Minaccia di chiusura delle raffinerie di Abadan

Minaccia di chiusura delle raffinerie di AbadanSE IL. PERSONALE INGLESE LASCIEHLV LA PERSIA Minaccia di chiusura delle raffinerie di Abadan Il Primo ministro Mossadeq non sarebbe più in grado di controllare il paese (Nostro servizio speciale) Teheran, 22 giugno. La situazione in Persio continua ad aggravarsi: le richieste persiane che vengano annullate tutte le vacanze del personale della « Anglo-Iranian OH Company » hanno indotto diversi ambienti britannici a ritenere tutt'altro che impossibile qualche sciopero da parte degli impiegati di nazionalità britannica. La Persia ha infatti chiesto che tutti i permessi di partenza del personale in ferie vengano annullati con decorrenza da domani. Alcune fonti britanniche hanno fatto presente che gli impiegati inglesi della « AngloIranian » non sono nè schiavi nè prigionieri e che pertanto una simile pretèsa è ingiustificata. Eric Drake, il direttore degli impianti petroliferi di Abadan, ha fatto presente al Governo persiano che l'annullamento delle, ferie — specialmente nella stagione calda — sarebbe estremamente irritante per gli impiegati britannici e potrebbe accelerare l'ondata di dimissioni che vengono ricevute già in gran copia. Lo stesso Drake era stato invita to a rispondere per iscritto se fosse disposto a lavorare alle dipendenze della « Compagnia petrolifera nazionale » — la nuova incarnazione della « An glo-Iranian » — e a dare ricevuta delle istruzioni governative, secondo le quali tutti gli ordini della Anglo-Iranian devono essere controfirmati da dirigenti ^persiani per essere validi. Fonti britanniche hanno fatto presente che da buona parte del personale britannico della Anglo-Iranian è stato chiesto il trasferimento ad altri giacimenti petroliferi. Si pensa comunque che la maggioranza degli impiegatt continuerà a lavorare finché gli impianti continueranno a funzionare e finché verranno pagati gli stipendi. Il primo ministro Mohamed Mossadeq ha pubblicato oggi la copia di una nota, inuiatagli dalla delegazione britanni ca prima della sua partenza per Londra, nella quale si fa ceva presente che le dimissio- lll IIIIIIlllllllllllItllllllllllllllllMIIIIIIIIIIIIS ni in massa del personale britannico potrebbe costringere le raffinerie a sospendere ogni attività, per motivi di sicurezza, a causa dei pericoli che deriverebbero da un eventuale uso degli impianti e delle attrezzature da parte di personale persiano non specializzato. In questo caso i persiani sarebbero inuitatt ad accompagnare i tecnici inglesi che chiuderebbero le valvole, operazione che potrebbe diventare molto pericolosa se condotta da personale privo d'esperienza. Fonti britanniche hanno aggiunto che esiste la possibilità di chiudere la raffineria, dato che se il direttore Drake fosse estromesso, un avvenimento del genere provocherebbe dimissioni in massa. Le raffinerie potrebbero essere chiuse anche in caso di controversia sulla pretesa del Governo persiano di fare firmare delle ricevute ai coman danti delle petroliere che esportano il petrolio dalla Persia. Secondo fonti americane, gli inglesi sarebbero più preoccupati del loro personale che del petrolio. Circa centocinquanta familiari di impiegati della Compagnia sono stati evacuati, e se vi fosse del pericolo la Gran Bretagna si preoccuperebbe prima di ogni altra cosa di salvaguardare la l'ita degli impiegati britannici. Negli ambienti americani si afferma che il pericolo di attacchi contro le installazioni da parte di qualche gruppo estremista è ora passato, perchè esse sono ora considerate proprietà persiana. Il principale pericolo, comunque, è costituito dalla possibilità di disintegrazione del complesso del personale amministrativo e tecnico della Compagnia. Dobbiamo sentire anche l'altra campana: fonti persiane sostengono che l'esercito iraniano potrebbe ' affrontare qualsiasi situazione nella zona dei giacimenti, senza aZcun aiuto da parte di truppe britanniche, ma si ritiene che non vi debbano essere crisi Negli ambienti stranieri si ritiene che sia importante il fatto che Mossadeq non possa contare sulla maggioranza del parlamento, com'è stato dimostrato giovedì, mattina da un voto di fiducia', che venne ripetuto perchè troppi deputati avevano disertato il parlamento. Si arriva a dire che Mossadeq non sia più responsabile di quel che avviene nel Paese Edgar F. Clark deU'u.p. u

Persone citate: Eric Drake, Mohamed Mossadeq, Paese Edgar, Persio

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Persia, Teheran