Gli azzurri hanno recuperato le occasioni sciupate all'inizio: 4-1

Gli azzurri hanno recuperato le occasioni sciupate all'inizio: 4-1 Molta fog€t9 scarsa tecnica e novanta minuti di emozioni Gli azzurri hanno recuperato le occasioni sciupate all'inizio: 4-1 ^'l'I'liilIJiUdiifljDfflfr Genova, lunedi mattina. Tutti gli incontri ItaliaFrancia si assomigliano: molta foga, molta combattività, scarsa tecnica. Forse è il temperamento che nuoce al gioco, fors'anche è l'atmosfera che chiene a crearsi attorno a queste .partite In cui da una parte c'è una lunga Imbattibilità da conservare e dall'altra una non meno lunga Inferiorità da cancellare. I francesi pensavano che questa fosse la volta buona. Vedremo come 11 loro sogno è stato deluso. Quando la partita è cominciata 11 campo era zeppo. Primo collaudo pieno delle nuove costruzioni, ma ora bisognerebbe pensare al terreno che stona in una cornice cosi bella. Un nugolo di fotografi, alta temperatura di entusiasmo, duecento giornalisti presenti, il che vuol dire duecento opinioni diverse. Il gioco, manipolato dalla critica, diventa un dibattito di teorie, lo spunto di una tesi, una materia polemica. Se ne discuterà anche troppo. Intanto sono entrate le squadre sul campo e sono rimaste schierate sull'attenti quasi cinque minuti fra fotografie e inni, poi il signor Lutz ha dato il via. H tempo di tirare il fiato ed ecco Amadei apparire solo davanti alla porta francese. Lo ha imbeccato Boniperti, ma sembra un po' sbilanciato per 11 tiro e dlfattl esso non landò fuori dai pali para e rimanda. I primi minuti degli italiani hanno una vibrazione intensa. C'è più volontà che ordine, piti spinta che logica, ma l'azione comunque avanza, Investe la difesa avversarla ma non si disincaglia dalla rete che essa tende. Passano cinque minuti prima che la Francia possa attaccare. L'azione la imbastiscono Baratte e Strappe e finisce ad Alpsteg contro il quale si lancia Cervato. Succede un po' di confusione in area e gli azzurri (questa volta gli azzurri sono i francesi) ottengono un corner. Il gioco si trova ancora in questa fase preparatoria quando avviene 11 doloroso incidente a Baratte. Siamo esattamente al 10'. I francesi ottengono una pu- mpreoccupa Dakoski che scat- j z gdestra dell'area. La batte Huguet, con una parabola misu rata che cade a pochi metri dalla porta. Si produce un affastellamento di difensori e di attaccanti, esce Casari per re spingere e con lui salta Baratte per contendergli la pai la. La minaccia è allontanata e Baratte caduto pesantemente a terra vi rimane. Dopo un'interruzione di circa un minuto egli viene trasportato fuori, ritenterà <11 rientrare ma sarà costretto ad uscire definitivamente perchè non può fare un passo. Trascorrono quattro minuti prima che Kargu entri a sostituirlo e in questi quattro minuti l francesi non si danno certo per vinti. Ad un certo momento Cuissard scatta da metà campo e dopo aver percorso una ventina di metti allunga a Grumellon. L'azione è cosi decisa che Casari deve UBciro fin quasi al limi te dell'area per respingere fortunosamente col piede. Segnano i francesi Mentre 1 nostri attaccano con passaggi corti, sovente troppo vicini l'uno all'altro e con pause di incertezza che j favoriscono l'infoltirsi di dt- gglìdcvclscn a 1 n o e a o a o l è n . o a . l o , o e o o a e e cfensorl In area, 1 francesi svolgono invece prevalentemente azioni di contropiede con passaggi lunghi e scatti impetuosi che rem brano mettere in difficoltà 1 nostri difensori, difficolta che è semplicemente di ordine tattico e che è creato dalla stessa prevalenza del nostri. Grumellon è l'uomo di punta e lo sarà fino alla fine. Il gioco degli ospiti non muta impostazione, in tutte le situazioni mantiene costantemente il suo schema. Ma la prevalenza del nostri non dà frutto. Comincia la serie delle occasioni fallite. Ne manca una Amadei al 16' tirando fuori da distanza ravvicinata; ne manca una seconda Lorenzi al 20' e questa sembrava proprio che fosse difficile sbagliarla; ne perde una terza lo stesso Lorenzi al 25', ma il merito è anche di Cuissard che è arrivato In tempo a deviare in corner; la quarta è di Boniperti che tira a lato riprendendo la palla rimbalzata sul portiere e cominciano a levarsi allora salve di fischi. C'è evidentemente un'Intesa appena sommarla fra 1 nostri attaccanti, 11 gioco che essi creano è casuale cioè è frutto più di intraprendenza che di una maturata concezione tattica. Tutt'intorno la folla accompagna lo svolgersi delle azioni con ondate di entusiasmo che sembrano frangersi contro un ostacolo invisibile. La esalta lo slancio e la delude 11 gioco. Dopo mezz'ora circa di lotta non appare un solo elemento chiarificatore nell'urto fra le due squadre, L'attacco del nostri è una tempesta, non un gioco. C'è da stare in allarme di fronte ai tentativi corsari di Grumellon, appiccicato a Tognon e pronto a partire in quarta «u ogni allungo. Tanto Gru mellon è veloce quanto Amadei è lento, ma quest'ultimo 6 atleta più maturo e più riflessivo. SI diventa riflessivi quando si Invecchia, l'Istinto è sottomesso alla ragione, dubbi e i pentimenti frenano lo slancio e annebbiano il quadro del gioco. Cosi è di Amadei più raffinato e meno risolutivo, cesellatore di passaggi e tardo uomo di punta Bisogna stare attenti, si diceva, di fronte ai contrattacchi francesi. Già Grumellon (al 27») ha sferrato un traversone da mezzo sinistro che per fortuna è andato fuori di poco ma che era sembrato dovesse cogliere Casari spiazzato. Di nuovo i bianchi (i nostri sono in maglia bianca) attaccano con la loro azione nervosa, tutta vibrazioni ma imprecisa finché al 33» una punizione di Cervato da circa 35 metri manda la palla a scuotere violentemente la traversa. Alla mezz'ora, insomma, sono circa una mezza dozzina le occasioni fallite o sciupate. Quando ciò avviene, inevitabilmente capita il castigo. I giuocatori lo sanno, essi temono questa vena avversa ned tiri, prove dono che scenderà fra capo c collo la legnata. Essa giunge, infatti, puntuale. Al 34» un centro dalla sinistra di Kargu che è sfuggito ad Annovazzi trova pronto Grumellon sulla traiettoria. Mentre Casari si lancia per uscire, la dsviazione di testa del centravanti fran cose lo coglie di contropiede e la palla entra in rete. Impetuose azioni H gioco dei nostri non aveva certo bisogno di questa frustata. L'assalto riprenda di fronte pero ad un avversario più fiducioso e anche più pron to nelle reazioni. Due minuti dopo il gol, un'occasione è offerta da Boniperti ad Amadei che entrato in collisione con un difensore sbaglia 11 tiro rotola con l'avversario a terra, Nuovo contrattacco francese concluso con un corner, poi ridiscendono i bianchi in campo avversario, come puledri scalpitanti, delusi e Irritati, decisi a sfondare. Al limite dell'area un passaggio di testa di Cappllo, spostato al centro, raccolto <Ja Lorenzi che piega verso sinistra, elude l'interven to di Huguet e tira di sini atro mentre Dakoski esce: la palla fa due o tre balzi e in fila l'angolo basso alla sinistra del portiera. Il pareggio è av venuto al 38" ed esso placa per un momento la spinta volitiva idei nostri. Alla riprova i francesi giocano eontro sole. I nostri indiziano ottenendo due calci d'an- gspvUdu golo. Sembrano ora meglio registrati ohe nel primo tempo, lì gioco è più aperto, respira di più. Lentamente si verificherà nello schieramento avversario un rilassamento "tattico sensibile. All'll» si profila l'azione della seconda rate. Lo spunto è di Venturi che passa corto a Boniperti il quale fln- ge per un Istante di allargare sulla sinistra poi allunga invece a Lorenzi che sbuca con perfetta scelta di tempo al di à dello schieramento difensivo. Questa volta 11 tiro non fallisce e Dakoski è battuto. Ora 1 nostri si scatenano. Un violento tiro di Cappello dal limite trova l'ostacolo di una gamba, poi una stangata di Boniperti è parata. L'attac co poggia prevalentemente su Cervellati attivissimo e palleggiatore di classe. La difssa francese traballa, ma sempre al riprende. Marche e Huguet sono due mastini, lottano con una energia, con uno spirito agonistico, con una forza di volontà ammirevoli, ma ormai la minaccia li insidia da ogni parte, la valanga di gioco che ti investe sambra doverli sommergere. Al 22« viene finalmente il momento buono per Amadei. Passaggio di Boniperti a Cappello e pronto scatto del Juventino per ricevere di ritorno 11 passaggio, ma Cappello vede altro, Indugia un attimo poi allunga ad Amadei ohe ha intuito l'azione ed è scattato evitando la marcatura di Luissard. Il suo tiro è esatto, scoccato al momento giusto, il vecchio centravanti ha ritrovato se stesso in que sto tiro perfetto e Dakoski è battuto. La situazione della squadra francese sta prendendo una piega minacciosa. Allora Boni faci, senza dubbio il miglior uomo della Francia e fors'an che il migliore in campo, scen de all'attacco al posto di Kargu per dare nuovo alimento al gioco offensivo, ma anche questo rimedio non giova. La partita ha del periodi di ristagno, larghe zone del campo appaiono deserte di giocatori, le azioni vanno ora a singulti, a strappi, con impennate tei provvide seguite da tempi d'arresto. Le reazioni degli avversari sono meno impetuose, tolta la « carica > di energia si rivelano nel meccanismo della squadra francese vuoti e lacune. Ancora due tiri di Amadei. Anche 1 nostri hanno mutato Il galoppo in piccolo trotto, hanno in mano tutte le fila del gioco, ne regolano a placlmen > 11 ritmo. Slamo agli ultimi minuti. Improvvisamente la partita ha come una vampata di fuoco, Gli avanti italiani sono ecat- tati, Boniperti piomba sufla palla ad una quindicina di metri dalla rete e tira. Mentre Dakoski si tuffa per parare la sfera rimbalza al piede del montante e ritorna In campo, Boniperti si lancia per riprenderla ma Marche lo Investe e 10 atterra. Rigore. Tira Cappello, una staffilata a terrai quattro a uno. Tutta la massa enorme di folla comincia ad avviarsi alla uscite. I giudizi ai affollano nella mente. Le emozioni che 11 gioco ha suscitato sono state tutte di carattere agonistico. Sul terreno tecnico scarco rilievo, abbozzi e intenzioni, raramente un'azione finita, e un'assenza pressoché assoluta del vero lavoro di squadra. Siamo in tempi di magra, dal punto di vista tecnico, ed anche questa partita non poteva essere che lo specchio al una situazione di crisi. Ettore Berrà Amadei alle prese con un difensore blu. nizlone dall'angolo alto sulla iiitiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiitiiiititiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit iiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiti

Luoghi citati: Francia, Genova, Investe, Marche