Mozione al Congresso per la revisione del Trattato italiano

Mozione al Congresso per la revisione del Trattato italiano Mozione al Congresso per la revisione del Trattato italiano // deputato Daniel Flood afferma che la situazione è mutata Washington, 23 agosto. Al Congresso è pervenuta oggi una mozione che chiede la revisione del trattato di pace con l'Italia. La mozione è stata presentata dal deputato Daniel Flood, democratico della Pennsilvania. Flood ha dichiarato che si deve riconoscere « la dignità e- l'uguaglianza del popolo italiano al fine di consentire all'Itaia di contribuire più efficacemente agli sviluppi economici dell'Europa occidentale nella battaglia contro il comunismo ». Il deputato ha affermato che in base al trattato « certe zone vitali sono state sottratte all'Italia in violazione della Carta atlantica ». Flood ha proseguito rilevando che la situazione internazionale è mutata dalla fine della guerra e che il popolo italiano si trova oggi a fianco delle democrazie occidentali nella battaglia economica e politica contro le forze comuniste. Egli ha osservato che in base alle clausole del trattato l'Italia non ha la possibilità di contribuire efficacemente all'economia e alla difesa dell'Europa occidentale e di adempiere agli obblighi derivanti dal trattato Nord-Atlantico. Flood ha con eluso la sua dichiarazione illustrativa della mozione affermando che un'Italia forte, militarmente ed economicamente, sarebbe un valido baluardo contro il comunismo in Europa ed un grande coefficente per mantenere la pace nel mondo. Commenti francesi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 23 agosto. Le dichiarazioni fatte ieri da un portavoce del Qùai d'Orsay circa la « revisione morale » della pace con l'Italia vengono largamente riprodotte dalla stampa parigina. L'iniziativa cosi annunciata serve uiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiniiiiiiiitiiniiiiiiiiiiiiiiiiii intanto — scrive Combat — a preparare la strada all'ammissione dell'Italia all'U.N.O. nella sessione autunnale che si terrà a Parigi. La Francia esorta gli alleati, se non a modificare il testo del trattato, almeno a dargli un significato diverso, una versione più conforme all'evoluzione politica internazionale di quattro anni in qua. Occupandosi dello stesso argomento l'Information scrive: « Spettava alla Francia, sempre fedele alle sue tradizioni di giustizia e di onore, di prendere questa iniziativa in favore dell' Italia. Tale omaggio era dovuto a De Gasperi e ai suoi collaboratori che tutti, dal trattato del '47 in poi, sono riusciti a provare che l'esercizio della democrazia in Italia ha fatto di essa uno dei membri più importanti e più influenti del consesso occidentale. La Francia e l'America quando hanno fatto appello all'Italia l'hanno sempre trovata al proprio fianco in tutte le decisioni con' cernenti la Germania, l'Europa ed anche l'Africa. Tuttavia gli avvenimenti hanno finora ecstretto loro malgrado i dirigenti di Parigi e di Washington a tollerare che l'Italia, sebbene sia un membro essenziale della comunità atlantica ed europea, rimanga appar tata dall'U.N.O. e spesso venga anzi frustrata fino nelle concessioni legali che le erano state fatte dagli alleati, come vediamo a Trieste. « Mentre la Germania ed il Giappone stanno per godere ad un tratto di situazioni privilegiate, era indispensabile ed urgente che la Francia prendesse infine l'iniziativa odierna. D'altronde, alla dichiarazione del portavoce del Governo francese ha tenuto dietro immediatamente l'invi to ufficiale del Presidente Tra man a De Gasperi per un viaggio a Washington a metà settembre. E' dunque certo conclude il giornale — che appunto a Washington verso la metà di settembre si svolge ranno le conversazioni fra l'Italia ed i suoi alleati per fissare le disposizioni che daranno infine all'Italia il posto che le spetta sullo scacchiere internazionale ». I. e.

Persone citate: Daniel Flood, De Gasperi