Polizie di nove nazioni dànno la caccia ai fuggitivi

Polizie di nove nazioni dànno la caccia ai fuggitivi LA SCOMPARSA DEI DUE DIPLOMATICI INGLESI Polizie di nove nazioni dànno la caccia ai fuggitivi Telegrammi giunti alle famiglie da Parigi - Attlee presiede una riunione, presente Morrison, dei capi di Scotland Yard • La moglie di Mac Lean attende un bimbo tra pochi giorni (Dal nostro corrispondente) Londra, 8 giugno. Oggi un quotidiano inglese annuncia al pubblico la « nuova Freccia d'Oro », il pullman di lusso che unisce Londra a Parigi. Questo treno viene definito dalla pubblicità « il treno dei diplomatici ». Accanto a questa pubblicità però c'è un grande titolo che ricorda appunto i due diplomatici britannici fuggiti da Londra a Parigi. Dei due uomini, finora, nessuna traccia. Le notizie questa sera sono le seguenti: Donald Mac Lean e Guy Burgess hanno inviato tre telegrammi; due il primo, alla moglie e alla mamma, uno il secondo, alla mamma. Questi tre telegrammi sono stati spediti dalla Posta centrale di Parigi, il testo è stato scritto da una terza persona, ma il contenuto, secondo un portavoce del Foreign Office, fa pensare che gli autori siano proprio loro. I moduli, che sono stati rintracciati allo sportello telegrafico francese, sono stati inviati in volo a Londra, fotografati e distribuiti a varie polizie dell'Europa occidentale. Serviranno per le indagini. < Ti amo » / testi dei telegrammi sono i seguenti. Telegramma di Mac Lean alla moglie: « Dovuto partire inaspettatamente stop mi dispiace tesoro stop ti amo stop ti prego non smettere di amare me stop Donald». Telegramma di Mac Lean alla madre: « Sto benissimo stop iiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii e iiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiitiiiiiiiniiiiiiinon ti preoccupare stop baci a tutti stop » ed è firmato con un vezzeggiativo di famiglia. Il telegramma di Burgess alla madre dice: « Spiacentissimo per mio silenzio stop mi imbarco ora per una lunga vacanza nel Mediterraneo stop scusami firmato Guy ». Un altro dato di fatto estremamente curioso scoperto oggi è che sarebbero state ritrovate e consegnate a Scotland Yard le valige che i due hanno lasciato a bordo del piroscafo Falaise che li porto da un porto inglese della Manica a Saint-Maio, nella Bretagna francese. La data della traversata, inoltre, secondo qualche fonte non sarebbe la notte dal 25 al 26 maggio, ma quella del 28. Ridda di ipotesi Sulla sorte dei due diplomatici s'è scatenata in queste ultime ventiquattro ore una ridda di ipotesi, fra le quali fa spicco la rivelazione del Daily Express, organo di Lord Beaverbook, secondo cui i due funzionari avrebbero abbandonato i loro incarichi presso il Foreign Office per passare nel campo del Cremlino. Di rincalzo è giunta oggi un'informazione del parigino France Soir, il quale dice risultargli da notizie attinte presso fonti del servizio di controspionaggio militare che i due diplomatici avrebbero raggiunto in aereo Varsavia. Dei due il più noto nei circoli diplomatici britannici è Donald Duart Mac Lean, un uomo alto, dal tratto elegante, iessmLmQnttppcmnscvssc iiiiiiiiiiiiiiiiiiinifitiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiin il quale l'anno scorso, mentre era in servizio presso l'ambasciata inglese al Cairo, era stato colto da un forte esaurimento nervoso e, rientrato a Londra, era apparso notevolmente stanco e spesso svagato. Questa depressione psichica non gli impedì tuttavia di partecipare attivamente ai cocktails delle ambasciate, specie presso le rappresentanze diplomatiche dei Paesi di oltre cortina. Mac Lean, alta stessa maniera del collega Burgess, non faceva mistero delle sue spiccate simpatie per i regimi comunisti. I suoi familiari ricordano che al tempo della guerra civile spagnuola usava trascorrere molto tempo con i rappresentanti dell'Inteligencia d'estrema sinistra. Mac Lean ha 38 anni ed è figlio di quel Donald Mac Lean che figurò tra i più, quotati leaders del partito liberale britannico. Entrato al Foreign Office nell'ottobre del 1933 dopo aver superato U vaglio accuratissimo cui sono sottoposti gli aspiranti al più delicato servizio del Governo di Sua Maestà Britannica, Mac Lean aveva ricoperto incarichi di fiducia a Parigi, al Cairo e a Washington, prima di diventare capo della sezione americana presso il Foreign Office. Burgess era stato richiamato a Londra da Washington, dove dal 1950 era in carica come secondo segretario presso l'ambasciata. Una ventina di giorni or sono era in attesa di nuova destinazione. Sul suo ri- e o i l o , r e : o a l a è a a . e e o a e e el d a chiamo in patria c'è un punto ancora oscuro, che William Ridsdale, portavoce del Foreign' Office, non ha voluto commentare. Si dice infatti che Burgess sia stato richiamato su richiesta del Dipartimento di Stato. Le sue notevoli conoscenze nel campo marxista hanno contribuito a facilitare le relazioni ufficiali anglo-sovietiche. Gli stessi funzionari del Foreign Office ammettono che Burgess era ben noto come appassionato studioso di Marx, Lenin e Stalin. « Ma il signor Burgess — hanno affermato alcuni funzionari — si serviva di queste sue cognizioni per confondere i russi ». Burgess ha 40 anni ed è legato a Mac Lean da un'amicizia quasi ventennale. Le carne della sparizione dei due diplomatici britannici naturalmente formano oggi oggetto di varie supposizioni nei discorsi dei londinesi. Queste supposizioni oscillano fra la « fuga verso l'ideale politico » alla pura e semplice « fuga verso i piaceri », dalla « missione segreta » alla sparizione secondo la più avventurosa tradizione dei romanzi di spionaggio. C'è anche chi parla di questioni morali, ma è bene ricordare che tutte queste supposizioni sono assolutamente incontrollabili. A Downing Street Ambedue questi diplomatici inglesi, dice qualcuno, sapevano il russo. Ma, aggiunge qualche altro, tutti e due erano membri di un club che ha come scopo principale di far bere i suoi soci. Questo club è il Gargoyle, uno dei templi londinesi del Jazz-Hot. Stamane, comunque, in relazione a questa sparizione, si è svolta al n. 10 di Downing Street, all'abitazione del primo ministro, una riunione cui hanno partecipato, oltre ad Attlee, anche il capo della « squadra speciale* <ossia politica) di Scotland Yard, i capi dello spionaggio e del controspionaggio, il ministro degli esteri Morrison e vari alti funzionari del Ministero degli Esteri. E* stato sottoposto al primo ministro un rapporto preparato dagli agenti che stanno cercando i due diplomatici in tutta. l'Europa occidentale. Cooperano con le varie polizie inglesi anche le polizie tedesca (occidentale), austriaca, svedese, finlandese, norvegese, danese, svizzera oltre che, naturalmente, quella francese. Quest'ultima comunicava stamane di avere ragione di ritenere che i due si trovassero ancora a Parigi. Il Ministero degli Esteri a Londra conferma che non risulta mancante alcun documento ufficiale, nello stesso tempo però ammette che Mao Lean per ragioni del suo ufficio ha partecipato a molte conversazioni riservatissime anglo-americane di cui alcune avevano come argomento il Patto Atlantico. E' chiaro che queste conversazioni comprendono frequentemente segreti militari di grande importanza. E' stato detto anche che alle ricerche partecipa un terzo funzionario del Ministero degli Esteri britannico (il cui nome però non i stato rivelato) che aveva in un primo tempo deciso di assentarsi assieme ai due. La signora Mac Lean, una bruna americana dal volto che ricorda singolarmente le bellezze classiche, aspetta un terzo bambino ed entrerà la prossima settimana nella clinica che il marito le ha prenotato prima di partire. Gli altri due figli sono a letto con il morbillo. Secondo un dispaccio giunto a Londra da Parigi anche la polizia francese sta seguendo due tracce distinte. Essa compirebbe infatti le sue ricerche sia nei bar e nei nightclubs che nei « porti e negli aeroporti », y ^