Sullo schermo del Lido di Mario Gromo

Sullo schermo del Lido Sullo schermo del Lido '-Bianche corsìe,, dì Pat Jackson (Inghilterra) (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 1 settembre. Dopo la « scena vuota > dell' Otello di Orson Welles, oggi la Mostra ci ha offerto un film inglese al pomeriggio, e dedica la serata alla < finalissima > del Lauro d'Oro, 11 premio istituito l'anno scorso da Selznick, e destinato al film che meglio abbia contribuito alla comprensione fra i popoli. Un premio che non riguarda i- film della Mostra, ma quelli proiettati nei vari Paesi durante l'ultima annata. (Tra i finalisti ci sono Justice est faite di Cayatte per la Francia, e II cammino della speranza dì Germi per l'Italia). Poiché a ora tarda si concluderà la serata, di questa dirà la cronaca. Assolto così anche il dovere di ospitalità che la Mostra si è assunto nei confronti del Premio Selznick, la gara dei film si avvia alla volata finale. La seconda settimana ha visto l'affermazione di film significativi o addirittura importanti (da Gran carnevale a La banda di Lavender Hill, da Le journal d'un cure de campagne a II fiume) ; ora la terza ed ultima settimana, che sta per cominciare, vedrà l'intensificarsi delle proiezioni, e una corsa di tre gruppi compatti: quello italiano, quello francese e quello americano. La Mostra sì concluderà la sera di quest'altro lunedì, con La città si difende di Germi, e la premiazione. * -» Il film della giornata è sta to l'inglese Whife corridors (c Corsie bianche»), per la regia di Pat Jackson. Dal lontano Uomini in bianco l'ambiente delle cliniche e degli ospedali, forse per il suo predominante bianco e grigio, è apparso sempre più... fotogenico E ci ha narrato svariate vicende, atte a mostrarci il medico eroico e quello così così, infermiere fin troppo carine che per combinazione erano notissime attrici; e soprattutto quel rito che per un operatore cinematografico è di solito un tormento e una bazza, un rito che in questi film sta di solito al centro come il « pezzo forte», ed è una operazione chirurgica (naturalmente difficile, o disperata addirittura), con primi plani delle mani guantate dei chirurghi, dell'apparecchio inalatore, e via dicendo. Corsìe bianche non esce dal seminato. Ha una sua vicenda nè peregrina nè vistosa, equa mente distribuita fra medici dalla forte vocazione che alimenta la loro missione, ed altri che l'hanno un po' meno Non manca, s'intende, l'elemento femminile, pure in candidi càmici. Nota comunque curiosa del film sono i riflessi, che vi sono evidenti, della più recente legislazione laburista, che assicura a tutti cittadini inglesi una gratuita assistenza medico-farmaceuti ca. Ma ciò appare come cronaca aggiornata e null'altro, senza allusioni di polemica nè positiva nè negativa. Il film è molto corretto, un po' convenzionale, un po' gelido, senza scatti, e quasi senza partico lari intenzioni. Esattamente come la recitazione dei suoi interpreti, che sono: Goggle Withers, James Donald, Goodfrey Tearle e Petula Clark. Mario Gromo

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