Prudenza coi bagni freddi di Angelo Viziano

Prudenza coi bagni freddi COLLOQUI E COMS1GLI DI STAGIONE Prudenza coi bagni freddi Sconsigliati agli anziani ed ai bambini - Il colpo d'ariete e l'arteria cerebrale - Lo sconquasso (< istaminico „ - Tutto bene per i giovani o a i Quella mattina estiva insolitamente grigia il bagnino ammoniva 1 bambini che stavano per entrare di botto in acqua e quelli che già da qualche poco si erano immersi: Attenti, che l'acqua stamane per voi è troppo fredda... ». Ed intanto un uomo attempato riguadagnava a stento la riva; appoggiato alla spalla di un figlio raggiungeva malamente la prepria cabina. Appena aveva il tempo di spiegare come subito dopo una brusca immersione avesse avuto la viva sensazione di una dolorosa stretta al capo, che tosto cadeva svenuto e perdeva conoscenza. Un gran medico, Maurice Bcigey, che più tardi doveva visitarlo, gli riscontrava i primi sintomi di una iniziale paralisi, che, anche dopo la ripresa dei sensi, continuava ad evolversi sino ad assumere di poi i caratteri di un'emiplegia completa. Subitanea costrizione Questo uno dei tanti episodi che ogni estate sogliono bai za re ap" onori della cronaca al mare, ai laghi e lungo le ri ve dei fiumi, ovunque ci si bagni senza un preventivo saggio dell'acqua fredda. Si, l'uomo era anziano (sessantenne, dice la notizia) e certo la rottura del vasellino sanguigno cerebrale, causa della paralisi da emorragia, non doveva es sere in ottimo stato già da tempo, fragilizzato o coraun que alterato da un'arteriosclerosi incipiente, anche se camuffata da un brillante aspetto generale del soggetto. Il quale, si seppe dopo, da anni era abituato a recarsi al mare con i numerosi suoi figli e far discrete ruotate. E quattro bagni aveva già fatto nei giorni precedenti l'incidente con acqua, però, meno fredda ed immersioni forse meno brusche. Ma perchè si ruppe la pie cola arteria, peata in un sito tanto importante per la vita? Semplice: l'immersione rapida nell'acqua fredda provoca uno spasmo, vale a dire una subitanea costrizione, dei vasi sanguigni periferici, per cui si ha una notevole riduzione del letto vasale generale, un brusco afflusso del sangue nelle parti interne del corpo, con un conseguente aumento della pressione nei vasi profondi, compresi i cerebrali. L'ipertensione così violentemente provo¬ et ¬ cata, favorita per di più da un energico accresciuto intervento delle contrazioni cardiache simultanee all'immersione, è come un colpo d'ariete contro le pareti dei vasellini cerebrali, tanto che li fa crollare nel lor puntò di minore resistenza. (Non è sempre facile conoscere lo stato esatto della rete arteriosa cerebrale dopo i cinquant'anni; ragione per cui gli anzianotti debbono usare un po' di prudenza). Nella discreta raccolta di casi consimili il Boigey ne registra undici da lui osservati, i cui primi segni d'allarme della paralisi si instaurarono nella prima ora dall'immersione nell'acqua fredda ed egli pensa che accidenti del genere siano più frequenti di quanto si creda; ma probabilmente i sintomi non vengono sempre addebitati alla loro vera cau sa. Forse perchè affiorano talvolta più tardivamente, a ra gione di una maggior lentezza dello svolgersi dell'emorragia conseguente alla rottura della piccola arteria, e perciò sfugge il rapporto da causa ad effetto. Ed ora il lettore, che non abbia ancor perso di vista l'ammonimento del bagnino, si domanderà: « Ed i bambini che c'entrano in tutto questo? ». La ragione della loro chiamata In causa è un po' diversa. Sta il fatto che l'immersione ir acqua fredda provoca riflessi e tutto un gioco di adattamenti nella funzione circolatoria, per cui solo un abile intervento del sistema nervoso può salvare la situazione e sfruttare persino la frustata del bagno a favore di reazioni utili all'organismo. Orbene, nei bambini al disotto dei sei anni il sistema nervoso non è in genere ancora perfettamente a posto dal lato funzionale non è ancora educato per assicura:^ unti pronta regolazione termica del corpo, al momento in cui sia turbata dallo stimolo freddo. Cosicché lo choc termico provoca negli adolescenti brividi e tremore di membra, battito di denti: mentre pallido ne diventa ed offUato 11 viso, violacee le labbra e le estremità. Invero non tatti gli uomini, anche sani, reagiscono allo stesso modo al bagno freddo o discretamente freddo, senza contare le variazioni che nel quadro «"energie del loro comnortHmPntc mio indurre il movimento dell'acqua od il moto del bagnante, e, come si è vi¬ sgmzsdit o a l o ¬ sto, l'età ed il sesso stesso. In genere fisiologicamente accade che al momento dell'immersione si provi una sensazione acuta di costrizione, di stretta specialmente a livello degli organi toracici. La respirazione è turbata, superficiale, intercalata da profonde inspirazioni; la pelle impallidisce; il polso si fa duro, piccolo e frequente. Ma rapidamente questo stato di choc si attenua. Sopravviene la calma, la respirazione si amplifica, i movimenti, dapprima difficoltati da un impaccio muscolare, diventano più agevoli e più morbidi. Sulla superficie cutanea pare espandersi una dolce sensazione di calore, mentre la pelle assume un color rosso vivo. Sembra che l'acqua si intiepidisca, si riscaldi addirittura; il polso si fa pieno, valido ed ampio. Tale stato di benessere e di vivacità può persistere circa quindici minuti; dopodiché subentra una nuova sensazione poco piacevole di freddo, mentre i muscoli si intorpidiscono. Via dall'acqua allora e tutto andrà ancor bene. Una prova preventiva Ma non tutti reagiscono cosi, si è detto. C'è chi appena tuffato risente un freddo intenso ed un'immediata cefalea, con una diminuita scioltezza dei muscoli, che in capo a due o tre minuti saranno in preda ad una sorta di contrattura generale, mentre una estesa dolenzia renderà sempre più insopportabile il contatto dell'acqua. Tutto ciò impone al soggetto di uscire dal bagno al mas simo dopo cinque o sei minuti, battendo i denti, in preda a brividi, cosparso il suo corpo da macchie violacee, in cavate le orbite, il naso arlilato, le labbra cianotiche e cosi le orecchie; con una certa difficoltà di respiro ed un senso di costrizione al petto. Il mal di testa potrà durare ore e subentrare una netta insonnia per la notte seguente. Ma qui siamo di fronte ad un quadro clinico da choc termico gemello dello sconquasso istaminico, dovuto alla repentina liberazione ed inondazione del corpo di quell'istamina, intradermica, cn? 1 lettori hanno imparato a co¬ nzddt[apgcnCpVsslgsszrsu a o a a n a . o o e n o. e a ne c nd l? o¬ noscere nelle ripetute deaeri zioni della ragione esplosiva delle malattie allergiche oggi di cartello. Quali individui si comporteranno cosi male di fronte [ad un bagno freddo? E' im prevedibile, salvo forse per gli insufficienti di fegato, con cordando in ciò con l'opinio ne del citato Boigey di Vittel, C'è tuttavia all'orizzonte una prova preventiva suggerita da Verboogen per interrogare la suscettibilità individuale, sma scherare questa allergia a freddo o crìoallergia. Si depo ne sulla faccia anteriore del l'avambraccio un pezzetto di ghiaccio od una compressa imbevuta d'etere, di cui si sollecita con un artifi zio l'evaporazione, oppure si raffredda rapidamente la stessa zona cutanea ' mediante un getto di cloruro d'eti le. Due minuti d'applicazione sono sufficienti per scatenare nei soggetti idiosincrasie! od allergici in capo ad un quarto d'ora la comparsa di una eruzione cutanea a tipo orticaria, con qualche elemento a volta emorragico. Un'esplo razione simile potrebbe esse re vantaggiosa per la proti lassi di quegli incidenti gra vi da bagno freddo che pos sono divenire mortali e su cu oggi il crìa, lungo discorso ci impone di sorvolare. Eliminati gli intolleranti allontanati i piccoli bimbi pe la lor debole facoltà di adat tamento termico, sconsigliat i vecchi e gli anziani per 1 stato dei vasi cerebrali che può essere precario, suvvia sciogliamo un inno di lode al bagno freddo, breve e ben condotto, praticabile dalla gioventù. E' un'influenza benefico quella che esercita sulla salute. Tonifica i muscoli, ne accresce l'elasticità: desta l'appetito. mlKliora le funzioni digestive; ai grassi fa perdere un po' d'adipe, ai magri ne apporta il necessario, ceto per "un'attivazione del ricambio. Un senso di benessere generale subentra ed :.l lavoro fisico ed intellettuale ne trae vantaggio, mentre il sonno bi regolarizza e diventa più profondo, maggiormente riparatore della fatici diurna. Angelo Viziano

Persone citate: Maurice Bcigey