"La riduzione dei prezzi all'ingrosso non si ripercuote su quelli al minuto,,

"La riduzione dei prezzi all'ingrosso non si ripercuote su quelli al minuto,, ' Il convegno romano dei Sindaci e Assessori all'Annona. "La riduzione dei prezzi all'ingrosso non si ripercuote su quelli al minuto,, // fenomeno particolarmente sensibile a Torino - Prima di arrivare al consumatore la merce subisce sproporzionati aumenti • Il sottosegretario Carcaterra annuncia provvedimenti per garantire la perequazione dei prezzi Ci telefonano da Roma: < Risulta che a Torino, quando i prezzi all'ingrosso scendono, anche in misura notevole, la discesa non si ripercuote affatto sui prezzi al minuto >; questo è stato affermato ieri a Roma nella riunione dei Sindaci e degli Assessori all'Annona delle principali città che sono stati convocati al Ministero dell'Indù stria e Commercio per fare il punto della situazione. Alla riunione, alla quale hanno partecipato i sottosegretari Carcaterra dell'Industria e Bubbio degli Interni (la questione, com'è naturale, non è solo di natura tecnica, e per questo il Ministro dell'Interno si interessa vivamente alla curva dei prezzi al minuto), erano presenti il Sindaco di Bari, gli Assessori all'Annona dì Roma, Torino, Milano, Genova, Bologna e Napoli. Si è potuto constatare in tutte queste città questo fatto che sembra eccezionale e invece è la regola di quasi tutti i grandi centri: i prodotti ortofrutticoli alimentano dalla produzione al consumo di qualcosa come il 300 per cento. A Genova le massaie erano state autoiizzate a recarsi al mercato ad acquistare le derrate dopo la chiusura delle contrattazioni all'ingrosso, ma le autorità comunali dovettero rimangiarsi il provvedimento a Roma il Comune ha auto rizzato l'apertura di cinquan ta banchi di frutta per la ven dita diretta dal produttore al consumatore, ma i commercianti sono in agitazione e minacciano uno sciopero se quei banchi non vengono ritirati; a Torino — come abbiamo detto — è stato in particolaresegnalato il fatto che quando i prezzi. all'ingrosso scendono, e anche in misura notevole, la discesa non si ripercuote affatto sui prezzi al minuto. A Napoli, per tre anni, vi fu li berta di mercato, ma le cose non migliorarono, e così si dovuto ritornare alla disciplina, dei mercati generali. A Bo logna invece la maggiorazione fra prezzi all'ingrosso < prezzi al minuto sarebbe sol tanto del cento per cento, e questo sarebbe dovuto al fatto che i mercati bolognesi sa rebbero aperti anche il pomeriggio, oltre che all'azione calmieratrice di Si spacci di eoo perative di oonsumo. Il ministro dell'Industria ha poi ascoltato oggi, la voce delle categorie interessate. Sono stati successivamente ricevuti gli esponenti della Federazione dei Consorzi agrari, della Confederazione degli agricoltori dei coltivatori diretti e dei commercianti; sono stati anche ascoltati i dirigenti della Confederazione del Commercio e dei rivenditori ambulanti. Dal quadro che ne è risultato si è potuto così stabilire che i prezzi dei generi di prima necessità arrivano al consumatore sensibilmente maggiorati. Tuttavia dalla produzione al mercato all'ingrosso e dal mercato all'ingrosso al dettagliante t prezzi non subiscono aumenti sensibili. Il grande salto avviene quando il prodotto compie l'ultimo passaggio, dal dettagliante al consumatore. E si tratta di un salto da rottura del collo. Tanto i produttori che i commercianti si sono trovati d'accordo sulla misura dell'aumento che va dal 200 al 300 per cento e sulla insufficienza tecnica del sistema di distribuzione attraverso i mercati generali. Se si esclude questa concordanza di vedute, del resto obbiettiva, i punti di vista delle diverse categorie sono naturalmente agli antipodi. E cosi i commercianti protestano, come già si è visto, per il dilagare delle vendite dirette al pubblico (e se ne capisce fin troppo bene il motivo), i produttori affermano che con le vendite dirette si difende non solo la produzione, ma soprattutto il consumatore, i cui interessi dovrebbero naturalmente essere al di sopra di ogni cote goria. In tal modo il Ministero dell'Industria ha fatto il quadro della situazione e delle varie esigenze. Ma farà di più: sono state richieste altre informazioni soprattutto in quelle cit¬ tepcqtleopqIédlupLuDmmtI"dG3GvplplctdlTurrsddnptmdstrlma■ IL11 ! 111 i 111111111MI y 1111 i r < MIL1L < 11 b 11111 b 1141 ! M L l S111 tà dove i prezzi sono più bassi, e soìio stati mandati in giro per l'Italia ispettori che stanno conducendo una indagine. Anzi qualcuno sostiene che il Sottosegretario Carcaterra, delegato dal ministro Compiili a occuparsi del problema dei prezzi, abbia cominciato da qualche giorno a fare diretta¬ mente acquisti di orto frutti- icoli. \I commercianti parlano di vischiosità, parola che in ef-\fetti viene usata soltanto [quando i prezzi dovrebbero scendere, non già juando invece salgono. Vi sarebbero inoltre dei fattori stagionali: l'aumento delle carni sarebbe determìnato dalle troppe piogge che avrebbero diminuito l'afflusso della carne sul mercato. Il filetto di vitello poi costa a Milano £000 lire, a Roma 1600, a Perugia 1000. Comunque sia, il Sottosegretario Carcaterra, facendo il punto della situazione, ci ha dichiarato stasera che ormai molti elementi sono stati già acquisiti dagli organi tecnici del Ministero e con gli altri che perverranno nei prossimi giorni, si potrà essere in grado entro due settimane di prendere quei provvedimenti che possano garantire una maggio re perequazione dei prezzi. lllllllIllllIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllllMIIIIIIIIIIIIIIII Raffronto tra prezzi al minuto dei principali generi di consumo dal '50 al '51 DATI FORNITI DALLA DIVISIONE STATISTICA DEL MUNICIPIO a sosto 1950 agosto 1951 Pasta di pura semola . . L. 177 176 al kg. Riso maratello .... 146 166 » Vitello scelto senz'osso . . 1315 1451 » Coniglio pulito .... 507 620 » Uova 30 31 cad. Burro centrifugato . . . 1068 1072 al kg. Vino comune da pasto . . 100 103 al 1. Came suina cotolette con Salume crudo importazione 1656 1743 > Prosciutto crudo . . . 1733 1962 > Olio oliva flno .... 479 534 al 1. Formaggio grana parmig. . 1551 1289 al kg. Caffe miscela famiglia . . 1473 1724 * Pomodori riviera ... 40 52 » Zucchini piccoli . . . 132 63 » Fagiolini fini . 246 167 » Pesche comuni .... 84 108 » Pettinato pura lana per abitb estivo; da. uomo" . • 6800 7233 aim. Rayon stampato per abito , estivo da donna . . . 643 710 » Tela di cotone per lenzuola . 353 473 » Scarpa uomo vitello cuoio . 5067 6100 al paio Energia elettrica per privati 29,70 33,20 al kw. Sigarette nazionali . . . 150 160 al pace Francobollo per lettera . . 20 25 cad. aTqLdelepvrtartessecdrrMolrcDei trenta generi di consumo sopraelencati, solo tre hanno oggi prezzi inferiori a queiu dello scorso anno: il formaggio parmigiano, gH zucchini, i fagiolini (e per questi due tipi di verdura occorre notare che il ribasso è dovuto al loro attuale tardivo afflusso in grande quantità sul mercato). Tutti gli altri sono in maggior o minor misura più cari dell'agosto 1950. Gli aumenti più notevoli sono quelli delle carni e dei tessuti. madcgedprlLf

Persone citate: Came, Carcaterra