Einaudi ha quasi ultimato i colloqui coi capi-partito

Einaudi ha quasi ultimato i colloqui coi capi-partito Einaudi ha quasi ultimato i colloqui coi capi-partito Reticenza dell'onorevole Togliatti con i giornalisti e facondia del d. c. Cingolani . Il Presidente della Repubblica visiterà stamattina il conte Sforza ammalato e e o e o e ? a a l e e el o o no ao e e nni e, iel Roma, 18 luglio. Luigi Einaudi è rimasto oggi più ti! otto ore nella sala delle udienze del Quirinale per le consultazioni dei capi partito e rappresentanti dèi gruppi parlamentari della Camera del Senato, ma non ha esaurito il suo compito: dalle otto trenta al tocco ha ricevuto Togliatti e Scoccimarro per i comunisti, Bettiol e Cingolani per 1 democristiani, Mole per il gruppo democratico di Indipendenti del Senato, De Caro per 1 liberali di Montecitorio. Dalle diciassette fin verso le ventuna 11 Presidente della Repubblica ha ascoltato 1 pareri politici del senatore Casati per il gruppo liberale di Palazzo Madama, dell'on. Covelli per i monarchici, del senatore Macrelli e dell'on. Amedeo per 1 repubblicani, del senatore Pertlni e dell'on. Nenni per 1 socialisti italiani; e non. ha Anito. La volontà popolare Domattina alle otto e mezzo altri tre uomini politici concluderanno la rassegna: il senatore Cosattìnl (D'Aragona è ammalato) e l'on. Vigorelli per 1 socialdemocratici, l'on. Russo Perez per il gruppo misto della Camera che comprende, tra 1 vari < passeri solitari >, come ebbe a definirli Giannini, anche il gruppetto dei < missini >. Da questa rosa di nomi resterebbe fuori 11 conte Sforza che, quale presidente della Consulta, dopo la Liberazione, ha l'onore del consulto; e pare certo che Luigi Einaudi, glac che Sforza è indisposto, si recherà dalle dieci alle undici di domani nella sua casa di via Linneo, cosi come l'anno scor so, in occasione della crisi di gennaio, si recò al capezzale di Vittorio Emanuele Orlando, DI ritorno al Quirinale, il Presidente della Repubblica prò cederà alla designazione dell'uomo incaricato di formare il nuovo Governo. Mentre Ieri sul colle dei Quirinale convennero in prevalen za uomini che recavano al Ca po dello Stato il patrimonio della loro esperienza nel governo della cosa pubblica uomini che avevano in sé la sensibilità di una valutazione giuridica e costituzionale, ol tre che politica, della situazione, oggi Einaudi si è trovato di fronte alla responsabilità di uomini che hanno nelle loro mani una materia viva e multiforme qual'è costituita dai partiti e dal rappresentanti di questi nelle assemblee, sicché era la stessa volontà popolare che faceva udire la propria voce dinanzi al tavolo del Presidente della Repubblica. Proprio per questa maggiore aderenza alla realtà e per le differenze che essa comporta nel campo politico, le dichiarazioni del capi partito e dei capi dei gruppi parlamentari fatte ai giornalisti ansiosi di notizie, sono state diverse fra loro, o reticenti, o sibil line. Togliatti è stato reciso: < La regola del silenzio vale anche per i comunisti. Scusatemi, arrivederci». Bettiol: <E' una bella giornata > (ma il cielo in quel momento era aggrondato e poi ha fatto pioggia) rppfbttrtaCingolani, sotto i bollenti ri flettori delle macchine da pre-Ba, ha reso felici i cronisti: ha riferito della fiducia del gruppo del senatori democristiani per De GaBperi e per il rafforzamento del Governo. cDobbiamo contare — bo. proseguito — sulle forze che attualmente fanno parte della maggioranza e non su quelle che potrebbero farne parte. Il Paese attende un Governo che operi vigorosamente nel campi della ricostruzione, della disoccupazione, dell'alleviamento della miseria, delle riforme. Questa — ha concluso — non è una crisi di disfacimento, ma di perfezionamento e di rlnvigo rimento ». Mole, piccolo, sorridente e con molta vivacità negli occhi L'on. Togliatti è Introdotto dal Presidente Einaudi. (Tel.) ■■■■•iiiiisstiiiiiiiiiftsttaiisiistiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiTiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiMiiiiiiiti

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