Mosca accetterebbe la conferenza dei Quattro

Mosca accetterebbe la conferenza dei Quattro GR0MVK0 CONSEGNA OGGI IA RISPOSTA AGLI OCCIDENTALI Mosca accetterebbe la conferenza dei Quattro Anche Marras a Parigi si incontra con Bradley PI nostro corrispondente Parigi, lunedi mattina. Si ritiene che il vice-ministro degli Esteri sovietico recherà oggi la risposta del suo governo alla nota dei tre occidentali. Come è noto, Mosca è stata invitata a rispondere con un sì o con un no alla proposta di tenere una riunione dei quattro ministri degli Esteri in Washington il 23 luglio. L'odierna riunione dei Sostituti è la 6.5». Alcuni osservatori sono del parere che i russi anche se non dovessero accettare la proposta occidentale, farebbero ugualmente una qualche offerta di compromesso. Due fatti contribuiscono a dare alle delegazioni occidentali la quasi certezza che la Russia non respinaerà Vinvitoì per l'incontro quadripartito: _ j 1) un rifiuto danneggerebbe il « movimento per la pace » di cui si sono fatti pror motori i russi. Infatti Mosca verrebbe a dimostrare di non voler giungere attraverso diretti contatti con i Governi occidentali, a negoziati di pace; 2) le imminenti elezioni francesi sono una posta troppo grossa perchè il Cremlino pregiudichi con un « no » la propaganda comunista. D'altra parte, pero, non si esclude che Mosca possa sostenere il punto di vista, che il rifiuto degli occidentali di mutare la loro politica militare (questione del Patto Atlantico) rende inutile una riunione dei ministri degli Esteri. Il generale Bradley comincia oggi ufficialmente la serie delle conversazioni ufficiali a Parigi. Egli incontrerà successivamente Eisenhower; il generale Richard, incaricato degli aiuti americani ai paesi del Patto Atlantico; i capi militari francesi, il capo di S. M. italiano generale Marras, il ministro della Difesa francese Jules Moch. Quindi il capo degli Stati Maggiori americani ripartirà per Londra. Gli scopi del viaggio di Bradley in Europa sono chiari, nonostante il silenzio ufficiale: egli viene a rendersi conto della situazione esatta del riarmo europeo, che gli americani giudicano troppo lento, e, secondo informazioni non confermate, per studiare l'impianto di basi atomiche in Francia. Ma il viaggio avrebbe anche scopi di politica specificamente americana: si tratterebbe di rafforzare la posi zione di Truman e di dimo strare la fondatezza della prio rità accordata all'Europa rispetto all'Estremo Oriente. Il Congresso, infatti, deve votare tra poco nuovi crediti per gli aiuti militari all'Europa e bisognerà dimostrare che essi non sono inutili, nè vengono spesi male. Bradley deve trarre dalle conversazioni di questi giorni gli argomenti necessari per appoggiare la domanda del nuovo sforzo finanziario, che Truman presenterà al Congresso. Si noti che sono giunti a Parigi anche l'ex-amministratore delVECA, Hoffman, e Henry Ford. L. Mannucci

Persone citate: Eisenhower, Henry Ford, Hoffman, Jules Moch, L. Mannucci, Marras