Scaglia sul volto della moglie una boccetta di acido solforico

Scaglia sul volto della moglie una boccetta di acido solforico DRAMMATICO INCONTRO IN UN CAFFÉ' DI VIA BASILICA Scaglia sul volto della moglie una boccetta di acido solforico Ieri alle 16, dinanzi ad un bar di via Basilica angolo via Porta Palatina. Nel « dehors » sono sedute ad uno stesso tavolo, madre e figlia, Teresa Piano di Luigi di 33 anni e Piera di 16 anni. Con loro è un uomo di mezz'età; un socio della Plano, che vende, nei mercati, biancheria e indumenti. I tre stanno discutendo. Ad un tratto da via Porta Palatina spunta un tizio dall'aria stralunata. E' il cugino ed ex-marito della donna, Giovanni Piano di 55 anni. Tiene in mano una boccetta di acido solforico. S'avvicina adagio adagio al terzetto. Poi si avventa contro la ex-moglie. Costei lo vede, vede la boccetta, intuisce il tremendo pericolo. Alza il braccio destro, si ripara gli occhi. Lo schizzo di acido le ustiona l'avambraccio, parte del volto, la spalla. Cade all'indletro, urlando. La figlia urla. Il socio fa per gettarsi sul Piano. Ma questi, scaraventata via la bottiglietta, fugge. Ogni inseguimento è vano, il feritore riesce a dileguarsi. La sciagurata è a terra, si lamenta. La figlia piange. Con una macchina la si trasporta d'urgenza al Maria Adelaide dove il dott. Lievre le prodiga le cure del caso e la giudica guaribile in non meno di un mese. Si tratta dell'epilogo di una triste, drammatica situazione familiare. La Piano si era sposata con il cugino 18 anni or sono, nonostante la grande differenza d'età. Dal matrimonio erano nati cinque figli (Ines di 17 anni, già sposata, Piera di 16, Giovanni di 13, Antonio di 5, Luciano di 3). La famiglia abitava in un carrozzone, in piazza Derna 250. Da tempo i rapporti tra i due coniugi erano divenuti disastrosi, tanto che si era giunti alla separazione legale,- regolarmente pronunciata dal Tribunale di Torino, circa un mese fa. Come strascico della separazione i due coniugi dovevano firmare alcune carte. Il Piano — un individuo che vien dipinto come soggetto poco raccomandabile, ubriacone e ozioso — si rifiutava e dichiarava alla moglie « Firmerò solo se mi darai 50 mila lire ». La donna si rivolgeva all'avvocato che le intimava di non consegnare all'uomo nemmeno un centesimo. La richiesta del Piano era assurda e rappresentava una specie di ricatto. Poiché l'uomo, con modi minacciosi, tornava alla carica, interveniva il commissariato Earriera di Milano e i funzionari lo ammonivano, proprio la scorsa settimana. Ma evidentemente questo non bastava. E la rabbia, l'ingordigia di denaro, il furore alcoolico, spingeva¬ tllll 1IIMUUIIIIIMIIIIIII1 IIIIII1I1MIIIIII no il Plano a compiere il criminoso tentativo. La polizia gli sta dando caccia attivissima. Tutte le sezioni sono state informate della cosa con fonogrammi e numerosi agenti sono stati incaricati di assicurare il feritore alla giustizia. Si prevede il suo arresto entro poche ore.

Persone citate: Giovanni Piano

Luoghi citati: Milano, Torino