Accettabile dagli alleati il compromesso cinonordista

Accettabile dagli alleati il compromesso cinonordista GEO Et N DECISIVA Jk BIAESONG Accettabile dagli alleati il compromesso cinonordista Le trattative si avviano a buon fine - Atmosfera di ottimismo - Net pomeriggio di oggi ripresa dei colloqui (Nostro servizio speciale) Dal campo sull'lmjin, 25 luglio Le possibilità di un armistizio in Corea sono oggi più aperte che in qualsiasi precedente fase degli eventi. I comunisti hanno presentato una proposta di compromesso sulla questione del ritiro delle forze straniere dalla penisola. E per quanto rimanga segreto il tenore delle offerte nemiche, da fonte informata si è dichiarato che esse sono accettabili per gli alleati. In questo senso giunge anche una notizia da Washington, dove la proposta comunista è oggetto dello studio attento e meticoloso degli esperti del Dipartimento di Stato e del Pentagono. E' evidente — si osserva in questi circoli — elle la nuova formula comunista costituisce il risultato di consultazioni tenute dai capi cinesi e nordisti, magari per suggerimento o comunque con l'approvazione di Mosca. Comunque sia, le prospetti ve di addivenire finalmente alla conclusione di un accordo per quel che riguarda l'agenda delle trattative formali appaiono abbastanza brillanti. Questo non implica naturalmente che non occorra un certo periodo di tempo per trovare una formulazione dei vari 1M11 ! r 111M1111E11 ! 1 li M1111 1111111M1111 11 1111 punti che sia accettabile da entrambe le parti.' In attesa dello sviluppo degli eventi, resta da considerare che la nona riunione di Kaesong, quella di mercoledì, è stata di importanza decisiva proprio come ci si attendeva. E' questo un fatto notevole, in una serie di eventi in cui il destino sembra essersi costantemente divertito a smentire con i fatti le previsioni. La riunione ha avuto inizio con un rinnovato tentativo comunista di convincere le N. U. a modificare il loro punto di vista sul proposto ritiro delle truppe straniere quale presupposto di tregua. I delegati rossi hanno cercato di ottenere la inserzione in agenda della loro proposta nella maniera suggerita allorché chiesero il rinuio delle conversazioni. A nome della delegazione alleata il vice-ammiraglio Turner Joy si è mantenuto fermo sul punto di vista già noto. A questo punto pareva che tutto dovesse cadere nel nulla, e che le trattative preliminari stessero per terminare con un fallimento. Ma proprio come se si fosse trattato di un romanzo avventuroso, di quelli in cui l'elemento che rovescia la situazione arriva proprio all'ultimo istante, il capo della delegazione comunista, generale nordista Nam II, ha chiesto una sosta di due ore nelle con versazioni. Alla ripresa dei negoziati — erano le due del pomerig gio — t comunisti hanno presentato la proposta di compromesso. E' chiaro che l'avevano pronta già prima, ma ch< avevano voluto tentare di ottenere l'adozione del loro prò grammo massimo prima di scendere ad accordi di transazione. Nam II ha dato let tura del documento, le cui traduzioni cinese ed inglese erano già pronte. Subito dopo la lettura Joy ha chiesto un intervallo di trenta minuti. Alla ripresa del colloquio egli ha chiesto la chiarificazione di due pun li, quindi vi è stato uno scavi bio di domande e di risposte. Infine Joy ha chiesto che le conversazioni vengano riprese giovedì nel pomeriggio. Il capo della delegazione alleata ha avanzato la domanda di questo intervallo al chiaro scopo di dar tempo a Washington ed alle altre parti alleate interessate ai stuaiare la proposta comunista e di decidere al riguardo. Il generale di brigata William Nuckols, che ha fornito i particolari sulla riunione di Kaesong, si è detto ottimista. « La riunione — ha affermato — è terminata in una-atmosfera che dice come finalmente si stia arrivando a qualche porto ». Che le prospettive per l'immediato avvenire siano buone sembra confermato dalle dichiarazioni di Alan Winning- ton, corrispondente del comunista Daily Worker di Londra. Winnington ha seguito il conflitto dalla parte dei cino-nordisti, ed ha dichiarato ai corrispondenti alleati a Kaesong che t a Pechino vi è l'impressione generale di un successo dei ^negoziati. La guerra in Corea non è mai stata popolare in Cina, e i cinesi la combattono solo perchèt temono una nuova invasione dalla penisola, secondo il piano che fu seguito dai giapponesi ». Sui fronti, intanto, l'attività è confinata ancora agli scontri di pattuglie. Il comunicato dell'ottava Armata segnala solo un intensificato fuoco di artiglieria nella zona n nord di Imje. Ernest Hoberecht (dplla « United Press») Un'interprete nord-coreana che partecipa agl'incontri

Persone citate: Alan Winning, Ernest Hoberecht, Turner Joy

Luoghi citati: Cina, Corea, Londra, Mosca, Pechino, Washington