Gli armamenti della Russia in una dichiarazione ai Comuni

Gli armamenti della Russia in una dichiarazione ai Comuni Gli armamenti della Russia in una dichiarazione ai Comuni Discussioni e previsioni sulla Nota e l'esito delle elezioni politica, * interna, britannica lo (Dal nostro corrispondente) Londra, 20 agosto. I discorsi di fine settimana — il migliore termometro della temperatura politica britannica — vertevano, ieri e sabato pomeriggio, sul problema della difesa e sulla possibilità delle elezioni generali nel prossimo autunno. Sull'argomento della difesa, il discorso più importante è stato quello di Woodrow Wyatt, uno dei sottosegretari al Ministero della Guerra, il quale ha ammonito il pubblico a non prestare orecchio troppo ingenuo al « tubare delle colombe sovietiche ». Le intenzioni pacifiche dei russi — egli ha aggiunto non debbono essere misurate da quello che 1 russi dicono, ma da quello che essi fanno. Ed ha' precisato: <: Non possiamo credere che essi vogliano la pace fino a quando non veniamo a sapere che cominciano a smobilitare una parte delle forze che hanno sotto le armi ». Wyatt riferiva poi le cifre fornite dai servizi d'informazioni militari britannici, di cui ha esemplificato abbondantemente i successi soprattutto nel corso della seconda guerra mondiale. Egli ha rivelato infatti che, a parte le molte, dettagliate e precise informazioni sugli effettivi e sui piani di Hitler, gli alleati prima dell'invasione della Sicilia conoscevano « la posizione ed il numero di tutte le divisioni schierate contro di r.oi, salvo una, sulla quale avevamo dei dubbi ». II Sottosegretario alla Guerra britannico ha ripetuto la cifra di 215 divisioni sovietiche attualmente sotto le armi. Di queste, secondo le informazioni britanniche, 175 sono divisioni di linea e 40 sono divisioni di antiaerea e di artiglieria. Queste informazioni, egli ha precisato, sono esatte e dettagliate, non sono mai state smentite nè qualificate esagerate da fonte russa, e « bisognerebbe essere pazzi a non tenerne conto ». Per questo motivo, secondo il giovane sottosegretario inglese, l'Occidente sta entrando ora in una fase critica che durerà fino a tutto il 1952. Durante questo periodo « i russi potrebbero essere tentati di pensare che si offre loro l'ultima occasione di sconfiggere l'Occidente prima che questo Abbia preparato la sue difese ». Wyatt ha aggiunto, però, che •e l'Occidente fosse attaccato anche adesso le probabilità di vittoria «arebbero molto buone, « purché noi ci atteniamo al programma di riarmo e completiamo la preparazione delle nostre forze armate ». Per quello che riguarda la argomento più interessante in discussione in questo momento è la possibilità delle elezioni generali in ottobra. Esistono, si dice, nel Governo due scuole di pensiero. Attlee e Morrison preferirebbero rimandare le elezioni alla prossima primavera. Ma altri ministri, fra cui Dalton, vorrebbero anticiparle all'autunno. Il deputato Dodds, laborista, che predisse con esattezza la data ed il giorno delle ultime elezioni gensrali, ha ritentato sabato la sua sorte di profeta preannunciando che il popolo britannico sarà chiamato a scegliere fra laboristi e conservatori il 25 ottobre prossimo, giovedì. L'inchiesta periodica sulla opinione politica degli inglesi pubblicata da Neiva Chronicle ed eseguita da Gallup informa che il vantaggio dei conservatori sui laboristi continua ad essere notevole, circa il 12 per cento. Questa maggioranza potrebbe bastare, col sistema elettorale nominale inglese, a dare una notevole maggioranza ai vincitori. I continui aumenti dei prezzi sono il maggior motivo di preoccupazione per il pubblico britannico e potrebbero diventare il miglior terreno di battaglia elettorale. Ma anche qui le opinioni sono divise ugualmente fra la necessità di una maggiore libertà economica (ossia una politica conservatrice) e la necessità di maggiori controlli (ossia una politica più laborista). In campo laborista infuria sotto la superficie la polemica fra i moderati ed i bevaniani. In campo conservatore il deputato Eccles ha creato grande interesse con un discorso che chiede una politica nuova (curiosamente definita « conservatorismo nuovo») in evidente contrasto con la politica dei tradizionali capi del partito, che l'Observer definiva ieri « i duri a morire ». II leader del partito conservatore, Winston Churchill, secondo l'informatissimo redattore parlamentare del Manchester Guardian, avrebbe fatto capire di essere disposto a dare al gruppo di questi giovani conservatori, di cui fa parte appunto Eccles, un certo appoggio, mostrando di preferirli ai < vecchioni sopravvissuti all'anteguerra ». r. a.

Persone citate: Attlee, Dalton, Dodds, Eccles, Gallup, Hitler, Winston Churchill, Woodrow Wyatt

Luoghi citati: Londra, Russia, Sicilia