Le salme di 5 vittime rinvenute in due pozzi

Le salme di 5 vittime rinvenute in due pozzi LUCE SU UN DELITTO DEL *44 Le salme di 5 vittime rinvenute in due pozzi Livorno, 3 agosto. Nel corso di una agitazione delle maestranze dello stabilimento Solvay a Roaignano, venne arrestato il cinquantenne Sante Danesin e in seguito anche il 29enne Paolo Pannocchia. Negli interrogatorii, il Danesin, che fu comandante di formazioni partigiane, e il Pannocchia, confessarono di avere ucciso nel 1944 cinque persone in azioni di guerra partigiane e precisamente: il maresciallo dei carabinieri Luigi Scardo, il carabiniere Giovanni Vanore della stazione di Riparbella, il commissario prefettizio al comune di Castellina Marittimp, Francesco Renzetti, e i civili Arturo Giannotti e Giuseppe Gaiozzi, i cui cadaveri non furono mai rinvenuti. I due furono denunciati alla autorità giudiziaria per omicidio pluri aggravato, mentre la polizia e la squadra investigativa dei carabinieri iniziavano minuziose indagini. Alcuni giorni fa in un pozzo fra Rosignano e Castellina, fu rinvenuta la salma del Renzetti. Continuando nelle ricerche, ìa polizia ha individuato le altre quattro salme in un altro pozzo profondo oltre trentasei metri. E' stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Livorno, ma le salme non sono state ancora recuperate ier difficoltà materiali. L'autorità ha operato un altro fermo a Rosignano. La polizia mantiene sulle indagini il più rigoroso riserbo.

Persone citate: Arturo Giannotti, Castellina, Danesin, Francesco Renzetti, Giovanni Vanore, Giuseppe Gaiozzi, Luigi Scardo, Paolo Pannocchia, Renzetti

Luoghi citati: Livorno, Riparbella