Fallirà anche Mayer?

Fallirà anche Mayer? Iv A. O RI » I FRANCESE i Fallirà anche Mayer? L'opposizione di Parigi alla costituzione di un ministero della guerra tedesco (Nostro servizio speciale) Parigi, 20 luglio. L'on. René Mayer, che sperava di potersi presentare domani dinanzi al Parlamento, ha rimandato la cosa a martedì. Reso prudente dall'esperimento fatto nel 1949, quando ottenne dall'Assemblea nazionale l'investitura indispensabile quale presidente del Consiglio, ma non riuscì poi a formare il Governo perchè i partiti avanzarono esigenze contraddittorie in cambio della loro partecipazione, vuole appianare il più possibile le difficoltà e possibilmente avere già in tasca l'elenco dei ministri quando si presenterà dinanzi al Parlamento. Questo atteggiamento prudente di Rene Mayer costituisce già un passo indietro rispetto alle intenzioni che gli venivano attribuite ieri. Dalle sue conversazioni con socialisti e i demoCristian: egli ha capito infatti che non sarà facile far rinunciare i due partiti alle tesi rispettive e contraddittorie, che già abbiamo segnalato, sul problema delle scuole, ed i socialisti sono inoltre molto diffidenti circa le soluzioni proposte da René Mayer per lottare contro il carovita. Essi continuano a sostenere che la scala mobile dei salari è l'unico sistema che possa dare soddisfazione ai lavoratori. Il presidente designato si sforza quindi ci sanare il dissenso sulla libertà dell'insegnamento e di trovare un sistema di rivalorizzazione dei salari che dia soddisfazione a tutti. Sul primo dei' due problemi egli sarebbe disposto ad accordare qualche concessione provvisoria ai democristiani, proponendo di cercare con comodo la soluzione definitiva, magari facendo intervenire nella questione anche il Vaticano. E' una voce che corre a Palazzo Borbone e che non care priva di fondamento. Sul problema del carovita egli è decisamente contrario a soluzioni che possano compromettere ancora di più il già pericoloso equilibrio del bilancio ed accentuare l'inflazione. Che cosa avverrà dunque se Mayr '-on ottiene l'appoggio dei socialisti, nonostante gli sforzi del Presidente della Repubblica in tal senso? Una coalizione di centro-destra, con i gollisti nel governo, non è impossibile, ma appare ancora prematura. Un giornale indipendente di sinistra scriveva stamane: «La maggioranza repubblicana è divisa; la maggioranza Daladier-Reynaud-Bidault-De Gaulle è irrealizzabile; l'Assemblea sarebbe dunque condannata alla impotenza e quindi allo scioglimento ? ». Questa valutazione dei fatti è indubbiamente molto pessimistica, ma è significativo che un mese appena dogo le elezioni generali venga nuovamente pronunciata la parola « scioglimento ». NtsrcadnzsntzpflddggzzvddsdtvdezbpmSgaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Non siamo certo a questo punto. Anche se Mayer fallisse nei suoi tentativi, rimangono in riserva Pleven e Queuille. Ma ciò significherebbe il ritorno all'immobilismo e alla paralisi di ogni efficace azione governativa. Tutto ciò mentre la situazione estera pone problemi seri che richiedono l'attenzione immediata del governo. Intendiamo parlare delle esigenze del governo di Bonn per la partecipazione tedesca alla difesa europea, della nuova politica spagnola di Washington, della riorganizzazione della difesa atlantica Si conferma infatti che il governo di Bonn pone l'uguaglianza di diritti come condizione preliminare all'accettazione del famoso Piano Pleven relativo alla costituzione di un esercito europeo, rivendicando prima di tutto la possibilità di creare il ministero della guerra tedesco se gli altri Paesi non rinunciano ad avere anch'essi un ministero della Guerra, o per lo meno esige di poter organizzare uno Stato Maggiore. Queste condizioni sono ritenute inaccettabili a Parigi negli ambienti politici, mentre gli ambienti militari atlantici non sono altrettanto ostili. Lo stesso avviene circa la eventuale ammissione della Spagna nel Patto Atlantico. Gli ambienti politici sono contrari, ma gli ambienti militari giudicano che quando c'è pericolo di guerra più alleati ci sono e meglio è. Il maggior segreto viene osservato circa le conversazioni che l'ammiraglio Sherman ha avuto con 11 generalissimo Eisenhower; si sa invece che il problema del Mediterraneo è stato esaminato fra il generale Marras ed 11 generale Juin. Quest'ultimo ha lasciato la carica di Residente generale al Marocco per assumere effettivamente il comando della zona centro-Europa, alla quale l'ha nominato tempo fa Eisenhower, e si proporrebbe di modificare sensibilmente il sistema elaborato finora per la difesa continentale, compreso il Mediterraneo. Ma il suo punto di vista avrebbe trovato viva opposizione da parte del maresciallo Montgomery, m.

Luoghi citati: Bonn, Marocco, Parigi, Spagna, Washington