Riconosciuto l'impiccato di Giaveno

Riconosciuto l'impiccato di Giaveno Un mistero facilmente svelato dalla polizia Riconosciuto l'impiccato di Giaveno Si tratta di uno sciagurato assai noto alla polizia • Il suo passato avventuroso - Per non finire alle Nuove aveva messo la sua gamba di legno sotto il tram - Perchè si è ucciso? L'Impiccato di Giaveno * stato Identificato: si tratta del trentanovenne Michele Giordana fu Giovanni, uno sciagurato individuo dal passato burrascoso, ben noto alla polizia. 1 lettori certamente ricorderanno il macabro episodio avvenuto a Giaveno sabato scorso, alle nove del mattino. Due bambini raccoglievano fiori e funghi In località Badelto e scorgevano, pendere da un albero orrendamente stravolto, un impiccato. Del fatto si occupavano la magistratura e 1 carabinieri, ma l'infelice, privo di documenti, non veniva identificato. Il suicidio era avvolto nel mistero più fitto e sconcertante: com'è noto, nel prato, vicino all'al¬ bero della morte, veniva ritrovata una corda insaponata, col cappio, identica a quella con cui Io sconosciuto s'era tolto la vita. Ieri pomeriggio, l'Impiccato è stato riconosciuto. La fotografia del cadavere veniva trasmessa di ufficio dal carabinieri di Giaveno alla questura di Torino e finiva nelle mani del dott. Ferrlto della Squadra Mobile. Il funzionarlo la esaminava a lungo: il volto non gli era nuovo. Finalmente, d'un lampo, si ricordava. Correva in archivio e, a colpo sicuro, afferrava una grossa pratica: la pratica Intestata appunto a Michele Giordana fu Giovanni. La cartella conteneva le consuete fotografie segnaletiche. Le si confronta- vano con quella pervenuta da Giaveno: non c'era dubbio. A conferma, 1 dati caratteristici del Giordana corrispondevano perfettamente al dati forniti dal carabinieri: dentatura guasta, apparecchio ai denti superiori, arto inferiore sinistro di legno. La notizia ufficiale del riconoscimento veniva subilo comunicata al comando di Giaveno. Il Giordana era un uomo che viveva di espedienti, un disgraziato non in possesso delle piene facoltà, mentali, soggetto ad attacchi di epilessia. A suo carico sono registrate numerose denunce e condanne. Per due volte egli si affacciava alla ribalta della eronaca torinese, quale protagonista di episodi clamorosi. Nel 1947 veniva arrestato dal commissariato Moncenlslo sotto accusa d'aver svuotato di denaro e di preziosi la borsetta di un'amica: 11 Giordana si difendeva accanitamente e sfl dava gli agenti a perquisirlo: m tasca non aveva niente, ma la refurtiva gli veniva trovata nell'in terno della gamba di legno, dove 11 Giordana, con paziente lavoro, aveva scavato una profonda nlc chia. Nel 1049, per reati vari, fini va In questura. Il dott. Ferrlto lo faceva accompagnare alle ■ Nuove » da due agenti. In corso Vittorio Emanuele 11 Giordana, con un balzo, sfuggiva ai suoi angeli custodi e si gettava sulle rotale del tram, proprio mentre arrivava una vettura della linea 5. Con mossa fulminea l'uomo stendeva sotto le ruote la gamba di legno, avendo cura di tenere bene discosta quella sana. Succedeva, com'è facile Immaginare, 11 finimondo terrore, urla, confusione. Della confusione il Giordana tentava di approfittare, fuggendo su di un solo piede. Ma veniva scoperto e. riagguantato. Perchè s'è ucciso? FI mistero permane: come resta Insoluto lo enigma della doppia corda. Ma non bisogna dimenticare che 11 Giordana era un povero squilibrato, un epilettico e quindi ci si poteva attendere da lui qualsiasi gesto insano, qualsiasi sconccrtan te e irragionevole stravaganza.

Persone citate: Giordana, Michele Giordana

Luoghi citati: Badelto, Giaveno, Torino