I servizi ferroviari statici quelli d'auto in aumento

I servizi ferroviari statici quelli d'auto in aumento I servizi ferroviari statici quelli d'auto in aumento Migliorare le comunicazioni interne e con l'estero - Auspicato l'abbassamento della stazione di Porta Sasa destinata a soli viaggiatori ^'annuncio che a decorrere dal 10 settembre prossimo sa> rà ripristinata la tariffa dei biglietti ferroviari turistici di libera circolazione, validi per dieci o per venti giorni, utilizzabili con qualunque treno, esenti dal supplemento per qualsiasi rapido e con la possibilità di ottenere anche la proroga del termine di utilizzazione, ha richiamato l'interesse del pubblico sulle facilitazioni che le ferrovie italiane, come hanno già fatto quelle di altri Paesi, vanno adottando per richiamare l'afflusso delle correnti turistiche straniere. Naturalmente, molto si ragiona sui benefici derivati e che possano ancora derivare da questo motiime?ito al no m : m r i (111i r r111:11)im f m ri<ir 111 ■ i m ir i <11 t 11r p 111 ■r stro paese. Si nota però che dei 4.839.276 stranieri entrati In Italia nel 1950 soltanto 59.066 sostarono a Torino, e se nel primo semestre di questo anno l'afflusso alla nostra città risulta aumentato, lo si deve ai servizi automòbilistioi sempre in continuo aumento, mentre il problema ferroviario è rimasto insoluto. Con i lavori in corso si va completando la sistemazione generale delle stazioni, per cui Torino avrà, come tutti i maggiori centri italiani e stranieri, una grande stazione centrale < dì testa > ed altre stazioni minori < di passaggio > in varie zone della città. Ultimato il fabbricato viaggiatori di Porta Nuova, costruita la I grande galleria di testa fra le 11111 !111111r 11r r i t111111111111r11 r 11 ! 11111111f 1111r 11■11 f il sale d'attesa ed il limite dei binari di arrivo e partenza, galleria che (come dicono tecnici) costituisce la « zona di decongestionamento > degli impianti, riordinati i binari e le pensiline, i viaggiatori troveranno in questa stazione tutte le comodità che generalmente si richiedono. Resteranno tuttavia da ese guire anche altri lavori, prin cipalmente per la stazione di Porta Susa, che potrà essere sistemata con l'abbassamento della linea di corsa tra il cavalcavia di corso Vittorio Emanuele ed il sottovia di corso Regina Margherita. In corrispondenza a queste due opere il binario della linea è ad ugual livello (m. 240 sul mare), mentre sale e rìdisccnde nei 1500 m. del tratto intermedio: collegando i due punti di eguale altezza con un tratto in piano, la sede della stazione di Porta Susa si troverà abbassata di 4 metri rispetto al livello di piazza 8. Martino e di 7 metri rispetto alla quota di corso Inghilterra. Sostituita la stazione con altra destinata al solo servizio viaggiatori, trasportando allo scalo San Paolo i servizi merci di cui attualmente dispone, sarà risolto il problema urbanistico che tanto interessa quel* la zona della città. Non è però soltanto con il riordino delle stazioni che si risolve il problema di Torino; occorre eliminare nelle comunicazioni internazionali le mancanze e insufficienze di quelle comodità di erari, rapidità di col.egamenti, servisi di vetture dirette, servisi a letto, ristoranti, ecc. richiesti nei viaggi a lunghe distanze e che costir tuirebbero ottimi mezzi di propaganda per ricordare agli stranieri che Torino è città degna di essere conosciuta e visitata. Nelle comunicazioni interne con Roma, con Venezia e Trieste, con Bologna e l'Adriatico, con Savona e Ventimiglia, bi sogna eliminare le cause che rendono ancora i viaggi lenti e disagevoli, con frequenti soste e trasbordi per cui in qualche caso si guadagna tempo passando per la via più lunga, pagando, beninteso, per il maggior percorso. Si parla molto di questi problemi, ma raramente si resta sul piano della realtà divagan do in progetti di grandi trafori alpini e di nuove grandiose strade, mentre urge concretare un programma ben preciso e razionale che tenda a liberare Torino dall'isolamento in cui si trova nel campo delle, principali vie di comunicazione. e e. fjiiiiiiftifE[iiiiiii(iiiiiijieiJiiiifiii]ittiiiia«iiiiiii(»

Persone citate: Sasa