"240 portalettere sufficienti per il recapito della corrispondenza"

"240 portalettere sufficienti per il recapito della corrispondenza" "SERVIZIO REGOLARE,, DICHIARA LA DIREZIONE DELLE POSTE "240 portalettere sufficienti per il recapito della corrispondenza" La città divisa in due zone : tre distribuzioni giornaliere nel centro, due alla periferia - 41 dipendenti per la consegna delle raccomandate - 250 mila fra lettere, stampe, raccomandate e 16 mila telegrammi al giorno -1 rilievi del pubblico: occorre un servizio domenicale e il perfezionamento della distribuzione ritenuta invece insufficiente I nostri rilievi di alcuni ngiorni fa sul servizio posta- tale hunno avuto la più favo- torevole eco nella cittadinanza, ilmolta parte della quale si di- Vchiara insoddisfatta di come nfunziona il servizio di raccolta e di distribuzione della corrispondenza. D'altra parte la direzione pi vinciale delle Poste, dichiara che tale servizio è organizzato e attuato secondo norme ministeriali, che esso risponde alle esigenze locali, e che a Torino la situazione può definirsi migliore che in altre grandi città. I confini di zona Ci è stato spiegato che Torino è divisa in due zone: una centrale e una periferica. Nella prima — racchiusa net seguente perimetro: Lungo Po, Lungo Dora, corsi Tassoni, Ferrucci, Castelfidardo, Mediterraneo, Bramante — vi sono due distribuzioni al mattino e una al pomeriggio, rispettivamente alle 7,45, alle 10,45 e alle 15,30. Nei corsi si considera centrale soltanto il lati interno. Nella seconda zona, che va dai confini della prima a quelli dei paesi limitrofi, vi sono due sole distribuzioni: mattino e pomeriggio. Alla zona centrale sono adibiti 106 portalettere per la corrispondenza ordinaria, più 41 per le raccomandate; questi ultimi fanno due soli giri. Centotrentatrè sono addetti alla zona periferica, con due distribuzioni giornaliere e servizio promiscuo, ordinarie e raccomandate. Inoltre 50 sono di riserva. In base a calcoli effettuati negli ultimi giorni, risulta che i centosei portalettere adibiti al recapito della corrispondenza ordinaria nel centro consegnano quotidianamente circa 80 mila lettere e 64 mila stampe e campioni (US mila in lutto), mentre -i \l adibiti al recapito delle raccomandate ne consegnano 7500. Alla periferia si recapitano invece 53 mila lettere e cartoline, 39 mila stampe e campioni (92 mila in tutto) e 6700 raccomandate. Otto ore di lavoro Duecentottanta portalettere sono ritenuti sufficienti per recapitare una media di 250 mila fra lettere, stampe e raccomandate al giorno, te mito conto che il personale deve compiere otto ore di lavoro. In realtà, se un porta lettere esaurisce il giro prima del suo impegno, può considerarsi libero fino all'inizio del turno successivo. La direzione delle Poste fa rilevare che un aumento del personale non migliorerebbe sostanzialmente la celerità del servizio. Viene precisato che corso Vittorio Emanuele è servito da sedici portalettere. Aumentandoli a venti o più, riducendo cioè il tratto servizio da ognuno, il vantaggio latastapsrPtilelesnctrlebsptarotrlecl'cpgpiscpDgcCtrmaeindfoatrIfapstlodlegdtvcdVdnmanvPdbsgttdsrPebcvPsarebbe irrisorio, e inoltre IIIMlIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllllllIIIIIIIIIIli non si saprebbe come utiliz tare — per il completamen to delle otto ore di lavoro — il personale rimasto libero, Viene anche aggiunto che nelle zone centrali parte del- la corrispondenza è recapitata per furgone all'ufficio postale della zona, dove il portalettere, distribuita la prima, parte, va a rifornirsi per la seconda. Ad altri rilievi del pubblico risponde la direzione delle Poste osservando che per il ritiro della corrispondenza dalle cassette sono stabilite due levate generali; per 120 di esse, in zona più centrale, vi sono tre levate; e per 20, le più centrali, le levate sono quattro. Circa l'inconveniente delle cassette così piene che la buca ne rimane otturata, la spiegazione è nel fatto che talvolta vengono introdotti dei rotoli i quali disponendosi di traverso formano ostacolo alle lettere lasciate cadere successivamente: ne risulta che l'imbocco è ingorgato ma la cassetta è vuota. Quanto ai pacchi trattati con poco riguardo dagli addetti al trasporto, ci si assicura che gli ispettori compiono frequenti controlli, e i negligenti sono puniti con multe severe. Dettatura telefonica Per ciò che riguarda i telegrammi, viene fatto rilevare che il ritardo non è dovuto al Compartimento di Torino. Il traffico della nostra città ammonta a 16 mila telegrammi al giorno, fra partenze arrivi e transito, e non dà luogo a inconvenienti. Circa il servizio del testo trasmesso per telefono al destinatario, ci viene assicurato che vengono adottate tutte le cautele per garantire il segreto telegrafico. Il servizio, istituito un anno fa, ha incontrato il favore del pubblico. In questo periodo sonò stati telefonati 100 mila telegrammi, e s'è avuto un solo reclamo, d'un signore che desiderava la trasmissione telefonica mentre il figlio non la gradiva. Vinse il padre. La dettatura telefonica — quei testi di natura delicata non vengono telefonati — avviene comunque dopo il consenso del destinatario e dopo che V impiegato si è assicurato della sua identità. Il testo viene fatto seguire per posta; ma a richiesta viene affidato al fattorino per il recapito normale. Queste le principali osservazioni che la Direzione delle Poste ha ritenuto di fare sul disservizio lamentato dal pubblico. Non del tutto esatto ci sembra l'argomento che riguarda il numero di portalettere necessario per un sollecito disbrigo del servizio: è indubbio che una maggiore disponibilità di personale ovverebbe a molti inconvenienti. Per esempio, permetterebbe di effettuare quella terza distribuzione giornaliera che in alcune delle zone centrali avviene soltanto nominalmente Permetterebbe, ancora, di ef¬ fptlsdtplqgbdcbsmdpIIinlgstpgsgdtslsemvlHVplillllllIIIIItllIllllllllllllllItlllllIIIIIIIIIIIIIItllllllll fettuare, nelle stesse zone, laprima distribuzione realmente dalle 7,45 in poi e non dalle 10 in poi come avviene di solito. Permetterebbe, infine, di estendere il servizio delle tre distribuzioni anche alla periferia, dove è forse più utile che in centro, giacché in quelle zone si trova il maggior numero di aziende e stabilimenti che hanno necessità di ricevere la posta con sollecitudine. Non è tanto al pubblico normale, infatti, che servono le tre distribuzioni, ma alle ditte. Si potrebbe — per concludere senza aver esaurito il problema — ripristinare, con opportuni turni di lavoro IT " " T11 ! IM H11 ! M11 ! i 1 ì t II 1111111 r IT ( 111M M111111111 straordinario, quella distri buzione domenicale e festiva, la cui mancanza costituisce un indiscutibile imbarazzo per ogni categoria di cittadini. Per completare le otto ore giornaliere il personale potrebbe essere adibito ad altri incari c7ii interni, sempre inerenti al servizio postale. Tale sistemasione, ripetiamo, risolverebbe insieme le lentézze delle distribuzioni feriali e l'assurda abolizione della posta nei giorni festivi. La posta è un servigio pubblico, come quello tranviario, ferroviario, dei vigili del fuoco, il cui personale go-. de del riposo settimanale pur assicurando la continuità del servizio anche alla domenica. ! MI ! M1M r 111M MI r [ 111M {111 ! 11TI ! MIT111l I ì 1111111M111 !

Persone citate: Bramante, Ferrucci, Tassoni

Luoghi citati: Castelfidardo, Torino