Saper sudare

Saper sudare Saper sudare Sapete che cosa vuole dire su-lmdare? Se non vi siete mai mossi mdall'Europa, se non siete mai sta ti in certe contrade (Massaua, ad esempio, Golfo Persico, ad esempio, Dancalia, ad esempio, Panama, Bassora eccetera), voi non potete sapere che cosa sia sudare. Iti una mia bizzarra, spiacevole e forzata sosta in Iraq, a Bassora, di agosto, sulle rive di quell'imponente fiume di fuoco che ha nome Sciat-al-Arab e che è costituito dal Tigri e dall'Eufrate finalmente congiunti nello stesso letto, per ingannare le lunghe ore d'attesa e di noia, io se guii con meticolosa attenzione questo penoso fenomeno dell'organismo umano: sudare. Scoprii avanti tutto che il sudore vero, quello che germoglia ai grandi calori d'eccezione, non si ascia ga. Non ci sono fazzoletti, non ci sono asciugamani, non ci so no lenzuola, non ci sono metri e metri o chilometri e chilometri di stoffa che possano asciugare P autentico sudore L'autentico sudore è una colata costante e totale d'acqua che af'fiora irrevocabilmente dai più profondi strati del corpo, una irreparabile eruzione liquida che, chi volesse contraddire, contraddirebbe la stessa natura. Prima che la pelle, oso dire, sudano le viscere, suda il cuore, suda il fegato, sudano i polmoni, i reni eccetera. Il calore pompa acqua dall'organismo con la medesima ineluttabile meccanicità con la quale un motore la pomperebbe da un pozzo. A Bassora, di quei giorni, se qualcuno mi avesse domandato una definizione dell'uomo, io gli avrei risposto tranquil lamente (grondando sudore): l'uomo è acqua. Noi siamo soliti dire: «Il sudore della fronte »; quasi che la fronte fosse la zona del corpo che sudasse per eccellenza. E' un errore. Dovremmo dire: «il su dorè del mento ». Il sudore vero, il sudore serio, il sudore-sudore si annuncia al mento. E' il mento che comincia a stillare l'umidità di cui sono pregne tutte le membra del corpo, dapprima qualcosa come quei gracili veli di fiato dei quali è appannato il vetro del bicchiere che contiene acqua gelata, poi una sorta di rugiada sotto il labbro inferiore, poi un gemito di stille larghe e rade all'orlo della mandibola, le quali via via vengono guadagnando le guance e la gola. Codeste stille precedono la grande pioggia, la grande, la imponente sudata. Ed ecco la grande pioggia arriva: le ginocchia si coprono d un umore vischioso mentre alle tempie l'acqua già filtra calda e lievissimamente oleosa, quasi mi sta a vaselina. Non avete il tem po di pensare « sudo », che im provvisamente per la fronte pren dono a scorrere mille rivoletti in vano arginati dalle sopracciglia ormai le palpebre sono belle investite, funai la pupilla vede il mondo attraverso la lente della goccia di sudore. Tutte le mem bra del corpo entrano in ballo,: sulla schiena fluisce un'abbon dante doccia, il petto, la pancia le cosce, i polpacci, i piedi, il col lo, le braccia, ahimè, rammenta no le membra delle statue sotto gli scrosci delle fontane monumentali. A questo punto il meccanismo del sudore è entrato nel pieno del suo furore, e nulla pn tra arrestarlo. Dalla fronte ai cai cagni l'intero corpo lacrima piange dirottamente, percorso in tutti i sensi da qualcosa come una miriade d'insetti, di formi che dalle zampine rapide e snlle licose: sono le gocce di sudore, e scorrono petulanti lungo la pelle come le gocce di pioggia sul vetro d'una finestra, durante un acquazzone Voi non sapete che cosa sia sudare, se non conoscete quei climi. Non sapete che a un certo momento le vostre scarpe, piedi, è come se le aveste immer se nella corrente di un fiume non sapete che la cinghietta del l'orologio, al polso, di cuoio che era, nel giro di pochi minuti è divenuta una miserabile fettuccia di stoffa fradicia; non sapete che le carte del vostro portafogli, nella tasca posteriore dei pantaloni, sono zuppe, come uscite da un bagno; e le fotografie che esso conteneva sono rovinate per sempre; e la gomma dei francobolli, — se avevate francobolli, — s'è disciolta; e delle ricevute, delle carte da visita, della stessa carta moneta, ha fatto una specie di poltiglia insudiciata dagli inchiostri, i quali si sono a loro volta disciolti; non sapete che i vostri capelli possono divenire simili alle frangie d'alga attaccate allo scoglio battuto dall'onda e che se le torceste il sudore spremutone empirebbe un buon mezzo bicchiere; non sapete che il vostro corpo può impregnare completamente d'acqua un materasso spesso dieci centimetri; non sapete che, camminando, potete aspergere d'acqua il suolo come un innaffiatoio da giardiniere. Se non siete stati a quei climi, voi non conoscete il sapore del grande sudore, un sapore come di carne lessa, vagamente dolcigno, quasi di pozione purgativa corretta con un poco di zucchero. Nè conoscete l'odore del sudore, l'odore di questo generoso, incontenibili; lavaggio: un odore agro, acidulo, di laboratorio chimico, un odore di sali in soluzione, un odore che rammenta un poco quello di certi solfati e fosfati fertilizzanti, un odore non del tutto spiacevole, di natura minerale più che animale, dal quale vi viene la misura della materia della quale il vostro corpo è costituito. Nè ancora conoscete la luce del sudore: un luccichio iridescente, ma denso, quasi foste spalmati di quegli olii dei quali sogliono spalmarsi gli attori di cinematografo perchè il fotografo ne tragga certi effetti fiabeschi di riverberi lunari, o di riflessi di neve o altro. A quei cli- noconesedpondmpbferedqloatqdcqdgccscgueaspqmdèpzvnadstzdatstcgscddpptlsdtmmqasis mi gli uomini hanno perenne mente un simile scintillio dal to- e e a e e l a o l n no un poco febbrile, irritante. Non è facile sudare, sudare con disinvoltura, senza goffaggine, sudare come se non si sudasse. Bisogna possedere quel che si dice il senso della natura, che è poi.il rispetto delle leggi della natura. Bisogna arrendersi al sudore, abbandonarsi al sudore come alla corrente di un fiume. Le prime volte, al contrario, ci si ribella alla natura, con la stessa sofferenza con la quale si cerca di reagire a una malattia: il sudore diventa un vero e proprio dolore, qualcosa come un'idralgìa, dolore dell'acqua. Si commettono atti assolutamente insensati, come quello di asciugarsi, come quello di mutare gli indumenti bagnati con indumenti asciutti, come quello di coricarsi, come quello di svestirsi completamente. Sono gesti da ragazzi. Asciugare un corpo che suda seriamente a un clima torrido, è come volere prò sciugare il mare, una fatica senza costrutto, da pazzo. Non si asciuga un bel nulla, non si deterge un bel nulla; mentre asciugate ecco, il corpo si bagna, e. più asciugate, più si bagna. Togliersi una camicia bagnata di sudore per metterne una asciutta, anche questa è un'azione da pazzo; nel momento stesso nel quale voi in dossate la camicia asciutta quella è già madida. Altra azione da pazzo coricarsi: verticale o oriz zontale che sia la posizione del vostro corpo, esso non può a meno di buttare fuori acqua, acqua acqua; e azione da pazzo denudarsi completamente: vestito o svestito, oltre una certa tempera tura il corpo non ha che una rea zione: suda; e forse suda più al diretto contatto dell'aria che non al contatto con un tessuto bagna to. (I nativi dei paesi caldissimi si coprono di lana, si fasciano la testa con pesanti turbanti). Il sudore, il vero sudore, va in certo senso incoraggiato: bisogna muoversi, camminare al sole se ce n'è bisogno, lasciar l'acqua correr per suo conto, gocciare dalla punta del naso o dai lobi delle orecchie come da veri ( propri rubinetti; e i pantaloni ap piccicati alle cosce, la camicia trasparente d'acqua, le "suole delle scarpe o dei sandali stillanti come spugne, dimenticarli, lasciarli per loro conto, in balìa del sudore. Incontrare conoscenti, o la gente in genere, cosi co me ci si incontra sulle spiagge in mare; « Buongiorno », e giù ac qua; « Come va? », e giù acqua « Come sta suo figlio? », e giù acqua. E nella minestra, a tavola coli pure giù il sudore a suo pia cimento: si mangia minestra sudore; e se si scrive una lettera o qualcosa del genere, lasciare che la carta si bagni per benino irrorata dalla mano e dalla fronte (basterà evitare di scrivere a inchiostro, basterà scrivere a macchina o a matita)... Bisogna lasciarsi sudare, senza fare opposizioni di sorta. E anzi, alimentarlo il sudore, fornire acqua al recipiente dell'organismo che la viene perdendo così vertiginosamente: birra, limonata, soda, caffè, tè: bere, bere, bere. (Se non conoscete quei climi, voi non sapete che dannazione sia sudare, detto in parole povere. Che martirio d'inferno sia). Virgilio Lilli HMimnilllMIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIMIMIIIIIIIIIII Judy Breen, di 19 anni, eletta Miss Festival, visita a Londra la grande esposizione britannica. Ella ha avuto In dono un viaggio gratuito In aereo attorno al mondo, 11M11111111111[111111!11111 1111111 < 1 [11111)111111111111111111 II111M111111111111111 [11 i11r 11E1111[1111■ 11111111111MIM1111111111111MF11M11 !11 U111111M111111M1M

Persone citate: Judy Breen, Virgilio Lilli

Luoghi citati: Bassora, Europa, Iraq, Londra, Massaua, Panama