A 82 anni si uccide perchè gravemente malato

A 82 anni si uccide perchè gravemente malato A 82 anni si uccide perchè gravemente malato Si getta dal ponte delle Molinette e si sfracella sul greto del fiume M1111111111 r 111 m e ] 1111 itili MI ! 111 f 1111111 u Un pietosissimo dramma è avvenuto iermattina sulla riva destra del Po. Un vecchio pensionato di ben 82 anni si è ucciso, gettandosi dal ponte delle Molinette e sfracellandosi sul greto del fiume. La vittima è stata identificata per Angelo Aiassa, domiciliato in corso Moncalieri 216. La tragedia è stata preceduta da un motivo drammatico: l'Aiaasa si era recato il giorno prima da un medico per consultarlo circa la propria salute, ed era uscito dallo studio del sanitario profondamente depresso. Al suo ritorno a casa i familiari avevano notato la sua strana malinconia e avevano cercato di rasserenarlo. Ma l'Alassa sembrava non udire le parole di conforto che i suoi gli prodigavano. Il suo sguardo era assente; il suo cervello già meditava il triste proposito. Iermattina, poco dopo l'alba l'Aiassa si alzò come di consueto. Era solito, di quell'ora, fare una breve passeggiata. Ma i parenti non lo videro ritornare. Per due ore egli vagò, quindi andò ad appoggiarsi al parapetto del ponte delle Molinette sulla riva destra del fiume. A un tratto iottuagenario fu visto dal passanti salire faticosamente sul muretto e prima che qualcuno avesse potuto accorrere per impedirgli il tragico tentativo, egli si lanciava nel vuoto. Il corpo, con un volo di circa otto metri precipitò sul greto che s'avanza su! fiume in quel punto, rimanendovi sfracellato. Non fu facile togliere dalla riva angusta lo sventurato. Si dovette far uso di barche e la misera salma potè alfine essere issata a bordo, e trasportata a riva. Centinaia di persone assistevano dal ponte alla triste scena. Effetti del caldo La Celere », ieri, ha dovuto compiere un insolito lavoro. Telefonarono dal ponte Isabella. Una voce stridula, scandalizzata: « Presto, presto, è uno spettacolo terribile. Si svolge qui. davanti ai mici occhi, sulla riva del Po. Cielo benedetto, venite, è sempre peggio ». In quel momento una donna di trentacinque anni stava percorrendo un vicoletto lungo il Po, barcollando, e ad ogni passo si liberava di un indumento. Canticchiava e sbuffava insieme. « Che caldo », ripeteva gorgheggiando, e si stilava il vestito. « Insopportabile », ed era la volta della sottoveste. Quando la vocetta stridula telefonò alla « Celere », la donna in riva al Po non aveva Indosso più nulla. Letteralmente. La « Celere » si trovò per un istante nell'imbarazzo quando giunse sul posto. Un sottufficiale alla fine afferrò un telo da tenda che stava sulla jeep, lo gettò sulle spalle della donna, e la portò via. In Questura si seppe il resto. La donna, Margherita Falcotto, abitante in via San Massimo 12, aveva fatto il giro delle osterie del rione, per tutto il pomeriggio, si era abbondantemente ubriacata e si era diretta verso il Po, smaniando per il caldo. Un altro caso del genere — pietoso questo — è avvenuto l'altra notte a Porta Nuova. Una donna che portava in braccio una creaturina di forse due anni ai fermava verso le due del mattino presso una panchina della stazione, spogliava la bimba e a sua volta si denudava. Gli agenti del vicino commissariato potevano accertare che si trattava di un caso di improvviso squilibrio mentale.

Persone citate: Aiassa, Angelo Aiassa