di vetro, di vetrerie antiquate, che espongono soprattutto la parte sinistra alla fonte delle radiazioni. Ma queste son quisquilie. A far per anni l'occhiolino alla lava vitrea incandescente, i raggi infrarossi, che penetrano nell'occhio attraverso il forame della pupilla e diritti vanno a colpire il cristallino, con paziente lenta usura lo appannano suscitandovi la cataratta, una cataratta caratteristica per il punto da cui comincia; ma che coll'andar del tempo si confonde con quella senile. Ragione per cui, non arrecando disturbi soggettivi per molti anni, allorché è avanzata e scoperta può simulare quella comune e far credere alla rarità della professionale. Di qui la necessità di visite periodiche oculistiche. Con la meccanicizzazione delle vetrerie moderne ad ogni modo, la frequenza del malanno è diminuita. Spigolando tra le « termopatie », ci son pure da annoverare gli esaurimenti o sfinimenti acuti da calore ed i crampi da calore, che il relatore ritiene situazioni patologiche insorgenti con meccanismo diverso dal colpo di calore, o di sole, del quale però ognuno dovrebbe conoscere i sintomi d'allarme, allorché fortemente accaldato fortemente suda, e sono l'improvvisa cessazione del sudore, il bruciore nella minzione e talora la parola inceppata. Nello sfinimento acuto non c'è l'elevazione della temperatura corporea, che a gradi inverosimili assurge talora nel colpo di calore, e diversi sono i sintomi. Un senso di debolezza con un fischio nell'orecchio pare il primo campanello d'avviso. I crampi possono sorprendere qualunque muscolo, ma per lo più quelli maggiormente impegnati nel lavoro. Gli sfinimenti Alla base •". sfinimenti e crampi sta la forte sudorazione, che asporta dall'organismo troppo sale, una sorta di sale da cucina, importante per la regolazione termica; ma con temporaneamente entra in gioco un'insufficienza cardio nqtrdtidbtazibtrtecdtotemqmptirsl'd1spvdslsSEsnrdBasttQssetcpNrcrsflldlcdnrppltcidd—atadsacrntelccircolatoria, sollecitata dalle maggiori esigenze della rego- lazione del calore corporeo dall'ispessimento del sangue per disidratazione; dall'aumentata viscosità della massa sanguignu, che, perciò, sforza di più a procedere nei vasi, eccetera. C'è un mezzo preventivo, fra gli altri, ed è la somministrazione periodica nella giornata di compresse di sale, meglio se zuccherate, sciolte in acqua. Ci sui anche malattie comuni, reumatiche, respiratorie, renali, da trapasso termico, dal caldo secco al freddo; ma è delle malattie di cuore e delle l'orme arteriosclerotiche, più frequentemente e più precocemente insorgenti tra i lavoratori del fuoco, che il prof. Viziano ha approfondito 1' esame. Oltre l'ipertrofia del cuore, oltre i disturbi del ritmo cardiaco, pullulano le malattie dell'aorta, a tipo sclerotico. Come spiegarle? Il mecca- nismo preparatorio, nel casi in questione, sino ad oggi era attribuito ad un precoce logcrio delle arterie in seguito ai continui cambiamenti del tono delle loro pareti, con alterni e bruschi restringimenti e dilatazioni, conseguenti agli sbalzi della temperatura dell'ambiente; donde un'alterata nu trizione della tunica interna arteriosa e successive sue modificazioni. Pur non disconoscendo l'importanza di ciò, il relatore ha avvicinato di più l'arteriosclerosi da radiazione termica alla ferma comune; la quale, in genere, deriva in primo luogo da un'alterazione del plasma sanguigno, per cui certi suoi componenti (il colesterolo non par più il solo respon zdtcsmucdsalaatfpnlavlcsabile) « insudano >, infiltrano ! sl'intima parete dell' arteria e|Cdanno inizio alle prime altera-1 1111111111111l 111 ! 1111111111T11111111113111,111111111 < 1111111 zioni sclerotiche. Il calore radiante provocherebbe, in altri termini, alterazioni plasmatiche, con possibile precedenza sulla lesione vasaio. Praticamente il calore fomenterebbe,., una subdola malattia termica,!11' t* capace di agire alla stregua di certe altre malattie predisponenti all'arteriosclerosi. In appoggio a questa tesi il relatore ha portato i risultati di alcune indagini. E' stato poi discusso sui criteri di scolta dei lavoratori del fuoco a seconda del loro temperamento, ncnchè dell'organizzazione più razionale del lavoro stesso. Le relazioni hanno riscosso vivo consenso e il plauso dell'uditorio. Nel pomeriggio i congressisti hanno visitato gli stabilimenti industriali della CoSne d'Aosta, 1. m. vvgMlaerilracscaadmvccomddpAtetadri111111M111T111111111111111111111111 ■ 11111111111111 1111111

Persone citate: Angelo Viziano, Cramarossa, Daniele Parvls, Gastaldi, Parvis, Piras

Luoghi citati: Aosta, Val D'aosta