Drammatico confronto fra Giovanni Genovesi e Terranova

Drammatico confronto fra Giovanni Genovesi e Terranova IvA STRAGE *>I PORTEIflvA Drammatico confronto fra Giovanni Genovesi e Terranova II denunciatore degli sparatori nega recisamente che in casai sua si siano incontrati i pretesi mandanti (Nostro servizio speciale) iscViterbo, 2 luglio. faSi è cominciato «temane jfcon Giovanni Genovesi, an ziano più per esperienza e per aspetto che d'età, quel Giovanni Genovesi che fu l'unico a riportare una conseguenza sanguinosa, con una ferita all'orecchio, della rissa di una settimana fa tanto da essere costretto ad un ricovero in infermeria. In molti lo attendevano al varco dopo averlo posto al centro di tut-1, te le accuse e Giovanni, che | SMAlaCsofusolatomstinon è uno sciocco, anche se non faccia nulla per dimostrare il contrario, seguendo d'istinto un vecchio insegnamento e pensando che la migliore difesa è sempre l'offesa, è partito al contrattacco. Genovesi nega pcptndTcc« Sono capitato al centro di Idun'immensa tragedia; ma io non so niente. La verità è che I l'Terranova Pisciotta e Man- j fnino volevano, vogliono che io cparli — ha spiegato cercando;cdi dare alla sua voce un tono pdal quale trasparisse la mas- sima sincerità, unica sua ar- fma dl difesa efficiente — e : vparli soprattutto di quelli che havrebbero ordinato a Giulia- Inno l'azione di Portella. Quan-|nte volte me lo hanno chiesto! \ cTerranova ha persino delega-1 pto Francesco Pisciotta ad in- ssistere perchè mi decidessi aldparlare. Ma che potevo ri-1 cspondere se non sapevo, seignon so nulla. E per evitare al-;dtre noie cercai di non incon- ltrarmi più con Pisciotta, quel- ' slo giovane ». qQuesta, la spiegazione, di-1 mciamo cosi generica, articolata : ipoi in tante risposte negative : 1 tche, cioè, non ha mai parlato I rcon Gaspare Pisciotta da solo,!sche non lo ha mai esortato ai dtare ai giudici dichiarazioni,'scome lui invece asserisce; che!vin casa sua Giuliano non si j sera mai incentrato con nes-:Isuno. Poi il passaggio alla con-1 vtroffenslva e a dargli lo spun-1 bto è stato proprio Gaspare pi. v j c sciotta che dal suo posto, con fare, quasi annoiato, gli ha f»^;, « Ma di la ventà- dl , .-. „.fhh. „..,;„ vinta Sr%HS S.S-IS l'lecechstchascgspnMattarella, di Marchesano, di I GAlliata, che seguissi il suo con-1 ea verità ». — La verità dico, la verità. Che per esempio l'anno scorso venne da me l'avv. Crisafulli, che non era mio difensore per dirmi che modificassi la dichiarazione resa in istruttoria, che avallassi la tesi dei mandanti facendo il nome di stiglio perchè in tal modo la per tutti. Anche a lui risposi che non sapendo nulla, non potevo dire nulla e soprattutto non potevo accusare persone che non conoscevo. — E la promessa fatta a me di parlare? — è saltato eu Terranova, — e la mia minaccia dl fare il nome degli esecutori materiali se non si fosse deciso lui? — E falso — ha replicalo l'altro — è falso, tutto .jueato fa parte di una organizzazione contro di me perchè pensano che io sappia e non voglia parlare. E il colloquio, anzi il ,'uello fra i due a distanza prima, da vicino poi quando il presidente ha ritenuto opportuno far venire di fronte a lui e al Genovesi anche Terranova, è continuato a lungo, sempre più drammatico, più violento senza limitazione di tempo e di linguaggio, nella spcranzi che qualcuno dei due nella ioga dell'attaccare o del difendersi ponesse un piede in fal lo. Speranza quasi vana e ri sultato quasi negativo tolto qualche piccolo lieve errore di manovra, abilmente riparato in tempo, e un generoso in tervento di Terranova per pa. rare le spalle al suo difensore spiegando ai giudici che sin dall'anno scorso lo aveva messo al corrente di quanto Giovanni Genovesi potesse sapere sulla esistenza del mandanti, Insistere ancora con Terrano1 va è servito a qualcosa. Ma la 1 battaglia è ancora nel suo Vi vo. Genovesi era passato alla j controffensiva benissimo, ed allora contro di lui sono entrati in campo i « picciotti ». Nè una maggiore reazione i è avuta interrogando l'al- ro frat-H° Onovesi, Giusep- ^ Ssrtl'refetrqMlassrnvndRB»R•R•R1R>••R•BBfeIlIllre accuse mosse contro di lui a risposta? « Opnuno è libero dl parlare: l'Interessante è •••Ichiesto perchè mal tanto ac-iicanimento contro di lui ? lmia parola vale quella di un Pisciotta». E quando pli si è Semplice:" cìsf "vuor'col'pTrè l „_i » ._ ,me ne\ia speranza fratello si iloclda a La congiura del cnmrilnttolaei complotto U, Abbandonata la prima stra |da, si è passati alla seconda: quella che dovrebbe portare j alla scoperta j contro Pisciotta. Due testi-1,inoni: due d:tenuti. Il primo, \(Pasquale Pellegrini, che sco- ;! prl e por','j al maresciallo del carcere una specie di pugnale trovato nel cortile dici pt:nitenziario, insistette ad un col loquio piuttosto animato, sen za capirli molto in verità da to che i due parlavano in dia- Che miOjparlare ». ; | a 0 Iietto^tra"Gaspare Pteciotto e /.;„„„_„, S„fLrA_i „r,ti^„,,i„ I™0Vannl--Qen0ve>i' .Colloquio che quest'ultimo pochi minuti prima aveva smentito nel modo più assoluto. Il secondo, Oreste Pitone, che deve scontare sei anni e nove mesi di reclusione per furto e truffa, aveva da dire molte cose: e soprattutto oonfermare tutte quelle- che aveva annunciato Gaspare Pisciotta Fa lo «scopino* in carcere, godendo quindi di una certa libertà di azione. E fu proprio per questo motivo che venne a sapere clic- si ■ voleva far fuori > Pisciotta... — E come lo sapeste? — Verso il 20 aprile lavai ceni pantaloni a Giuseppe Genovesi. Il giorno Jopo egli mi chiese se avevo 'rovaio in una tasca un biglietto. Risposi che l'avevo visto e distrutto dopo letto. Ma poi si contraddice dicendo di non averlo letto perchè ridotto in poltiglia e giustificando la cosa col fatto che il Genovesi e Sapienza avevano chiesto per un altro scopo un pezzo di lamiera e gli era venuto qualche sospetto. La pazienza è una bella quante, ma tutto ha un limite. E Giovanni Genovesi ira giunto evidentemente a questo punto. Se lui, sempre cosi calmo, è saltato su a lanciare i numerosi epiteti all'indirizzo del teste. 8- 8-

Luoghi citati: Pisciotta, Terranova