Medaglia d'oro alla memoria di quattro eroici partigiani

Medaglia d'oro alla memoria di quattro eroici partigiani Medaglia d'oro alla memoria di quattro eroici partigiani Ci telefonano da Roma: Alla memoria di quattro partigiani combattenti condannati a morte dal Tribunale nazifascista di Torino e fucilati il 5 aprile 1944, è stata conferita la Medaglia d'Oro al V. M. in commutazione di quella d'argento. Ecco le motivazioni della massima ricompensa al valore; pubblicate nell'ultima dispensa del bollettino del Ministero della Difesa (Esercito). FRANCO BALBIS, capitano Artiglieria s.p.s., partigiano combattente: « Magnifica figura di soldato e di partigiano, subito dopo l'armistizio assumeva la consulenza tecnica del primo Comitato militare piemontese e la direzione di attività di combattimento, prodigandosi con completa dedizione, con illuminata perizia e con supremo sprezzo del pericolo. Catturato, sottoposto a giudizio e condannato a morte, manteneva durante gli strazianti interrogatori e duran¬ te tutto il processo il contegno lllllIIIItlllllIIItllllllllllllltlllllItllllllIflIIIIIIIII dei forti, ed affrontava con fierezza il plotone di esecuzione cadendo al grido « Viva l'Italia ». Fulgida figura di patriota, assunto, con l'offerta della propria vita, al cielo degli eroi d'Italia. Torino, 5 aprile 1944 ». ERRICO GIACHINO, sottotenente complemento, partigiano combattente: « Magnifico esempio di eroismo, dalla data dell'armistizio a quella del martirio, assolveva senza sosta importanti e pericolosi incarichi per il potenziamento delle formazioni partigiane. Arrestato ed invitato a collaborare con il nemico della vita e della libertà, sdegnosamente rifiutava resistendo anche allo strazio della madre presente all'interrogatorio. Processato e condannato a morte affrontava con fiero stoicismo il plotone di esecuzione e al grido di « Viva l'Italia », offriva la propria vita in olocausto alla rinascita della Patria. ■ Torino, 5 aprile 1944 »• EUSEBIO GIAMBONE, partigiano combattente: « Modesto operaio, animato da purissima fede, accorreva all'appello .della Patria oppressa. Infaticabile organizzatore e combattente audace sapeva trasfondere ai compagni di lotta lo stesso entusiasmo te lo animava per la causa alla quale aveva dedicato tutto se stesso. Catturato dal nemico, processato e condannato a mor- te, affrontava impavido il pio- tone di esecuzione e nel cadere sotto la raffica del piombo neml- co lanciava, con l'offerta della sila Dita l'estrema invocazione alla Patria. Luminosa figura di combattente della libertà. - Torino, 5 aprile 1944 ». PAOLO BRACCINI, partigiano combattente: € Membro del Comitato militare del C.L.N. del Piemonte, dopo aver concorso alla costituzione dei nuclei partigiani delle valli, portava largo e decisivo contributo all'assetto e al potenziamento delle formazioni piemontesi. Sottoposto a giudizio e condannato a morte, consacrava con l'olocausto della propria vita l'ardente fiamma che lo aveva sostenuto durante il periodo della lotta clandestina. Il piombo nemico troncava la sua nobile esistenza, cadeva suggellando, con l'estrema invocazione all'Italia, la sua fede nei destini della Patria. - Torino, 5 aprile 1944 ». mmmmimi imimimmii minima

Persone citate: Errico Giachino