Magni nuova "Maglia rosa,, con altri quattro a pari merito

Magni nuova "Maglia rosa,, con altri quattro a pari merito €Mnque corridori In testa alia classifica Magni nuova "Maglia rosa,, con altri quattro a pari merito Bevilacqua primo anche sul traguardo della montagna • Yan Steenbergen ha forato ^.)iiii,!j.iji,i.mjmm Alassio, lunedi mattina. Sarebbe atato^un 'pretendere troppo se anche per la tappa di ieri da Torino ad Alassio, un po' la volontà degli uomini e per il resto la sorte e poi l'inclemenza del tempo, ai fossero accordati per dare vita a una corsa ricca di sorprese e di colpi di scena come quella di sabato. Innanzitutto stavolta il cielo era sereno, l'aria tiepida, le strade asciutte, con ciò facendo mancare uno degli elementi che, accrescendo la fatica dei corridori, concorre a graduarne brutalmente i valori; e in quanto alla volontà degli uomini mi aia permesso dire che essa non ha brillato molto — almeno da parte di quelli che nella prima tappa tanto si erano distinti per apirito combattivo. Rimane da i e , e e e a à o o i a a a a a e ii. ucamli cnel ro si tnli i airi ninsu di cuhe i ti . mo ndo ol su dire della aorte: soltanto questa, animata da uno spntello maligno, ha voluto intervenire. Ila per quel poco che l'ala della sfortuna ha fatto la sua rapida apparizione sul gruppo mentre a tutta birra scendeva dal Colle di Nava verso il mare, quel poco è bastato per far arrivare in ritardo e la Maglia Rosa e la Maglia Bianca — cosicché tanto per l'una che l'altra categoria, il s tribolo del primato ha cambiato proprietario e stamattina, andando verso Genova per la terza tappa, non più Van Bteenbergen vedremo in maglia rosa, bensì Magni, e coaì per Frosini che, vittima di una paurosa caduta, è arrivato con grave ri* tardo ed è stato sostituito da Pedrom. Novità della giornata Ma se le novità della giornata fossero soltanto queste e non ve ne fossero altre create,e costruite dallo svolgimento che ha avuto la corsa, davvero che ci sarebbe ragione di dire che, alla lunga, la seconda tappa è risultata vuota e monotona. Fare 200 Km. per veder la maglia rosa cambiare di proprietario soltanto perchè a « Van Steen » si è forato una gomma a 18 Km. da Alassio e Magni e Soldani, Petrucci e Kubler e tutti gli altri, sabato battuti da lui, ne approfittarono per scappare a tutta velocità infligi;endogli all'arrivo un ritardo di 1 minuto e 18 secondi — davvero che avrebbe fatto pensare a uno ohe, per andare a caccia di fringuelli, ai firma di una bazooka. In tal caso non avrei esitato un istante a scrivere: « Che noiosa è stata questa coraa; soltanto alla fine essa ci ha dato un po' di emozione ». Ma no, ma no che non è stato cosi; per » fatti che adesso vi descriveremo, la corsa è invece risultata discretamente combattuta e movimentata, anche aU'infuori che sia cambiata la Magia Rosa e aia cambiata la Maglia Bianca. Lo scrupolo di verità obbliga tuttavia a riconoscere che, dopo un inizio di coraa- assai vivace da parte di Coppi, di Bobet e di Bchaer, la comunità degli Assi dimostrò di non aver voglia di fare cose eccezionali, e questo spiega come e perchè, nella seconda metà della corsa i fuggitivi non furono seriamente minacciati. Quando vi dico che i tre nominati, accompagnati da Correa, più di una volta partirono all'attacco in pianura, frazionando notevolmente il grosso e rimanendo da soli w formare l'avanguardia fra Racconigi e Bavigliano con più di S00 metri di vantaggio, c'è da credere che, con un po' di maggiore buona volontà da parte dsgli altri c cannoni », sarebbe venuta fuori chissà quale travolaente e emozionantissima lotta. Invece, la negativa condotta degli Assi a nùll'altro sfociò che a far desistere Coirai, Bobet e Schaer dal loro lodevole proposito, col rincorrerli, raggiungerli e poi rifiutarsi di continuare nello sforzo; cosicché i tre nominati capirono che non tirava aria favorevole all'accensione delle polveri in grande stile e rientrarono nei ranghi. Allora ne approfittarono al tri; già a Possano (km. 66 sullo slancio della volata per il traauardo a premio, Seghezzi e De Santi scapparono dal gruppo subito avvantaggiando; poco dopo li imitarono Ciolli e Drei e infine Roma che, al passaggio di Mondovi (km. 88) avevano rispettivamente 1 minuto e mezzo e Z minuti di ritardo dai fuggitivi, mentre il grosso aveva a sua volta perdute 3 minuti e rotti. Appariva evidente che la compagnia mostrava di disinteressarsi della situazione. Non tutti vero la pensavano a quella maniera. Allo scopo di rifarsi in aualche wdo del ritardo in classifica. Martini e Pasotti, amena d«po Ceva (km. IH). scamparono; e più tardi a Bevilacaua non parve vero di fare altrettanto, trascinndosi dietro Brasala e Milano. «Toni» se ne va c Se agli altri, forse, non interessa la vittoria di tappa» '• me importa invece mr.*ts\mo » dovette dirsi il vincitore della Parigi-Roubaix; e dal pensiero passò ai fatti. Per più di un'ora la lotta fra quelle tre pattuglie che si inseguivano verso la catena dell'Appennino ligure-piemontese fu incensa; e davvero ci piacque ■ad osservarne le fasi. Dappri qutarichqusaAmansccascfedavqza , . •.-„,,„,■ r>~~-„tti igi ma la coppia Martini-Pasptti landò a raggiungere il terzetto no idi Cìolli-Drei-Roma; e a loro 5);evolta, dopo che Ciolli, letteralMa-1 mente affamato perdette con [tatto, questi si videro rag su 2. hl di 11 cli di Cers da \va vicine . olle stelle, pur co ime dice la nota canzone; < giunti dalla pattuglia di Bevilacqua quasi alle porte di Ormea (Km. 150). 1 Adesso si era giunti al piede del Colle di Nava ove è stabilito il primo dei dieci traguardi valevoli per il Premio della Montagna. Le difficoltà e l'altitudine di questa salita sono piuttosto modeste; non ai queato è tanto vero che la lotta per giungere primo lassù ai risolse a favore ai Bevilacqua, che vi transitò precedendo di qualche metro De Santi, Brasala, Martini, Pasotti e Drei. A eoo metri veniva Milano, rimasto staccato; e il gruppone appariva soltanto dopo 4 minuti. Fu appena cominciata la discesa che « Toni » giocò le sue carte, immediatamente riuscendovi. Il suo vantaggio non fece che aumentare e, a Pieve di Teco (mancavano 35 Km. all'arrivo) egli aveva 40" di vantaggio sui nominati, fra i quali Milano che aveva ripre- so, s minuti su.Roma e Seghezzi, 4 minuti e 40" sul gruppo. Ormai il risultato della top pa poteva considerarsi acquisito. Bevilacqua volava per conto suo verso Alassio; ma anche i sei dietro di lui gliela mettevano tutta, se non con la speranza di raggiungerlo, quanto: 1) perchè Milano in quel momento era « maglia rosa », a Torino essendo arriva to a 3' e 14" da Van Bteenbergen; 2) perchè Martini e Pasotti tendevano alla classifica generale per i noti-motivi, Si deve dire che, senza la foratura di Van Steenbergen en- trando a Ortovero, le cose ai sarebbero preci8amente evolte così e gli atei sarebbero arrivati ad Alassio con l'immutato distacco di 4 minuti abbondanti t Ohi non vuol dirlo ha almeno il diritto di pensarlo. Ma la Maglia Rosa fu appiedata; cambiò rapidamente la gomma, mentre Kint e Hendrick fraternamente ai fermavano per aiutarlo nell'inseguimento che, tuttavia, non poteva avere fortuna giaccliè troppo vicino era il traguardo e troppo violenta la reazione di tutto il gruppo, composto ancora da una settantina di uomini. Bevilacqua vinceva con quasi e minuti di vantaggio; nella volata per il secondo posto Erosola aveva la meglio sui suoi compagni di fuga; e appena essi avevano tagliato il traguardo, in fondo al rettilineo abucava il gruppone dominato da Petrucci davanti a Conte, Magni, Zanazzi, Muggini e tutu gli altri, come appare dall'ordine d'arrivo. L'esito di questa volata non sorprende, ormai essendo tutti d'accordo sulle auperiori doti di velocità del pistoiese, ma fu interessante apprendere dai nostri cronometri che, col furioso finale, gli assi avevano letteralmente dimezzato il ritardo da Bevilacqua che avevano al fondo della discesa. Per aver preceduto nella volata i suoi pari merito in classifica, a Magni spetta per il momento la maglia rosa. Vittorio Varale l r a a n , n e , - Ordine di arrivo 1. BEVILACQUA, Ora 5,1»'JS" (media di Km. tt,04S)| ». aratola, Mn"l i. Da Sanili «. Paaottl; 5. Martini; «. Milano; 7. Drei; tutti eoi tempo di aratola; 8. Pa;rucol, ora 5,10'Si"; (. Conte; 10. Magni; 11. Zanazzi Renzo) 11. Morsico, tutti oon lo «tetto tempo, oon: Magginl Luciano, Kubler, Koblet, Sallmbenl, Soldani, RotMllo Vltt., Coppi, Bobet e altri. Van Steenbergen è IS° In ore MI'»". La classifica generale 1. magni oro 10,J7'J1" (piazzamenti 1+10-11). i. leldanl, I0,ir o li" (plazz. 1+11-11)1 1. Breeol lO.M'M" (plazz. «ì-tl-xz)! «. A. etrua, 1o,37'31" (plazz. 1+11-14)1 I. Impanio, 10,17'tl" (plazzam. 7+11-16)1 1. Van Steenbergen a 60"! 7. Kubler, I'15"| s. Padroni, V15"; I. Klnt, 1,1«"; 10. Milano, l'it"; 15. Bobet, 18. Doppi f., tt> Koblet, 13. Magginl I», 18. Petrucci, a l'46"i 40. Bevilacqua a 817"; 71. Bartall a Hit" : a a n lEsp Magni, nuova maglia rosa (foto Moisio) Bevilacqua taglia II traguardo di Alassio (foto Moisio)